Capelli rossi

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Mile
Mi svegliai di notte fonda con il bisogno di pisciare. Mi alzai, di controvoglia, perché finalmente riuscivo a dormire dopo tempo, e andai in bagno.

Ero ancora un po' assonnato ma sentii lo stesso la porta d'ingresso chiudersi. Che?.. Mi alzai i pantaloni, mi lavai le mani e uscii dal bagno e poi dalla porta di camera mia. Mi affacciai nel corridoio e mi scontrai con qualcuno « Ma che cazzo..» misi bene a fuoco la figura che avevo davanti.

Quegli inconfondibili ricci biondi e la statura minore della mia. Axel. Quel moccioso di Axel.
Teneva la testa bassa e non mi guardava negli occhi. Era sicuramente uscito di nascosto per andare a quella festa del cazzo.

« Stai rientrando da quella festa? » non rispose « Oh, rispondi » gli diedi una spinta sulla spalla mentre mi piazzavo di fronte camera sua per non farlo entrare.
« Spostati. » ghignai. Voleva fare l'autoritario? Beh
« Ti avevo detto di non- » improvvisamente scoppiò a piangere.

Rimasi un attimo immobile mentre cercavo di capire cosa stesse succedendo. Stava realmente piangendo? Rimasi allibito da quella reazione
« Spostati..la..lasciami entrare. »  teneva il viso verso il basso e cercava di mantenere una voce autoritaria nonostante singhiozzasse. Perché diavolo stava piangendo?

« Perché stai frignando? » ansimava pure. Era forse un attacco di panico? Gli alzai il viso verso il mio con due dita ma lui si scostò immediatamente.
« Cazzo, mi lasci entrare? » cercava di trattenere il pianto, ma la voce spezzata lo tradiva.

Mi spostai e lui entrò in camera senza chiudere la porta.

« Vattene » non mi guardava nemmeno in faccia ma si stava iniziando a spogliare davanti a me. Decisi di rimanere nella stanza nonostante lui non volesse, un po' per capire perché avesse pianto, un po' perché mi piaceva infastidirlo.

Si tolse la maglia, i pantaloni. Deglutii. Non era di certo la prima volta che vedevo un maschio senza vestiti, ma alla vista di Axel che si spogliava..Dio.

« Allora? Perché stavi frignando? » andai verso il letto, lui continuava a non rispondermi.

Mi buttai a peso morto sul materasso. Axel stava in piedi davanti a me senza neanche fiatare. Mi misi seduto e lo guardai dal basso.

« Puoi andartene? » scossi la testa
« Ti ho fatto piangere io? » lui schioccò la lingua « È tardissimo, vattene » mi alzai in piedi e sospirai « Sei solo un moccioso, piangi per- » improvvisamente mi diede una spinta, sentii il suo respiro farsi più accelerato ma non mi guardava ancora in faccia « Te ne vai?! » si mise a fare avanti e indietro per la stanza.

Ma che gli prendeva? « Non urlare cazzo! » andai a chiudere la porta per evitare che qualcuno ci sentisse, lui si teneva la testa con le mani « Ho avuto una serata terribile..» tornò a lamentarsi.

« Quindi non mettertici anche tu » mi misi di fronte a lui cercando di farmi guardare in faccia « Mi spieghi qual'è il problema? » lui, finalmente, alzò la testa, e a me si mozzò il fiato. Aveva gli occhi lucidi dal pianto e piccole tracce di sangue nel naso.

« Tu e i tuoi merda di amici! » gli misi istintivamente una mano sulla bocca poiché evitasse di urlare ancora. Aveva detto, i miei amici? Axel aveva il respiro decisamente troppo accelerato, cercò di togliere le mie mani dalla sua bocca ma non ci riuscì, anzi, neanche ci provò più di tanto. Appena si calmò gliele tolsi lentamente io.

« Ti odio..» non mi sorprese.
« Perché c'entrano i miei amici in questa storia? » lui scosse la testa « Lasciami in pace » non ne voleva sapere di parlarne e io ne avevo abbastanza. Mi allontanai bruscamente da lui e uscii dalla sua stanza, chiudendomi la porta alle spalle, e entrando nella mia.

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