16 luglio 2023
Pov's DalilaSono passati due giorni da quando io ed Eva abbiamo parlato oggi è domenica e mi sono decisa vado a casa di Paulo, sono rimasta a casa dei miei amici per non far insospettire mio padre e mia madre e ora è il momento di chiarire.
Mi ritrovo davanti alla sua villa non so se è in casa, se è agli allenamenti o se è in giro. Non so manco se vuole vedermi ancora e soprattutto non so se ha parlato a qualcuno di noi, di quello che è successo.
Le chiavi le ho ancora le estraggo dalla borsa e apro. Sento dei rumori al di là del corridoio. Sembra uno zampettare continuo... poi sento abbaiare. Entro avvicinandomi e nel salone vedo un piccolissimo esserino bianco a chiazze arancioni. Mi vede e inizia ad abbaiare.
-Alba smettila di abbaiare- sento la sua voce proveniente dalla camera da letto. Tante volte me la sono immaginata, ma eravamo distanti sia fisicamente che mentalmente.
Il cagnolino viene verso di me e inizia a farmi le feste.
Mi abbasso per accarezzarlo. Piano senza far rumore. Qualche istante dopo alzo lo sguardo e vedo Paulo appoggiato alla parete che mi guarda.Mi alzo di scatto e lo guardo anch'io.
Il cagnolino guarda me poi lui come se si stesse domandando cosa succede.
Mi sta osservando con un'intensità che non so spiegare, non parla, non si esprime neanche con il linguaggio non verbale. Forse non mi vuole più per davvero.
-Paulo..- dico lui storce la bocca e si avvia verso il salotto. Io non so se seguirlo, stare lì o andarmene probabilmente il suo messaggio è chiaro non mi parla, non dice nulla perché di me non li importa.
Si siede sul divano e il cane lo segue io rimango lì imbambolata a fissare un punto indefinito di quel pavimento grigiastro. Lo sento parlare in spagnolo non comprendo cosa dice. Pochi secondi dopo mi ritrovo ancora quella palla di pelo davanti inizia ad abbaiare in modo più leggero e dolce rispetto a prima. Con il musetto sembra faccia segno di seguirlo, ma io ho paura.
Inizia a leccarmi la gamba scoperta e tirare leggermente sempre verso quel ragazzo argentino. Mi muovo forse inconsapevolmente spinta dall'animale.Mi ritrovo davanti a lui. Ha lo sguardo già su di me. Deglutisco. Continuo a ricevere piccole spintarelle dal cane.
-Alba smetila- sento ancora la sua voce.
-che ci fai qui?-chiede poi a me.
-non sapevo avessi preso un cane-
-Alba, l'ho preso qualche giorno dopo che te ne sei andata questa casa era vuota e troppo grande solo per me, è una cagnolina- dice con voce roca quasi spezzata. Annuisco lui si alza e si avvicina.
-sei venuta a riprenderti le cose che hai lasciato qui?- sento un peso nel petto a sentire queste parole. Pensa davvero che sia finita così tra di noi.Muovo la testa in segno di negazione.
-e allora che vuoi?-
-parlare Paulo devo dirti delle cose, poi sarai libero di fare le tue scelte anche lasciarmi andare per sempre-
-okay ma io credo di non avere nulla da dirti-
-io si, sono stata male in quest'ultimo mese davvero mi dispiace non averti raccontato tutto, ma tra me e Tommy c'era un patto e spero che tu non l'abbia detto a nessuno- lui scuote la testa e io faccio un sospiro di sollievo.
-non glielo detto nemmeno a lui che tu sai-
-senti Dalila io sono stufo di questa situazione hai sbagliato va bene ora io non voglio più vederti non riesco più a vederti come prima, come hai potuto fare ciò. Lascia stare il fatto che noi due non stavamo insieme ma porco cazzo con tuo cugino- alza la voce.
-ma qual è per te il problema?- dico alterata
Mi guarda con occhi socchiusi.
-non so se lo rifarai chi me lo dice chi mi da la certezza?-
-io- rispondo.
-non basta tornate dal tuo Troy Bolton o da chi cazzo vuoi anche da Tommaso se ti vuole ancora- dopo queste parole sento la faccia andare a fuoco e le lacrime scendere copiose sulle guance.
-mi dispiace Dalila, ma forse non siamo fatti per stare insieme abbiamo fatto tutto troppo velocemente-
Alba mi sta guardando e si avvicina venendomi a coccolare.
Mi siedo un attimo sul divano e lei sale su di me leccandomi il viso pieno di lacrime salate.
-Alba lasciala stare scendi- il cane non obbedisce.
Chiudo gli occhi.
