Accoccolati

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Cercai di opporre resistenza ma fu disutile. Lui iniziò a stringere le dita strettamente intorno ai polsi, mi faceva male.
« Smettila di resistere » il suo tono era tanto freddo, quanto caldo. Mi scrutava con le sopracciglia aggrottate e l'angolo destro della bocca all'insù.

« Non ti è bastato il..? » mugugnai infastidito. Lui scoppio in una risata caustica, di scherno
« Assolutamente no » affermò irremovibilmente.

Spinse la sua lingua contro le mie labbra serrate mentre il respiro caldo mi sfiorava il viso.
« In che posizione vuoi stare? Mh? » la sua domanda, sebbene sussurrata e brusca, mi fece ribollire il sangue, sentivo la faccia in fiamme e lui mi derise di nuovo.

La distanza fra noi era completamente inesistente, il suo corpo pressato contro il mio mi faceva perdere il senno.

Prendendomi alla sprovvista, Mile diede vita a un nuovo bacio irruente introducendo la lingua dentro la mia bocca. Teneva ancora saldi i polsi, ma il dolore non lo percepivo più. L'adrenalina era l'unica sensazione che vigeva in me in quell'istante.

Iniziò inoltre a muovere i fianchi contro la mia vita lentamente e incondizionatamente lo iniziai a fare pure io, anche se impercettibilmente. La mia mente si era completamente svuotata. In quel momento c'eravamo solo io e lui.

Ma quel contatto non durò a lungo, poiché qualcuno bussò furiosamente.
Spalancai gli occhi quando il rumore dei pugni battuti fecero smuovere la porta.

« Mile?! Dove cazzo sei! » Allison urlava nel corridoio.
Allison, giusto. Mile non solo era il mio fratellastro, era anche fidanzato. Mi sentii così "sbagliato" nel giro di pochi secondi, mentre la realizzazione di ciò che avessimo fatto mi assaliva.

Lui non ne voleva sapere di distaccarsi dal "bacio", finché non lo spinsi dal torace. Allison continuava a battere incessantemente le mani sulla porta. La sua espressione pareva più seccata di prima.

« Cazzo! » iniziai a lamentarmi girovagando per la stanza. Lui era appoggiato alla porta con le braccia incrociate, mi guardava imparziale. Come poteva rimanere così inquietantemente tranquillo?!

Percepii poi il suo respiro sul collo. « Smettila di agitarti » concluse in un abbraccio.
« Smetterla di agitarmi? Ma sei fuori di testa? C'è la tua fidanzata qua fuori! »
« Quindi? » lo spinsi via da me e lo guardai perplesso.

Dopo pochi secondi mi accorsi che Allison non batteva più le mani sulla porta. Mi ricomposi meglio che potessi che mi fiondai sulla porta per uscire.

Prima che ne varcassi la soglia Mile mi afferrò per un polso, ma gli impedii di parlare poiché mi liberai bruscamente dalla presa e uscii da lì dentro.

Non mi ero mai pentito così tanto in vita mia per qualcosa che avessi fatto. Vagai lungo tutto il corridoio, spintonando qualcuno, e scesi le scale arrivando al salotto dove vi ritrovai Kyle e Noah che parlavano.

Il mio battito cardiaco era parecchio accelerato e respiravo a fatica in mezzo a tutte quelle persone. Tutti che ballavano e si spintonavano fra di loro con la musica incessante al massimo, e le luci colorate volteggianti per la stanza.

« Tutto ok? » mi voltai verso Noah e gli feci cenno di sì col capo. Continuavo incondizionatamente a guardarmi intorno, con l'ansia di scorgere Mile da qualche angolo.

« Sicuro? Non sembri tan- »
« Sto bene cazzo! » sbraitai.

Mi resi conto solo dopo qualche secondo di ciò che feci. Noah, Kyle e qualche persona intorno a noi mi guardavano perplessi. Scossi vagamente la testa
« Scusa non...» balbettai sotto lo sguardo scioccato di Noah. Lui mi guardava tra l'interrogativo, lo spaventato e il triste.

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