Capitolo 7

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Henry non riesce a stare fermo, è visibilmente agitato e ansioso mentre cammina avanti e indietro davanti al caminetto acceso.

Le sue mani sono strette con forza a pugno tanto che le unghie lasciano dei leggeri segni a mezzaluna sulla carne.

Sospira per l'ennesima volta, cercando di recuperare la sua compostezza, ma è un tentativo inutile.

Sta per dare di matto e il suo respiro inizia a farsi irregolare, segno che sta per avere un attacco d'ansia.

Un altro paio di mani, più grandi delle sue, scivolano lungo le sue braccia e più giù verso le sue dita per intrecciarle alle proprie.

«Baby... respira, andrà tutto bene.»

La voce rassicurante di Alex lo aiuta a restare concentrato, Henry allora lo guarda spaesato e si rifugia tra le braccia dell'altro.

Avverte Alex stringerlo a sè e posargli un leggero bacio tra i capelli biondi.

È in quel momento che la porta della stanza si apre e Philip fa il suo ingresso.

Henry si stacca da Alex per fissare suo fratello, la sua espressione è indecifrabile ma lui sa che quella è solo la quiete prima della tempesta.

Sono stati degli stupidi a lasciarsi andare in pubblico, a dimenticarsi per un solo istante che a lui non è concesso essere gay.

Un campione di polo non può permetterselo, non secondo la concezione di immagine pubblica che ha Philip.

Henry deve essere visto come un giovane scapolo etero in grado di catturare l'attenzione delle fanciulle e se viene paparazzato in loro compagnia tanto meglio.

«Philip..»

Inizia a dire Henry, ma il fratello solleva una mano con gesto stizzito interrompendolo.

«Non dire una sola parola, Henry. È già deludente che tu non vinca una partita da mesi, rischiando il campionato, e ora anche questo. Sei la vergogna dei Fox.»

Ribatte Philip con espressione delusa e insofferente, fissando prima lui e poi Alex.

Henry accusa quel colpo in silenzio, ma il suo volto trasuda sofferenza. Il suo corpo sembra afflosciarsi come una marionetta a cui hanno tagliato i fili ed Alex lo vede rintanarsi nella sua metaforica corazza protettiva.

Fa quindi un passo avanti, frapponendosi tra Henry e Philip in segno di protezione. Poi fissa quest'ultimo con disprezzo, cercando di contenere la rabbia.

«Non ti permetto di parlargli così, gran hijo de puta.»

Gli risponde con tono astioso, pronto a prendere a pugni quella faccia di cazzo se necessario, anche a costo di farsi licenziare.

Alex stringe le nocche, incenerendo Philip con lo sguardo.

«Al...»

Sussurra piano Henry, stringendogli un braccio in modo apprensivo.

«E tu chi saresti per dare ordini a me? Sei solo un povero stalliere squattrinato a cui conviene farsi fottere da mio fratello.»

La voce di Philip è tagliente e a tratti annoiata, mentre lo fissa dall'alto al basso con espressione disgustata.

«Adesso basta! Chiudi la bocca Philip.» Urla improvvisamente Henry.

«Da quando è morto papà sono sempre stato quello che tu volevi io fossi, il campione perfetto, il figlio perfetto, il fratello perfetto. Adesso sono stanco.»

Aggiunge a voce alta, tenendo testa al fratello per la prima volta da che ha memoria. Henry poi allunga una mano verso quella di Alex, stringendola tra la sua.

«Tu non hai idea di quello che ho passato, nè di come mi sentivo. Stavo annegando nella depressione e nemmeno te ne sei accorto. Se sono qui è solo per merito di Bea e della mamma. Poi un giorno è apparso questo meraviglioso ragazzo che con le sue pessime battute e il suo modo di fare mi ha letteralmente salvato.»

Henry riprende fiato a quelle parole, scambiando uno sguardo d'intesa con Alex che, ora, stringe la presa delle loro mani in segno di supporto.

«Quindi no, Philip, sei tu che non hai il diritto di giudicarlo nè tantomeno di darmi ordini. A partire da oggi ho smesso di essere l'Henry Fox che tu vuoi io sia. Da adesso sarò completamente me stesso. E se a te non sta bene, puoi tranquillamente andare a farti fottere.»

Conclude, fissandolo con espressione decisa e trascinando via Alex prima che Philip abbia modo di dire una sola parola.

Corrono verso le stalle, incuranti di poter incrociare il personale di servizio o chiunque altro.

«Ti va una cavalcata? Voglio mostrarti un luogo speciale.»

Gli chiede Henry, abozzando un sorriso timido.

«Ti seguirei ovunque, baby.»

Ribatte Alex, baciandolo a stampo e preparando le selle per Orione ed Eos.

Montano poi entrambi a cavallo, galoppando verso il limitare della tenuta e fermandosi poco prima di un sentiero nascosto tra gli alberi.

Legano le briglie dei cavalli ad un abete secolare ed Henry lo trascina verso una piccola radura, circondata da siepi e da un piccolo laghetto.

Si lasciano cadere su un tappeto di fiori colorati e fili d'erba, osservando il cielo ormai scuro e le stelle visibili.

«Era il posto preferito di mio padre, mi ci portava ogni volta che il cielo era abbastanza limpido da poter osservare le stelle.»

Gli spiega Henry, non riuscendo a nascondere una traccia di malinconia.

Alex intreccia le dita delle loro mani e si allunga per baciare il dorso di quella di Henry.

«Come stasera.»
Constata poi fissandolo.

«Come stasera.»
Annuisce concorde Henry, rilasciando un sonoro sospiro prima di mettersi seduto.

Alex lo imita, sedendosi sull'erba a gambe incrociate.

«Alex, quello che ho detto a Philip prima è la verità. Tu mi hai salvato in modi che non puoi immaginare, mi hai ridato speranza.»

Gli spiega con voce emozionata e gli occhi lucidi, sorridendogli dolcemente.

«Ti amo. Sono innamorato di te.»
Conclude, mordendosi poi le labbra con ansia.

«Io ti amo di più.»
Gli risponde Alex, fissandolo con occhi innamorati.

Entrambi si lasciano andare ad una risata liberatoria, poi Henry si siede a cavalcioni su Alex che gli stringe le braccia attorno ai fianchi.

Quelle di Henry gli circondando il collo e le loro fronti si posano una contro l'altra. Respirano insieme, ad occhi chiusi, godendosi il loro amore mentre i loro cuori battono all'unisono.

«Ed ora andiamo a vincere la prossima fottuta gara, così che tu possa metaforicamente dare un bel calcio in culo a Philip.»

Mormora Alex contro le labbra dell'uomo che ama, prima di baciarle con passione.

Strictly Forbidden Falling In Love Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora