Pov's Dalila
13 settembre 2023Sono passati esattamente due mesi da quando ho scoperto di essere incinta con Paulo le cose continuano come sempre tranne la sera quando prima di andare a letto lui mi accarezza la pancia che in queste ultime settimane è cresciuta molto ora si che si vede che sono gravida. La gravidanza procede bene la dottoressa Calvagni mi sta visitando.
-bene è tutto nella norma e sta bene volete sentire ancora il cuore?- io e Paulo facciamo si con la testa e nell'ambiente si sente quel rumore che ci fa commuovere entrambi.
-se volete oggi possiamo provare a vedere se è maschio o femmina- diciamo di si ma veniamo a scoprire che è podalico e che se non si gira dovrò fare il cesario. Ma va bene così l'importante è che stia bene.La domenica successiva Paulo ha una partita mi chiede di accompagnarlo mi dice che mi riserva un posto in tribuna che praticamente vuol dire attaccata al campo da quello che ho capito.
Mi vesto con un abitino largo a ruota non credo che siamo ancora pronti a dire a tutti la lieta notizia almeno credo.
La partita è iniziata da poco due minuti e c'è stato un qualcosa che ha scatenato un rigore, si chiama così giusto? A calciare è proprio Paulo e la palla entra nella porta sento un boato e poi guardo il mio conquilino mi sorride e alza le mani al cielo lo ha dedicato al padre come sempre penso. Ma poi lo guardo meglio e mi accorgo che ha ripreso la palla tra mani e se le messa sotto alla maglia della squadra e inizia a correre e sorridere.
Ha appena detto a non so quante persone che diventerà padre. Il mio cuore inizia a battere forte nel petto e sento un guizzo nella mia pancia un movimento quasi impercettibile. Si è mosso per esultare il gol del suo papà penso, la partita riprende mi sento molte volte osservata da gente che non so manco chi sia ma va bene così sono felice che lo abbia annunciato anche se non mi ha detto che voleva farlo è un piccolo gesto d'amore.
Non ci capisco molto ma fanno altri due gol la Roma. E quando finisce il primo tempo Paulo si avvicina a me.
-non sei arrabbiata vero?-
-si Paulo dovevi parlarne con me se io avessi voluto tenerlo ancora all'oscuro?-
-scusa è che mi sono sentito felice e non ci ho pensato- sorrido e lo abbraccio.
-scherzo scemo sono contenta che lo hai annunciato così- lui si stacca dall'abbraccio -devo andare ora mi stanno reclamando- dice ed è un millesimo di secondo e me ne rendo conto dopo che le labbra di Paulo sono sulle mie in un bacio a stampo velocissimo. Rimango imbambolata a fissarlo mentre sta parlando con i compagni di squadra e ascolta il mister riposandosi anche. Ogni tanto mi guarda e sorride. È bellissimo, è davvero bello mi sento come una ragazzina alla prima cotta, mi sento felice di essere qui.
Poco dopo ricomincia la partita e Pau torna a segnare sta volta l'esultanza è quella di sempre la Dybala Mask, si chiama almeno così mi ha detto lui è una cosa sua davvero originale. Ci stanno poi altri tre gol e la Roma straccia l'altra squadra.Torniamo a casa che è mezzanotte passata sono distrutta ho male ovunque mi sento una stanchezza addosso.
Entriamo in camera e Paulo mi dice che va a farsi una doccia io mi butto sul letto sfinita. Chiudo gli occhi e ripenso a quel momento. Mi ha davvero baciata dopo tre mesi è stato un istante ma me lo sono goduto a pieno. Non so che cosa li sia preso magari l'euforia del momento magari il fatto che c'era gente e voleva far vedere che tutto va per il meglio o magari semplicemente lo voleva.
-non ti cambi?- sento la sua voce così apro gli occhi e lo guardo annuisco e mi faccio slacciare la cerniera, posta dietro, del vestito. Lui con un gesto sicuro la tira giù. Mi abbasso le maniche ma sento due mani cingermi il ventre, mi fa girare e il vestito rosa pastello cade a terra rimango lì davanti a lui in intimo, per altro neanche abbinato e una pancia a dividere i nosti corpi semi nudi.
I nostri occhi si stanno fissando come incastonati uno all'altro non ho idea di quanto passi non ho nemmeno più così tanto sonno. Voglio solo Paulo.
All'unisono ci avviciniamo, le labbra si toccano, si sfiorano. Lo sento sorridere. Poi succede iniziamo a baciarci. Dopo mesi che non ci sfioravamo finalmente lo sento di nuovo. Dopo poco si stacca con ancora un sorriso stupendo in volto.
-Dali.. io ti amo ancora non ho mai smesso di amarti mai voglio riprovarci- queste parole quante volte ho sognato di sentirle.
-torniamo insieme- dico e lui si riavvicina baciandomi ancora una volta. Mi stacco io per prima.
-devo dirti una cosa però- dico
-che succede?-
-quando mi hai dedicato il gol e hai annunciato a tutti che diventi papà ho sentito una cosa qui- dico prendendo le sue mani e mettendomele sulla pancia.
-in che senso? Sei stata male e non me lo hai detto? Come stai ora? Devo portarti all'ospedale?- dice facendomi sedere sul letto
-Paulo frena non sono stata male stavo e sto letteralmente scoppiando dalla gioia per il gesto che hai fatto e per il fatto che vuoi tornare con me semplicemente ho sentito il bambino muoversi- vedo i suoi occhi luccicare.
-che bello ha capito che li ho dedicato il gol?-
-probabilmente è perchè ha sentito la mia emozione non so-
-posso sentirlo?-
-non è una cosa a comando non sono io che decido è lui o lei che lo fa di sua spontanea volontà- lui annuisce e mi scocca un bacio a fior di labbra.
-dormiamo ora ti vedo stanca- io annuisco dicendo che si sono esausta ci corrichiamo a letto abbracciati come non accadeva da una vita. Finalmente tutto è tornato come prima. Anzi come prima forse no. Ora siamo in tre.Spazio autrice: salve a tutti questo è un capitolo che ho amato scrivere e amo rileggere mi mancavano Pau e Dile come coppia mi mancavano proprio. Grazie sempre del supporto spero la storia continui a piacervi.
A presto 🩷
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Perché poi è un istante
FanfictionStoria completa Dalila 26 anni romana de Roma doc commessa Paulo 29 anni argentino calciatore della Roma. Si incontrano per la prima volta ad una serata nel centro città. Lei è cinica ma anche se non lo ammette si innamora a prima vista di lui sen...