Non compresi la sua frase nel senso in cui voleva farmela intendere, ma non ebbi il tempo di ribattere che mi ritrovai scaraventato nel sedile anteriore, dal lato passeggero, chiuse con forza lo sportello della macchina.
Successivamente, dopo aver fatto il giro intorno all'auto, entrò anche lui. Mise in moto e partimmo probabilmente verso casa.
« Perché mi sei venuto a prendere?..» mi voltai verso di lui e teneva salde le mani al volante, e a quanto pare teneva salda anche la bocca. « Potevi..lasciarmi lì..» cercai di parlare il più normale possibile ma le mie parole biascicavano sotto effetto dell'alcol.
Lui iniziò ad accelerare e ciò mi fece capire che stesse scaldando. Non dissi altro, mi ero quasi addormentato sul sedile e ogni tanto, anche se non lo vedevo, sentivo e percepivo i suoi occhi su di me, lo fece spesso finché arrivammo a casa.
Non avevo la forza di tirarmi sù, stavo cercando qualche scusa plausibile per farmi trascinare dentro, ma le parole mi morirono in gola. Lui scese dalla macchina e aprì il mio sportello, senza dire niente mi prese in braccio e mi portò in casa.
Perché lo stava facendo? Questa domanda mi torturava la testa in quel momento, nonostante la mia poca lucidità.
Aprì la porta principale e dopo che entrammo la chiuse alle nostre spalle. Salimmo ed entrò dentro una stanza, che credo fosse mia. Durante il tragitto continuavo a sentire il suo profumo, tanto che lo tenevo stretto a me per sentirlo meglio.
Mi poggiò sul letto e fece per andarsene ma lo presi da una manica della sua giacca di pelle. « Perché l'hai fatto?..» mugugnai e lasciai la presa ormai privo di forze « Dormi Rivera » poi buio pesto.
Mi svegliai la mattina seguente totalmente stordito. La testa mi faceva un male assurdo e per prima cosa controllai l'orario. Erano le 11:40, cazzo.
Presi il telefono e vidi i messaggi di Kyle che chiedeva dove fossi, erano delle 2:30 ma non ricordo a che ora fossi tornato, e soprattutto come. Gli risposi che andava tutto bene e che fossi a casa.
Come una lampadina, un colpo di fulmine, uno schiocco di dita: alcune immagini mi tornarono in mente dalla sera precedente.
Ricordo quel ragazzo moro che mi offrì da bere, poi buio...improvvisamente ricordai il volto di Mile, poi ancora buio, e infine sempre lui che mi poggia sul letto.
Misi la testa fra le mani. Che cosa avevo combinato?
Mi alzai dal letto e filai in bagno, avevo i capelli biondi tutti scompigliati e delle occhiaie terribili. Mi feci una doccia e indossai una felpa con dei pantaloncini fin sopra le ginocchia. Uscii dalla mia stanza e nello stesso momento uscì anche Aaron.
« Buongiorno bella addormentata » scherzò venendomi vicino e ridendo, sospirai soltanto « Buongiorno anche a te » iniziammo a dirigerci verso le scale « Allora? Com'è andata la festa » se solo me lo ricordassi.. non dissi nulla finché iniziammo a scendere le scale.
« Mh.. tutto..bene sì, tu che hai fatto sta mattina » spostai il discorso altrove, o almeno ci provai « Non deviare il discorso, voglio sapere tutto » stavo per riaprire bocca quando alzai lo sguardo e lo vidi di fronte a me, senza maglia, intento a salire. Una sensazione al petto mi pervase. Stavo lì davanti a lui senza dire niente.
Nel mentre Aaron ci superò dopo un cenno fatto dal più grande, rimasi interdetto a quella situazione. Si avvicinò di più e, prima di iniziare a salire, sussurrò nel mio orecchio.
« Sali in camera mia, ho un bel discorso pronto da farti, moccioso » avevo mille brividi lungo la spina dorsale. Mi avrebbe ucciso? Se avessi combinato qualcosa di pesante? Ero ufficialmente morto.
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Altrimenti?
Romance« Non fartelo ripetere » « Altrimenti? » Si avvicinò al mio orecchio « Altrimenti giuro che a casa ti ci faccio tornare così dolorante che non riuscirai nemmeno a camminare » la sua voce roca e sussurrata mi fece rabbrividire. 🥇Boys 🥈BxB 🥇boy...