Quando Henry Fox, famoso giocatore di polo, incontra per la prima volta Alexander Claremont-Diaz, il nuovo addetto alle scuderie, le stelle sembrano allinearsi per creare quella che ha tutte le premesse per diventare una disastrosa ma affascinante s...
L'aeroporto è abbastanza affollato tra turisti e gente del posto pronti ad imbarcarsi verso le loro destinazioni.
C'è chi corre per non fare tardi al check-in, chi si trascina dietro enormi valigie e bambini che si rincorrono sotto lo sguardo vigile dei genitori.
Alex si guarda attorno, respirando quella vitalità che per mesi ha dovuto lasciarsi alle spalle.
Il loro volo è atterrato mezz'ora fa, ma lui ed Henry hanno dovuto aspettare per recuperare i loro bagagli prima di dirigersi verso l'uscita.
Quella mattina c'è un sole caldo e luminoso che rischiara il cielo e una leggera cappa di calore si fa già sentire.
Ama il Texas. E gli è mancato essere a casa.
Perciò gli angoli delle sue labbra si incurvano in un sorriso sereno e rilassato, mentre la mano di Henry si stringe nella sua.
Alex in tutta risposta intreccia le loro dita e insieme escono in strada, attanagliata dal traffico dell'ora di punta.
Il leggero chiacchiericcio in spagnolo della gente gli arriva alle orecchie, mentre raggiungono la jeep presa a noleggio.
«Bienvenido en Texas!»
Esclama con tono euforico verso Henry che sta ridacchiando sotto la mano posata sul volto.
«Sei un cretino, ma sei fortunato che io ti ami anche per questo.» Gli risponde quest'ultimo, allacciandosi poi la cintura e sporgendosi dalla parte del guidatore per dargli un bacio a stampo.
Alex fa la sua tipica mezza risata buffa, poi inizia a guidare in direzione del ranch.
Non ci mettono molto ad arrivare a destinazione e durante il tragitto Henry si è assicurato di osservare con meraviglia il paesaggio texano di fronte a lui, composto da lunghe strade sterrate costeggiate da rocce, cactus e alberi.
Alex l'ha visto più volte scattare foto su foto da mandare in parte a Bea rimasta a Londra.
Ed è il sospiro meravigliato di Henry a riportarlo alla realtà. Alex lo osserva guardare senza fiato l'ingresso del ranch che è un piccolo sentiero battuto circondato da natura incontaminata, grandi alberi e cavalli.
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Il sole dorato che illumina il paesaggio lo rende spettacolare, tanto da sembrare la foto di una cartolina.
«Oh mio dio Al... è meraviglioso.» Sussurra Henry con tono sognante.
«E non hai ancora visto la casa e il ranch vero e proprio, baby.» Gli fa notare, imboccando il viale verso destra fino ad arrivare alla sua casa.
Come da tradizione, è una grande abitazione a due piani in legno e mattoncini grigi e bianchi, disposti sulla parte alta dei muri.
Ha una veranda, un portico e persino una vasca riscaldata ad idromassaggio posta in giardino, vicino al gazebo coperto.
Alex parcheggia sotto il portichetto di legno che fiancheggia gli alberi, poi entrambi scendono dall'auto.
