Gli occhi di Henry si spalancano di scatto e lui si sveglia di soprassalto. Sente il respiro bloccato in gola e i suoi polmoni annaspano in cerca di aria.
Un leggero strato di sudore gli imperla la fronte e lui non riesce a mettere a fuoco ciò che lo circonda.
Sono le dita di Alex tra i capelli e la voce rassicurante dell'altro che gli arriva ovattata a farlo tornare in sè ed Henry inizia a distinguere i contorni della stanza.
A poco a poco i suoi occhi riconoscono le assi di legno che ricoprono le pareti, i mattoni in cotto che circondano le enormi vetrate e il volto familiare di Alex che lo guarda preoccupato.
Sono nelle stalle, accanto ad Orione, come ogni giorno da quasi una settimana.
Henry si porta una mano tremolante verso il collo del maglioncino, artigliandolo con forza perché non riesce a respirare.
I suoi occhi si muovono frenetici sul corpo del suo cavallo, quasi ad accertarsi che sia ancora lì, finché le mani di Alex non gli circondano il viso.
«Respira insieme a me, baby.»
Gli chiede piano Alex con tono deciso. «Era solo un brutto sogno...» Lo sente aggiungere per rassicurarlo.Henry allora segue il lento alzarsi e abbassarsi del petto del suo ragazzo, si concentra a contare i secondi per inspirare ed espirare e, finalmente, i suoi polmoni tornano a incamerare ossigeno.
Si sente spossato e svuotato, come se un enorme buco nero lo stesse risucchiando e distruggendo dall'interno. L'unica emozione che avverte è una continua ondata di dolore che lo percuote nel profondo, paralizzandolo.
Al centro del suo cuore si è riaperta una ferita che, nonostante il passare del tempo, non ha mai smesso di sanguinare. Rivive continuamente la malattia di suo padre e come essa l'abbia consumato fino a far spegnere la sua vita.
Gliel'ha strappato via.
Il destino gli ha tolto la persona più importante della sua vita, quella di cui lui ha più bisogno per guidarlo e consigliarlo, soprattutto in quel momento.
Henry si rende conto che ha bisogno di Arthur. Ha bisogno del suo papà, ma non può averlo. Perciò sprofonda di nuovo nel baratro ad ogni minuto che passa, ad ogni secondo in cui l'unico legame che gli è rimasto con suo padre rischia di lasciarlo.
Non è pronto all'eventualità di dover dire addio ad Orione. È fermamente convinto che il suo cuore non reggerebbe, andando definitivamente in frantumi.
Sa di avere la sua famiglia e Alex lì per lui, avverte costantemente la loro vicinanza, e si odia profondamente per il dolore che il suo tagliarli fuori gli sta causando.
Vorrebbe urlare e fargli capire che, da qualche parte nell'oscurità e nel buio, lui c'è ancora. Ma ogni volta che prova a parlare, nessun suono riesce a oltrepassare le sue labbra.
Anche ora può notare la preoccupazione e la stanchezza che solcano il volto di Alex. Nota le occhiaie, i capelli disordinati, la barba che sta iniziando a diventare sempre più presente.
Henry ispira, le sue dita artigliano i lembi della giacca dell'altro e i suoi occhi si perdono in quelli color cioccolato che tanto ama.
«A-lex...»
Sussurra con voce rauca dovuta al troppo tempo trascorso in silenzio nel suo mutismo.
«Sono qui, Hen.»
Gli risponde prontamente Alex, tastandogli con le dita ogni singolo lembo di pelle che riesce a raggiungere, quasi ad accertarsi che non stia sognando.«Mi dispiace...»
Aggiunge Henry, mentre una lacrima solitaria sfugge al controllo solcandogli una guancia e venendo subito asciugata dalle dita dell'altro.
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Strictly Forbidden Falling In Love
RomanceQuando Henry Fox, famoso giocatore di polo, incontra per la prima volta Alexander Claremont-Diaz, il nuovo addetto alle scuderie, le stelle sembrano allinearsi per creare quella che ha tutte le premesse per diventare una disastrosa ma affascinante s...