-perché non mi vuoi star a sentire ti faccio così schifo io non ti ho mai tradito-
-si mi fai schifo anche se so che non lo hai fatto, io non riesco più a vederti con gli stessi occhi di prima lo vuoi capire?- è incazzato lo sento da come urla dalla postura, dallo sguardo.-ho capito ti dico solo un'ultima cosa giusto perché tu la sappia. L'altro giorno sono stata male sul palco, mi girava la testa e sono finita in ospedale per controlli..-
-mi pare che ora tu stai bene- dice interrompendomi.
-quindi mi dispiace per te se sei stata male, ma ora vattene Dalila- mi alzo dal divano e scuoto la testa.
-è casa mia cazzo vattene non ti voglio più vedere- urla fuori di se.
-non te ne frega più nulla di me ho capito, ma almeno per lui o lei vorrei che ci fossi- dico sottovoce toccandomi la pancia.
Lui spalanca gli occhi sembra che li escano dalle orbite.
-che stai dicendo?-
-sono incinta Paulo ed è tuo che tu ci creda o no- questa volta la mia voce è sopra di un'ottava. Si siede sulla penisola dietro di lui con le mani nei capelli. Se li tira lo vedo poi passarsele sulla faccia e tornare a guardarmi.-quando lo hai saputo?-
-L'altro giorno in ospedale quando sono stata male mi hanno fatto dei controlli e..-
-ma non predevi la pillola?- io annuisco.
-una sera probabilmente non lo presa me ne sono dimenticata e lì che è successo..- dico guardandolo.
Chiude gli occhi.
-di quanto sei?-
-9 settimane più o meno quasi 3 mesi-
-la sera del derby vero?- io annuisco e lui per la prima volta sorride.
-cosa hai intenzione di fare?- mi chiede poi.
-in che senso?-
-vuoi tenerlo?- mi chiede. Mi sta chiedendo davvero se lo tengo a me non è mai passato nemmeno per un secondo l'idea di abortire.
-certo che lo tengo non ho mai pensato all'aborto- dico lui annuisce.
Mi guarda ancora un altro po' e poi sorride scuote la testa e si gira verso il muro. Le sue spalle iniziano a tremare. Sta piangendo?
-Paulo ehy..- mi avvicino a lui toccandolo dopo tantissimo tempo che non lo facevo. Lo faccio girare verso di me.
Ha le lacrime che li bagnano il viso.
-hey perché piangi?-
-Dali..- era un pezzo che non sentivo più il mio diminutivo uscire dalle sue labbra.
Mi avvicino ancora di più e li accarezzo la guancia sinistra lui chiude gli occhi a quel contatto.
Mi sento poi abbracciare e in pochi istanti sono tra le sue braccia. Annuso il suo profumo muovo la mia mano tra i suoi capelli. Dio quanto mi è mancato. Lo sento muovere le labbra sul mio collo dentro di me sento le farfalle allo stomaco.Si stacca troppo presto da me, da noi.
Mi guarda.
-sarò padre?- io annuisco.
-se non vuoi più stare con me lo accetto ma non lasciarmi sola con il bambino non mi interesserebbero i soldi mi piacerebbe che crescesse con un padre-
-non vi lascio soli- risponde
-bene sono felice grazie.. ora io vado-
Lui scuote la testa e mi afferra la mano.
-rimani qui, anche se ancora non ti ho perdonata del tutto voi rimanete qui con me e non diremo nulla a nessuno per ora.. o lo hai già detto a qualcuno?- sorrido per le parole che ha appena detto e perché si a qualcuno l'ho detto.
-Eva solo lo sa- dico con voce flebile.
-non mi stupisco, però ora lo teniamo per noi ancora un pochino- io annuisco mentre lui mi afferra anche l'altra mano.
-non vai più in giro con il cast vero?-
-no per ora no ho un certificato medico-
-bene così- dice mi accarezza i polsi con i pollici e mi guarda con un mezzo sorriso, poi la sua mano destra delicatamente si sposta verso il mio ventre ancora piatto o quasi non si direbbe mai che io sia incinta ancora. Lo accarezza con una dolcezza immensa e una delicatezza che mi fa sorridere.
Le sue labbra si posano sulla mia fronte lasciandoci un bacio.
Forse è un buon inizio per tornare ad essere felici. Ma tutto dipende da lui io di sicuro non li metterò fretta. Perché l'amore è anche questo, saper aspettare.Spazio autrice: eccomi qua. Che dire spero che vi sia piaciuto spero che vi continuate a seguire la storia nonostante i miei ritmi e che siate contenti di come sta venendo io ho davvero mille idee
A presto
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Perché poi è un istante
FanfictionStoria completa Dalila 26 anni romana de Roma doc commessa Paulo 29 anni argentino calciatore della Roma. Si incontrano per la prima volta ad una serata nel centro città. Lei è cinica ma anche se non lo ammette si innamora a prima vista di lui sen...