Ti sarebbe piaciuto

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Axel
Aprii la porta titubante, appena vidi chi vi era dietro mi si gelò il sangue, una scossa di brividi mi percosse tutta la spina dorsale.
Era Mile, aveva il labbro spaccato e il naso sanguinante con i capelli totalmente scompigliati. Che voleva da me ora?

« Cristo, Mile che ti è successo? » lui non rispose ma entrò dentro camera mia e si chiuse la porta alle spalle. Andai in bagno lasciandolo alle mie spalle e presi un po' di carta bagnandola sotto il getto d'acqua, una volta rientrato in camera lui era ancora lì in piedi che mi guardava attentamente. Non capii perché.

Gli misi il fazzoletto umido sul naso cercando di fermare il sangue. Mentre lo facevo percepivo continuasse a scrutarmi con gli occhi. Iniziai a pensare fosse finito, o per giunta avesse iniziato, una rissa.

« Hai intenzione di fissarmi e basta senza rispondermi? » lui continuava a guardarmi con uno strano sguardo senza dirmi nulla.
« Ho fatto una rissa, nulla di preoccupante moccioso » chissà come mai me lo aspettavo, e poi quel nomignolo fastidioso, che ancora non smetteva di usare, mi innervosiva.

Sospirai « Perché sei qui? » lo guardavo negli occhi in attesta che rispondesse, ma lui
non disse nulla e si andò a sdraiare sul mio letto.

« Mhh sto definitivamente impazzendo..» roteai gli occhi « Sei già impazzito a parere mio » azzardai. E poi era vero, quel ragazzo era completamente fuori di testa.

Mile si alzò di scatto e venne verso di me, camminai all'indietro fino a poggiare le spalle al muro. Poi approssimò il suo volto al mio.

« Ah si? E perché? » deglutii alzando lo sguardo sui suoi occhi « Perché mi hai detto quelle cose l'altra mattina » mi guardò con un ghigno beffardo « È una domanda o un'affermazione? » roteai gli occhi, l'argomento mi metteva abbastanza in imbarazzo.

« Un'affermazione. » si leccò il labbro, nel punto spaccato, e si mise a ridere « Diciamo che mi piace provocare le persone » scossi la testa, era impazzito sul serio questo tipo « Sei il mio fratellastro, non dovresti provocarmi dicendomi che abbiamo scopato..» lui ghignò, mise la sua mano sotto al mio mento e una gamba in mezzo alle mie.

Questo gesto improvviso mi fece sussultare, che diavolo stava facendo di nuovo?

« Però ti sarebbe piaciuto..mh? » migliaia di brividi corsero lungo il mio corpo, lo spinsi lontano da me scioccato da ciò che aveva detto, ancora una volta senza nessun tipo di censura. Stavo per ribattere quando udimmo dei rumori provenienti da sotto.

Probabilmente mia madre e Brandon erano tornati. Lui aprì la porta e prima di uscire parlò di nuovo « Buonanotte moccioso » e se ne andò.

Andai fino al letto e mi sedetti. Le sue parole continuavano a rimbombarmi nella testa ripetutamente. Quel tipo era veramente incredibile, come cazzo gli viene in mente di dirmi queste cose? Provai a non pensarci fino a quando dopo qualche ora riuscii ad addormentarmi.

Anche quella notte sognai l'incidente. Come sempre, d'altronde.

L'indomani decisi di restare a casa, non avevo proprio voglia di alzarmi. Restai a letto sveglio per più di 20 minuti quando qualcuno bussò.

Balzai e misi seduto. E se fosse lui? Non capii perché, ma l'idea che Mile fosse dietro la porta mi causò una leggera ansia.
Balbettai a malapena qualcosa

« Axel sono io, sei sveglio? » accidenti era mia madre. Ripresi a respirare normalmente e mi calmai « Si, puoi entrare » lei entrò e venne verso di me dopo aver chiuso la porta alle sus spalle.

« Hey, che ne dici di scendere a fare colazione? » roteai gli occhi e mi gettai di nuovo sul cuscino, lei si sedette accanto a me.
« Lo sai che non mi va di mangiare la mattina..» guardavo un punto indefinito della stanza mentre lo dicevo. Mangiare in generale mi dava il volta stomaco, ma particolarmente di mattina. Mia madre, che adesso fingeva di interessarsi a me, mi faceva imbestialire.

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