Quando io e mio fratello andavamo a scuola, spesso compravamo i diari Comix e questi contenevano alcune strisce di diversi fumetti, tra cui Calvin e Hobbes, scritti tra il 1985 e il 1995 dall'americano Bill Watterson. Le loro strisce erano le mie preferite, al punto che ogni anno volevo un diario Comix proprio per trovarne di nuove, fino a quando non decisi di comprare la collezione completa dei fumetti. Così, piano piano con gli anni, comprai l'intera collezione dei fumetti di Calvin e Hobbes in una raccolta di 10 volumi (qui sotto la foto).
Tuttavia, al contrario di tutto ciò che ho recensito/commentato finora, Calvin e Hobbes non ha una trama. Quello che succede riguarda le vicende quotidiane di Calvin, un bambino di 6 anni piuttosto intelligente, critico, lamentoso (quanto me) e anche briccone. E' sempre pronto a combinare qualche guaio, sia alla sua famiglia che alla sua vicina di casa, nonché compagna di classe, Susie. Il suo unico amico è una tigre di pezza, Hobbes (nome preso da un filosofo), che lo sostiene in ogni suo scherzo, anche se è più riflessivo e calmo. Hobbes prende vita in presenza di Calvin, mentre tutti gli altri personaggi lo vedono come una normalissima tigre di pezza, anche se durante i litigi e varie colluttazioni si vede Calvin sporco e pieno di graffi, come se la sua tigre fosse proprio vera. Il bambino usa tantissimo la sua immaginazione per rendere migliore la sua noiosa routine domestica e scolastica, inventandosi varie avventure fantastiche; ad esempio, si immagina di essere un astronauta (Spiff), un detective ai tempi del Far West (Tracer Bullet) e un supereroe (Stupendoman). A volte, insieme a Hobbes, Calvin viaggia avanti e indietro nel tempo, crea dei duplicati o si trasforma in qualche animale o dinosauro. Ovviamente, Calvin non interagisce solo con Hobbes o con Susie, ma anche con i suoi genitori (con cui si diverte a farli impazzire o con dispetti o con domande assurde, anche in piena notte), con la sua maestra, la signora Vermoni, e la sua baby-sitter, Rosalyn. Con tutti loro, Calvin spesso organizza scherzi per scappare e andare a giocare con Hobbes senza fare i compiti, se non fino all'ora di andare a letto. Calvin e Hobbes hanno un proprio club, PARV (proibito alle ragazze viscide), la cui sede è una casetta di legno in cima a un albero, usata come torre di sorveglianza militare per fare dispetti a Susie, e un gioco tutto loro, il Calvinball, le cui regole cambiano di continuo. Anche se Calvin litiga costantemente Hobbes, arrivando a insultarlo pesantemente a volte, i 2 fanno sempre pace. A Natale, se non hanno regali da scambiarsi, si abbracciano dolcemente.
All'apparenza le strisce di Calvin e Hobbes possono essere ripetitive e forse fastidiose e il ragazzino non cresce mai, trascorrendo diversi inverni e estati rimanendo sempre lo stesso (i fumetti seguono gli anni contemporanei alla loro scrittura, tra gli anni 80 e gli anni 90), per me sono molto di più. A volte, vengono fatte diverse riflessioni che di solito un bambino di 6 anni non farebbe. Ad esempio, si parla della morte, dell'inquinamento e della natura umana e animale. Calvin non è cattivo, infatti più volte ha dimostrato di essersi pentito di alcuni suoi scherzi o di dispiacersi quando scopre un animale morto (come un procione o un uccellino), e vuole la vicinanza di Hobbes, quando le cose vanno male o quando gli scherzi risultano troppo crudeli. Sinceramente, sono scene che apprezzo molto perchè anch'io cerco il sostegno di familiari e amici nel momento del bisogno (e viceversa). Ciononostante, i fumetti sono molto divertenti e strappano sempre qualche risata, cosa che è successa persino a mia madre, che non ride quasi con niente. Ed esattamente come i fumetti di Life is Strange (chi si è perso la recensione, la può trovare qualche capitolo indietro, al numero 8), sento di dover leggere almeno una volta o 2 all'anno la raccolta dei fumetti di Calvin e Hobbes. Anche se in verità somiglio di più a Hobbes, ci sono cose che Calvin dice nello stesso modo che farei anch'io, proprio come ha dichiarato Bill Watterson che sia Calvin che Hobbes sono i suoi alter-ego. Un esempio? Quando commenta di alcuni suoi pasti, che non riesce a mandare giù (anche se io non immagino mai che siano qualcosa di disgustoso o che prendano vita), oppure quando deve andare in vacanza con i suoi genitori a fare campeggio (per quanto adori la natura, il campeggio, anche breve, non fa per me).
Confesso che anni fa pensai di scrivere una storia su Calvin e Hobbes, incentrata su Calvin cresciuto (cosa che si vede anche nei fumetti in forma di storia/gioco con Susie), ma purtroppo non l'ho mai iniziata a causa di mancanze di idee. Ancora oggi non ho idee a riguardo e temo nemmeno su altre storie. Ne ho scritte un po' finora, ma non ne ho pubblicata nessuna e non so se farlo. Come Calvin, ho tanta immaginazione e bozze di idee, ma alla fine finisco per scrivere poco o niente. Pazienza, magari un giorno troverò un modo per scrivere. In ogni caso, i fumetti di Calvin e Hobbes si meritano un 9 e non smetterò di ringraziarli per aver reso i miei pomeriggi un po' più allegri. Ecco perchè li consiglio a tutti. La raccolta si trova su Amazon oppure si può ordinare nei negozi di fumetteria, come ho fatto io.
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Commenti e Recensioni
Fiksi UmumUna raccolta di commenti/recensioni su cartoni, film, libri, serie e fumetti. Non sono esperta di recensioni, ma faccio del mio meglio perchè voi le apprezziate.