love will tear us apart (italian translation)

7. dance

Louis si svegliò lentamente, prendendosi un po' di tempo per sbattere le palpebre alla piena consapevolezza.

Era caldo e confortevole, non il solito senso di cose vecchie e aria morta a cui era abituato. L'aria si sentiva come una seconda coperta e la porta che Louis guardò sembrava un muro che lo proteggeva dal mondo esterno, dalle ombre del castello. Qui in questa stanza, era come se la luce del sole dipingesse l'aria dorata, i raggi della luce del giorno del mattino visibili nella polvere che li circondava. Era bellissimo.

Louis era sulla schiena e mentre il suo cervello si svegliava lentamente, il suo braccio sinistro pesantemente addormentato a causa di un certo peso su di esso.

Louis girò con attenzione la testa a sinistra, gli occhi che si posarono su Harry che era arricciato nel suo fianco. Aveva una delle braccia appoggiate attorno al corpo di Louis, con la testa sul petto. Le loro gambe erano aggrovigliate sotto le lenzuola che erano ammassate da qualche parte intorno ai loro fianchi.

Louis si allungò lentamente per afferrarla, tirandola un po' più in alto per tenere Harry al caldo.

Questa immagine di un Harry dormiente era in qualche modo simile alla prima volta che si era svegliato la mattina in questo castello, solo che se si sentiva completamente diverso.

Nel corso del tempo, da quando aveva visto le palpebre e anche la respirazione e l'espressione appacificarsi sul suo volto, Louis era riuscito a vedere tanti altri aspetti di Harry, aveva avuto modo di vedere una persona che non era del tutto definita dal suo status e dal suo sangue, ma qualcuno che si divertiva e rideva.

Ma per la prima volta da quando lo aveva incontrato, Louis vide un bambino in Harry, qualcuno che potrebbe anche essere crollato sotto il peso che gli era stato posto sulle sue spalle il secondo in cui era nato. Qualcuno che meritava un'infanzia normale ma non l'aveva mai avuta. Qualcuno che aveva un disperato bisogno di conforto.

Inconsciamente, c'era un forte istinto che cresceva dentro Louis. L'istinto di proteggere Harry. Soprattutto quando sembrava vulnerabile in questo modo, nella piccola stanza della torre che aveva scelto per se stesso perché la sua infanzia era stata crudele e la sua unica forma di comfort - sua sorella - era stata gettata via dalla sua famiglia come spazzatura.

Louis mise delicatamente l'altro braccio intorno a Harry non appena avvolse la coperta come un bozzolo. Harry si raggomitolò immediatamente su Louis nel sonno e Louis sospirò quasi impercettibilmente, con le dita che sfioravano dolcemente la pelle del braccio di Harry, salendo e scendendo delicatamente.

Fissò il soffitto per un po', pensando a quanto drasticamente la sua missione fosse cambiata, prima di chinarsi per premere un bacio leggero sulla fronte di Harry.

Con lo sguardo fisso sulla forma tranquilla di Harry, Louis si appoggiò al cuscino, facendo qualche respiro profondo. Con Harry in braccio e i primi raggi di sole che si riversavano attraverso le finestre, Louis si addormentò di nuovo.

Quando si svegliò per la seconda volta, fu a causa di qualche movimento intorno a lui. Sbadigliò guardandosi intorno un po' scontento mentre si sedeva. Harry era in piedi in mezzo alla stanza con le spalle rivolte verso Louis, levandosi la camicia.

"Oh" Louis fece e ricadde contro il materasso, godendosi la vista. "Va bene allora"

Harry lo guardò e ridacchiò quando vide che Louis era sveglio. "Mi dispiace, non volevo svegliarti"

Louis appoggiò la testa su una mano, con gli occhi che seguivano Harry che camminava per la stanza per prendere una maglia nera a maniche lunghe dalla poltrona, ancora mezzo nudo. "Non preoccuparti, non mi lamento"

Harry ridacchiò e affrontò Louis mentre si infilava la maglia da sopra la testa, con gli addominali che si increspavano.

Louis era occupato a fissarlo e per questo gli ci vollero alcuni secondi per collegare i puntini, i pantaloni della tuta e una maglia aderente. Quando lo fece, il suo sguardo probabilmente salivante si trasformò in una smorfia.