Capitolo sedici.

38 2 19
                                    

Martina's POV

"che problema ho io? Qua quello che ha problemi sei tu e lo sanno tutti" Camilla si allontanò da noi a questa risposta di Sebastian. Vidi gli occhi di Jorge pieni di rabbia e tristezza. La paura di una sua reazione violenta si fece strada in me.

"Jorge lascialo perdere, non voleva dire che..." provai a calmarlo.

"e invece lo voleva dire eccome" disse gelido continuando a fissare il mio attuale ragazzo.

"credo che non sia il caso di litigare qui e ora" cercai di non fare andare oltre le cose "Jorge per favore" lo guardai negli occhi per non farlo agitare.

"ringrazia solo che ci sta lei di mezzo" disse sospirando per poi allontanarsi.

Io rimasi con Sebastian che propose di andare a casa.

"la serata non è ancora finita e poi non mi va di venire a casa con te." dissi senza pensarci due volte. "non avresti dovuto dire certe cose"
"è un pazzo Martina, non te ne accorgi"
"stai esagerando Sebas"

"perché cazzo devi sempre difenderlo?" iniziò ad alzare la voce e gli dissi di andare fuori. Non volevo discutere davanti a tutti.

Una volta fuori, ripresi il discorso.

"non lo difendo, dico solo che parti prevenuto nei suoi confronti e la cosa non mi piace affatto. Non è il caso che tu ti senta in competizione con lui, non ne hai motivo."

"ah si? non ne ho motivo? Ne ho più di uno invece. Non mi guardi mai come guardi lui, non sei dolce con me, non mi racconti nulla della tua vita, non hai mai nemmeno voluto fare l'amore con me o semplicemente dormire insieme. Sai come mi sento? Un ripiego. Una seconda scelta."

"ho bisogno di tempo, te l'ho detto dal primo momento Sebas."

"io sto finendo la pazienza. La finisco ancora prima se continui a sbavare dietro a quel tossico"

Sentii un sospiro e mi girai di colpo. C'era Jorge seduto sul muretto che stava sentendo tutto.

Merda.

"non te lo permetto" alzai la voce e lui ci raggiunse.

"Sebastian caro, se hai qualche problema con me, dimmelo pure." disse Jorge calmo da impressionarmi. Poteva esplodere da un momento all'altro.

"il problema non è con te, ma con lei...per dirti, non viene a letto con me perché ancora non ha superato i vostri momenti di intimità. Lo ha detto a Camilla, lo so. Ridicola"

In quel momento mi sentii violata. Una confessione così intima fatta alla mia amica in un momento di vulnerabilità era diventata pubblica. Delusa e ferita. Mi sentivo così.

"se fossi degno di lei, aspetteresti il momento in cui si sente pronta...e poi è veramente triste se stai con Martina solo per il sesso. Martina non è solo questo. Lei è tanto altro e se l'avessi conosciuta un po' lo sapresti." Jorge rispondeva con freddezza e io mi sentivo come tra una pallina di ping pong che andava da un lato all'altro.

"tutto molto commovente, ma tu sei il primo che se l'è lasciata scappare" nel suo tono c'era parecchio astio.

"lo so, è vero e rimpiango le mie scelte ogni giorno." il tono di Jorge si fece triste e nostalgico.

Le sue parole mi avevano lasciata scossa.

"se fossi io al tuo posto, aspetterei anche tutta la vita." concluse per andarsene. "vi lascio alle vostre cose, mi sono già intromesso abbastanza."

"infatti non sono cose che ti riguardano, drogato" Sebastian lo disse con tanto, troppo disprezzo. Così tanto da ferirmi profondamente e non riuscire più a guardarlo con gli occhi di prima. Lui non sapeva nulla della sofferenza di Jorge. Non era capace di vederlo ormai disarmato e camminare in punta di piedi. Solo io lo vedevo.

Il cuore non dimentica [Jortini]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora