Mi sveglio grazie alle note di Photoghaph di Ed Sheeran. Apro lentamente gli occhi e vedo Matteo oltre la porta finestra che canta, suonando una chitarra.
"Loving can heal, loving can mend your soul..." lo lascio entrare, ma lui non smette di cantare e fissa il suo sguardo nel mio, come se volesse dedicarmi ogni singola parola della canzone. Ha una voce stupenda e non pensavo sapesse suonare la chitarra, magari potrei chiedergli di insegnarlo anche a me.
"Wait for me to come home" quando si ferma ho le lacrime agli occhi e lo abbraccio, incurante della presenza della sua chitarra tra noi. Lui, però, la prende e l'appoggia sul mio letto, poi mi stringe a sé come ci si può aggrappare ad uno scoglio durante una tempesta. È molto più alto di me così può facilmente lasciarmi un bacio sulla nuca ed appoggiare il mento su di essa. Mi stacco da lui, facendo incontrare i nostri occhi, solo per baciare dolcemente le sue labbra.
"Hai una voce stupenda, ma... come fai a sapere che Photograph è una delle mie canzoni preferite?" chiedo sorridendo.
"Ti ho osservavo molto, prima che stessimo insieme, e l'hai ascoltata spesso in pullman... a volte cantavi anche, per questo lo so" ricambia il mio sorriso e torna a baciarmi, stavolta con passione. Allaccio le braccia al suo collo, mentre le sue sono tra i miei capelli.
"Sai, è da un po' che ci lavoravo" ammette, quando gli faccio ulteriori complimenti per la sua voce.
"Cosa ti andrebbe di fare oggi?" gli chiedo, mentre siamo stesi sul mio letto stretti l'uno nell'altra.
"Bhe... io non posso fare granchè, devo studiare per la maturità" emette un sospiro.
"Giusto..."
Vuol dire che a breve si diplomerà e che dovrà andare all'università... se non avesse scelto quella qui a Firenze? Dove andrà?
Il pensiero di non poterlo avere più con me, mi fa raggelare e credo che Matteo se ne sia accorto, perché mi stringe ancora più forte a sé.
"Cos'hai?" domanda preoccupato.
"Ho solo un po' freddo" intensifico la mia presa su di lui. Il mio sguardo è fisso su un punto indefinito della stanza. Non riesco a pensare a quanto sarebbero vuote le mie giornate su lui non ci fosse.
"Davvero, che succede?" chiede più serio, prendendo il mio mento tra le dita e sollevandomi il capo. Quando i nostri occhi si incontrano un groppo si forma nella mia gola, ma sorrido e lo bacio all'angolo della bocca.
"Niente, tranquillo" lo rassicuro.
*************
È l'ora di pranzo, così raggiungo i miei genitori al pianterreno per aiutarli ad apparecchiare la tavola. Scendo le scale e vedo che mio padre ha tra le mani una lettera. La sventola e capisco che è per me. Viene dalla scuola... La apro velocemente e leggo il suo contenuto.
"Ho vinto la borsa di studio per due settimane a Brighton!" urlo, saltellando per tutta casa. Subito i miei vengono ad abbracciarmi, seguiti da Soph, che ora usa le stampelle.
Mamma prende la lettera ed afferma: "Qui c'è scritto che partirai il 30 Agosto e che salterai i primi giorni scolastici, ma non avrai bisogno di una giustificazione".
"Ti prego, portami con te" mi sussurra supplichevole ad un orecchio Sophia.
"Non credo si possa fare" rido nel vedere la delusione nei suoi occhi.
Mette il broncio e torna a guardare la TV in soggiorno.
Non vedo l'ora di dirlo a Matteo!
Con una scusa, torno in camera mia, apro la portafinestra e sgattaiolo nella casa accanto. Matteo è di spalle, seduto alla scrivania con un evidenziatore tra le dita. Lo abbraccio da dietro e gli lascio un bacio sulla mascella, ma lui volta il capo e fa combaciare le nostre labbra.
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Aspetto solo te
Romance《Lui non risponde, ma mi avvicina a sè e poggia delicatamente le sue labbra sulle mie. I nostri corpi combaciano e mi sento in paradiso, ma questo è meglio di qualsiasi paradiso, perchè è nostro, solo nostro. E non è un paradiso, è una bolla ed è qu...