Anche il secondo libro di Fantozzi è stato scritto da Paolo Villaggio e pubblicato dalla Rizzoli alcuni anni dopo il primo, più precisamente nel 1974. Ciò significa che quest'anno ha compiuto mezzo secolo. Esattamente come il primo, ogni racconto è autoconclusivo, quindi non segue una vera trama. Tuttavia, al contrario del primo libro, i racconti non sono divisi in stagioni e sono più lunghi, nonostante il numero inferiore di pagine. Alcuni di questi sono stati trasposti nei vari film di Fantozzi, come la scena al ristorante giapponese o la Corazzata Potëmkin (da cui deriva la famosa frase "per me la Corazzata Potëmkin è una cacata pazzesca!").
A mio parere, ho riso molto di più per le vicende narrate in questo libro, che non per il primo. Già a leggere l'introduzione di Paolo Villaggio mi stava venendo mal di pancia dal ridere. I personaggi sono rimasti gli stessi del libro precedente, aggiungendo alcuni nuovi direttori (non tutti compaiono nei film) e persino Anastasia Romanov (non quella del capolavoro animato di Don Bluth), che spara bestemmie lunghe più di mezzora. In quasi ogni capitolo, Fantozzi finisce ferito o mutilato, ma in quello successivo è come nuovo con tutti i pezzi attaccati. La mia parte preferita rimarrà l'introduzione, dove Paolo Villaggio descrive in malo modo Fantozzi, come si comporta in casa e a lavoro, e soprattutto la frase detta prima a metà libro: "per me la Corazzata Potëmkin è una cacata pazzesca!". Ammetto che certe volte la dico davvero. Se volete ridere anche più di quanto non abbiate fatto per il primo libro, consiglio a tutti di darci una letta. Consideriamolo come un approfondimento della cultura italiana.
Voto finale: 9
P.S. Buon Halloween 🎃
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Commenti e Recensioni
Genel KurguUna raccolta di commenti/recensioni su cartoni, film, libri, serie e fumetti. Non sono esperta di recensioni, ma faccio del mio meglio perchè voi le apprezziate.