Fine

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Axel
I genitori, coloro che decidono di mettere alla luce un figlio o una figlia, e vivere con le responsabilità che ogni persona deve successivamente a questo passaggio della vita.

I genitori, coloro che ti insegnano a dire le prime parole, ad andare in bici, ad amare, a vivere. Il primo amore dei figli e quello più importante dei propri genitori.

Mi chiedo se ogni tanto i genitori abbiano come dei sorta di flash back durante la giornata, dei ricordi che riemergono dall'ignoto e che ti mostrano proiettato davanti gli occhi episodi della vita.

Mi chiedo se ogni tanto rammentano quando il proprio figlio disse la prima parola, quando pianse la prima volta, quando rise di gusto.

Perché sono ricordi importanti, ricordi che difficilmente ti togli dalla testa.

Ma mi domandai se Brandon, in quel momento, si rese conto che a colui cui stesse puntando un'arma contro fosse suo figlio.

Gli puntò l'arma contro con un'inquietante tranquillità, strabuzzai gli occhi e mi pietrificai su due piedi.

« Papà, ragiona. Ho sbagliato, okay? Sono...tuo figlio » parlò Mile con la voce tremolante, carica di terrore.

« Sei solo un gran coglione che combina sempre guai, un arrogante e ipocrita sbaglio che commisi con quella troia di tua madre » parlò Brandon, carico di livore e astio, aspergendo quelle parole colme di veleno.

« Dai, tesoro, non dire così. Rimane pur sempre tuo figlio » disse mia madre.

Ebbi la sensazione di morire, una morsa fece restringere tutti i miei organi, come se mille lame affilate entrassero e uscissero dal mio corpo.

« Ti prego Nathalie, almeno tu...» disse Mile supplichevole.

« Beh, tuo padre non ha tutti i torti. Sei un bell'osso duro. Dovevi solamente non dirglielo, almeno non a lui » indicò con un cenno del capo me e mio fratello « Eppure l'hai fatto, e ora ti spetta morire » parlò tranquillamente.

Ma perché aveva usato il singolare?

Avevo estremamente paura ed ero confuso più che mai, sperai fino all'ultimo secondo che fosse solamente un terribile incubo, che mi sarei svegliato nel mio letto. Pregai, pregai tutti i santi.

« Credo che l'arma non sia necessaria. Toglila, Brandon » parlò Cole, sistemandosi meglio gli occhiali sul naso.

E Brandon la abbassò.

Cosa?

Non era possibile, che stava accadendo? Perché aveva preso ordini da mio fratello e come mai Cole non lo aveva detto immediatamente? Mi voltai verso di lui, in cerca di spiegazioni.

« Mi dispiace che sia finita così, Axel. Speravo almeno in un finale migliore, senza che tu dovessi necessariamente morire, ecco. »

Ma di che parlava? Inorridii a quelle gelide parole sputate fuori senza freni inibitori.

« Come tuo padre »

« Ma di che stai parlando, Cole?! Lui era anche tuo padre, perché stai dicendo quest- »
« Will non era un cazzo di nessuno! » sgolò.

Divenni cristallizzato e una lacrima trasgressiva percosse tutta la mia guancia, fino al collo.

« Cosa hai fatto a nostro padre? » domandai con la voce ancora una volta tremolante.

« Ti ripeto, che lui non era nessuno per me. Era tuo e solo tuo padre! Ma per me è stata la mia rovina! » urlò.

« Ti rendi conto di quello che stai dicendo..? » dissi cercando di tramutare la paura.

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