I raggi del sole sono particolarmente caldi in quella giornata ed Henry ha tutta l'intenzione di assorbirne quanti più possibile.
Adoro il Texas.
È il suo pensiero riccorente negli ultimi giorni, trascorsi nella casa natale di Alex.
Ama svegliarsi con la bella stagione, il clima molto mite e soprattutto con l'assenza di nuvole e grigiore.
Ed è per questo che se ne sta seduto, sulla staccionata in legno di uno dei recinti, ad osservare i cavalli che brulicano l'erba in totale libertà.
Indossa una canottiera scura, un jeans comodo e degli stivali. Alex ha insistito per procurargliene un paio e gli ha persino regalato il cappello da cowboy che ora è ben piantato sulla sua testa.
Ci tiene al bel clima ma la sua carnagione è pallida come quella di un fantasma, perciò non ha intenzione di bruciarsi.
Alex, tuttavia, non ha questi problemi col suo bel colorito mulatto tipico dei messicani.
Ed infatti Henry lo osserva inforcare, a torso nudo, una enorme balla di fieno per poi posizionarla ai lati del recinto.
Il petto nudo del suo ragazzo è reso lucido da uno strato di sudore e qualche piccola goccia scende sensualmente lungo gli addominali scolpiti per poi infrangersi sul bordo dei pantaloni aderenti.
Henry ne resta completamente ammaliato, notando il torace che si alza e si abbassa per riprendere aria a causa dello sforzo.
Alex, allora, usa una bandana rossa legata al polso per asciugare il sudore sulla fronte e poi si china per preparare un'altra balla di fieno.
La visuale del suo sedere sodo e pieno, fasciato da quei pantaloni stretti, provoca non pochi problemi ad Henry che inizia a fare piccoli respiri.
Se non ritrova il suo proverbiale autocontrollo, ci sarà un altro problema ben visibile di cui dover dar conto a tutti, visto che sono circondati dalla famiglia di Alex.
Non ora, amico.
Si autoammonisce, fissando con espressione insofferente il cavallo stretto dei suoi pantaloni.
«Hey, mijo.»
La voce di Oscar lo distoglie dai suoi pensieri impuri ed Henry lo vede avvicinarsi.
Il padre di Alex gli si siede accanto, fissando poi la distesa infinita di alberi e vegetazione davanti a lui.
È la prima volta che si trovano da soli, senza la presenza costante di Alex o June, perciò si sente un pó ansioso.
«Alex mi ha detto che hai un bellissimo cavallo che ti aspetta alla scuderia. Che te ne pare qui? Bello, huh?»
Gli chiede, allungando il braccio ad indicare i puledri e i pony attorno a loro.
Henry ridacchia, lasciandosi poi andare ad un sorriso rilassato quando i suoi occhi si posano su un piccolo pony dal manto chiazzato che sta ancora imparando a trottare.
«È meraviglioso qui.»
Confessa con tono quasi di devozione, voltandosi poi a incrociare lo sguardo di Oscar.«Il mio cavallo si chiama Orione e non potrei immaginare la mia vita senza di lui accanto a me sul campo.»
Conclude infine Henry, mordicchiandosi appena le labbra.
Oscar gli sorride, annuendo comprensivo, e gli posa una mano sulla spalla in modo paterno.
«Credimi, posso ben immaginarlo figliolo. Il mio si chiamava Tornado.» Confessa, perdendosi visibilmente nei ricordi di tanti anni fa.
La bocca di Henry si incurva in un sorriso, immaginandosi il signor Claremont-Diaz in sella al galoppo.
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Strictly Forbidden Falling In Love
RomantikQuando Henry Fox, famoso giocatore di polo, incontra per la prima volta Alexander Claremont-Diaz, il nuovo addetto alle scuderie, le stelle sembrano allinearsi per creare quella che ha tutte le premesse per diventare una disastrosa ma affascinante s...