Capitolo 13

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Le tribune sono piene come al solito e il vociare degli spettatori arriva forte e chiaro fino ai box di partenza dove lui ed Alex stanno finendo di equipaggiare Orione.

Ci siamo.

Pensa Henry, finendo di legare l'ultima cinghia della sella.

Le sue dita accarezzano piano la criniera del suo cavallo, mentre il suo petto si alza e si abbassa ad ogni respiro.

Può avvertire l'adrenalina scorrergli nelle vene, il leggero strato di sudore che gli imperla la fronte, l'ansia che gli si attorciglia allo stomaco.

È la finale del campionato ed Henry si è preparato a quel momento da tutta una vita.

Spera solo di rendere orgoglioso suo padre e che, ovunque lui sia adesso, possa guardarlo.

Henry rilascia un ultimo sospiro per buttar fuori l'agitazione, poi si volta verso Alex che lo sta già guardando con espressione incoraggiante e quel suo sorriso contagioso.

«Pronto a fargli il culo anche stavolta?»
Gli chiede quest'ultimo con un sopracciglio inarcato e la migliore faccia tosta che riesca a fare.

Henry ridacchia scuotendo il capo a quel loro rito scaramantico, del resto l'ultima volta ha portato fortuna.

«Consigli dell'ultimo momento?»
Gli risponde, quindi, stando al gioco.

Le labbra di Alex si incurvano in un ghigno divertito e complice, poi gli si avvicina dandogli una sonora pacca sul culo.

«Vinci e potrai farmi tutto ciò che vuoi.» Mormora sensualmente al suo orecchio, per poi aiutarlo a montare su Orione.

Henry deglutisce vistosamente a quelle parole, poi scuote la testa per recuperare l'autocontrollo e la concentrazione.

«Vuoi la sfida Claremont-Diaz?» Esclama con tono divertito, fissandolo dall'alto verso il basso per poi soffermarsi sul cavallo dei pantaloni di Alex. «Guardami vincere e prendermi il mio premio. Ih-ya!»

Urla, infine, ad Orione spronandolo verso il campo di polo al galoppo.

Alex ride di gusto a quella scena, sentendo il boato della folla quando Henry fa il suo ingresso.

Come nella semifinale, la partita è un continuo testa a testa e la squadra irlandese è incredibilmente veloce

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Come nella semifinale, la partita è un continuo testa a testa e la squadra irlandese è incredibilmente veloce. Henry fa fatica a star dietro al capitano avversario, ma riesce a tallonarlo senza dargli tregua.

Sono all'ultimo set, mancano solo alcuni minuti alla fine ed Henry stringe con forza le dita guantate attorno alla mazza.

È tempo di compiere la loro magia. Sua e di Alex. Perciò, artiglia bene le briglie del suo cavallo e si sposta col peso verso destra.

I tacchi degli stivali spronano Orione al galoppo ed Henry tira leggermente le briglie dal lato opposto.

Esattamente come durante gli allenamenti, Orione capisce al volo il comando e aumenta la sua velocità nella corsa.

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