Si affaccia sul mare il dolce Sole del tramonto.
Jimin rimane a guardarlo per un po' di tempo, mentre pian piano si avvicina al ponticello in legno.
Quel panorama lo ispira molto, quindi decide di prendere carta e penna e cominciare ad osservare il cielo.
Molti pennuti, tra cui rondini e gabbiani, popolano l'azzurro che il ragazzo guarda in cerca di ispirazione.
Tuttavia, sebbene sia lì a cercare qualcosa che lo induca a scrivere, decide di ascoltare il suo cuore.
Il sentimento lo scuote, la ragione, ora, è andata via.
Tutto d'un tratto, sul suo foglio di carta, si poggia una farfalla. Una farfalla tutta rosa, sofisticata e bellissima, che gli pare una specie rara, quasi unica.
Non l'ha mai vista, prima d'ora.
Si sarebbe potuto stupire davanti a tanta bellezza, ma rimane inerme.
Ha visto qualcosa di più magico di quella farfalla, qualcosa che lo ha ammaliato.
Qualche pomeriggio fa, sullo stesso ponticello in cui adesso si ritrova seduto, Jimin vide qualcosa agitare le acque del mare. Pensò che fosse solo un pesce, un delfino o uno dei sacchetti di plastica che la gente poco civile gettava in mare.
Rimase attonito, però, osservando il salto di quella che pareva essere una sirena: la sua coda era rosa, i suoi capelli erano lucenti e il viso altrettanto meraviglioso; si poggiò su uno scoglio e cominciò a cantare."Where's my light? Why can't I shine?
Why am I so lost in my mind?"La voce serafica lo aveva colto in sbalordimento e lui non aveva smesso, neanche per un secondo, di rievocare a sé quella donna tanto bella.
La farfalla, ora, rimane con lui. Si è poggiata sulla sua spalla e non sembra voler andar via.
Comincia a scrivere."I want you to be your light, baby,
You should be your light
So you won't be hurt anymore, so you can smile more.
I want you to be your night, baby
You could be your night
I'll be honest with you
Tonight.
-Jimin."Procede verso lo scoglio, la farfalla è ancora sulla sua spalla.
Lascia il foglio sopra la pietra e aspetta che divenga notte per tornarvi.
Ecco che il buio non tarda il suo arrivo.
Le stelle stanno riflettendo la loro luce sull'acqua, e Jimin porta con sé la farfalla ed il suo coraggio.
Si siede sullo scoglio e osserva altrove, forse avendo ormai perso la speranza nel suo ritorno.
In cuor suo continua a sperare che la marea non abbia portato via il suo foglio solo per distruggerlo tra i suoi sali, ma che sia arrivato a lei.
Aspetta qualche minuto, poi fa per alzarsi e tornare a casa pervaso dallo sconforto, ma si accorge che c'è una speranza per lui quando la farfalla vola via e si posa sulla spalla della sirena che è riemersa.
«Ciao, Jimin. Ti prego, non aver paura di me. Non farei del male a nessuno.»
La voce celestiale crea un palpito nel cuore di Jimin, che fa un passo avanti e domanda cauto: «Ho paura di te. Che cosa stai creando in me? È, questa, una malattia?»
«Siamo malati ambedue, oserei dire. Ho dato una scorsa al tuo foglio, l'ho visto, sai? Me lo ha portato lei, si chiama Mako. Mi hai rallegrata molto, e te ne sono grata. Malgrado ciò, Jimin, è bello vederti.»
«Come ti chiami? Perché intonasti quel dolore, la scorsa volta?»
«Sono T/N.
Cantai della mia afflizione.
Mi sento persa. Grazie a te, ho rinvenuto me stessa.»
«Dove? In qual luogo?»
«Nel canto tuo e nel tuo sguardo ameno. In te, amor mio, tan leggiadro ed armonico.»
Fa un altro passo in avanti, poi si sveglia.
Tra le urla felici di persone che non conosce che si erano riunite a cerchio attorno a lui, Jimin si mette a sedere.
Era svenuto, e davanti a lui, quella distesa color cielo gli ricordò di quanto fosse accaduto, sorprendendolo quando una lunga coda rosa fece capolino tra le onde.
Aveva due certezze.
La prima, non avrebbe mai più provato a nuotare col mare così agitato.
La seconda, quello non era un sogno.
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Raccolta di storie | BTS X Reader
FanfictionQueste sono storie che ho scritto nella mia vecchia pagina Instagram, @taeraindrops, che ad oggi mi trovo a chiudere per motivi personali. Non volendo però perdere tutte le storie, ho deciso di riportare qui tutto in modo da tenere ogni ricordo. 💌