Recensione 5: Balto 3: sulle ali dell'avventura

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Ho sempre avuto un bel ricordo di questo seguito, che uscì nel 2004, anno in cui uscirono diversi seguiti, inclusi Shrek 2 ed Harry Potter e il prigioniero di Azkaban (film che adoro dall'infanzia). Ho ancora impressa la prima volta che vidi Balto 3. Ero a casa dai miei nonni, all'incirca nel periodo di Natale, e lo trasmisero su Italia 1 per ora di cena. A me e a mio fratello piacque molto, al punto che comprammo il dvd (la cui cover è una delle mie preferite, da cui mi ispiravo per dei miei disegni). A volte, quando ero assente da scuola per via dei tipici malanni di stagione, accendevo la tv e mi guardavo Balto 3. Ma adesso è il momento di parlare della trama.

Circa un anno dopo il secondo film, Balto è tornato a Nome e ogni mattina lui e Jenna salgono sulle montagne per osservare il volo di un aeroplano appena arrivato nel paese

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Circa un anno dopo il secondo film, Balto è tornato a Nome e ogni mattina lui e Jenna salgono sulle montagne per osservare il volo di un aeroplano appena arrivato nel paese. Balto è sempre stato affascinato dall'idea di poter volare, così tanto da sognarlo. Nel frattempo, lui e Jenna vanno spesso a trovare il loro figlio, Kodi, che è un cane da slitta e il cui compito è portare la posta a Nome. Kodi ammira suo padre e, al contrario di sua sorella Aleu (almeno all'inizio), non l'ha mai disprezzato per il suo sangue di lupo. Anzi, il giovane husky vorrebbe diventare capomuta esattamente come Balto (io mi sono sempre detta che Kodi lo era già, ma dettagli) e, proprio mentre il cane-lupo sta per rispondere, nota l'aeroplano nelle vicinanze. Attratto dall'oggetto, ci si avvicina e fa la conoscenza del pilota Duke. Balto alza lo sguardo al cielo, sperando di poter volare a bordo dell'aereo, e nota che stanno arrivando delle oche, segno che la primavera è imminente. Ma Boris non si vede da nessuna parte.

L'oca sta facendo il bagno in una pozza, cantando in una strana lingua (fin da piccola ero convinta fosse russo, ma leggendo le curiosità su IMDB ho scoperto che è una lingua inventata che doveva somigliare al russo)

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L'oca sta facendo il bagno in una pozza, cantando in una strana lingua (fin da piccola ero convinta fosse russo, ma leggendo le curiosità su IMDB ho scoperto che è una lingua inventata che doveva somigliare al russo). Qui Boris incontra Stella, un'oca piuttosto sexy (che a me ha sempre fatto morire dal ridere) decisa a passare a Nome l'estate. Boris si mostra impacciato, ma piano piano acquista sicurezza, tentando di farsi un vanto. Ma in quel momento arrivano Muk e Luk, che senza volerlo spaventano Stella, anche se la loro intenzione era semplicemente giocare con Boris. Quest'ultimo si arrabbia con i 2 orsetti e li manda via in malo modo. Stella ritorna e propone a Boris di fare un volo con lei al tramonto. Lui esita, avendo capito di essersi messo nei guai. Corre quindi da Balto, che stava riposando sulla sua barca/casa, e gli chiede consiglio (mio fratello dice che è l'opposto di cosa successe nel primo film, in cui è Boris a suggerire a Balto cosa fare con Jenna). Il cane-lupo scopre che il padre adottivo non vuole volare per paura dell'altezza (come me, anche se nei film precedenti non è mai mostrata questa paura) e decide di insegnargli a non avere più paura. Ma i tentativi risultano deludenti.

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