Capitolo 11

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Il weekend di riposo con Alex è trascorso così in fretta che Henry vorrebbe tanto avere una giratempo per tornare indietro di almeno quarantotto ore.

Si è talmente abituato a svegliarsi con accanto il suo ragazzo che ora ne sente terribilmente la mancanza e la tenuta Fox gli appare fredda e poco confortevole.

Se non fosse per la presenza costante di Bea e per il fatto che deve allenarsi con Alex ogni giorno, avrebbe già dato di matto.

«Sua altezza reale è con noi? Hen?»

Lo richiama Alex, sventolandogli una mano di fronte al viso.

Henry si riscuote dai suoi pensieri, fissando l'altro con espressione colpevole ed occhi da cucciolo bastonato.

«Scusa amore, cosa stavi dicendo?» Gli risponde, intrecciando i loro mignoli per non dare troppo nell'occhio.

Non gli importa più molto di quello che pensano gli altri, ma lui e Alex non hanno ancora affrontato l'argomento su come vogliono rendere pubblica la loro relazione.

Perciò anche se non si nascondono, stanno comunque attenti a non dare spettacolo.

A meno che non siano soli, in tal caso tutte le regole spariscono ed esiste solo il modo più veloce per strapparsi i vestiti di dosso.

«Dicevo, bella addormentata, che dobbiamo lavorare su un nuovo schema di gioco e stavolta pensavo di puntare sulla velocità di Orione.»

Spiega Alex con tono divertito, ridacchiando poi apertamente quando Henry gli tira un piccolo schiaffo sul braccio per il nomignolo datogli.

«Schema firebolt 2.0?»
Chiede Henry a quel punto, fissandolo con espressione eloquente.

Alex annuisce in modo complice, mentre il suo cervello sta già elaborando un nuovo tipo di allenamento.

Sarà più intensivo, ma ha totale fiducia in Henry e sa che può farcela.

Per le successive ore si allenano col solito schema, tastando prima il terreno per capire fino a che punto Orione è in grado di reggere quel ritmo di galoppo.

A fine giornata i muscoli di Henry protestano sonoramente, ma non gli dispiace sentirsi indolenzito.

Per lui è una prova che ha lavorato sodo ed è quindi motivo di soddisfazione.

Lui ed Alex finiscono di spazzolare Orione come ogni giorno, poi insieme si dirigono verso la tenuta.

Henry fa una doccia veloce, lasciando Alex a poltrire sul suo letto, poi si veste con abiti comodi su suggerimento dell'altro.

«Ora vuoi dirmi perché tutto questo mistero su come vestirmi?»
Chiede uscendo dal bagno e incrociando le braccia con un leggero broncio in viso.

Gli occhi di Alex lo stanno fissando intensamente, percorrendo il suo corpo fasciato da un pantalone della tuta nero e una felpa azzurra.

«Alex
Lo richiama con tono impaziente.

«È una sorpresa, baby. Non posso certo svelarti tutti i miei trucchi.»
Lo punzecchia divertito, alzandosi dal letto e fischiando alla vista del sedere sodo di Henry in quei pantaloni.

L'altro in tutta risposta sospira rassegnato, prendendogli poi una mano e trascinandolo di sotto.

Percorrono la tenuta a piedi, con la complicità di un clima mite, e raggiungono il loro posto speciale nella radura.

Alex allora gli copre gli occhi con le proprie mani, impedendogli di vedere la sorpresa.

«Spero solo ti piaccia...»
Gli sussurra all'orecchio, guidandolo verso il piccolo sentiero che porta al centro del boschetto.

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