2. Natale è meglio con chi vuoi

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2. Natale è meglio con chi vuoi

25 dicembre 2022

Il natale era meglio da piccola, era meglio con i nonni con la famiglia unita e non quella che si vede solo una volta all'anno e dove si fa a gara a chi ha fatto più cose.
Io e i miei genitori lo passeremo a casa di mia zia Simona sorella gemella di mia madre Serena. Ha due figli una è Diletta della mia stessa età e l'altro è Tommaso di tre anni più piccolo. Io sono figlia unica, non credo di poter sopportare la presenza di un'altra persona all'infuori di noi tre. Mio padre Filippo è esattamente come me la mia fotocopia sia fuori che dentro.
Auguri baci e bacini che io odio e ci sediamo a tavola. Mia zia inizia con gli antipasti e con loro anche le domande.
-Dalila ancora niente fidanzato vedo o lo hai lasciato alla sua famiglia?- mi chiede mia zia. Io alzo gli occhi al cielo e le rispondo che non mi interessa trovarmi una persona che mi resti accanto io sto bene da sola.
-ma è brutto prima o poi dovrai trovarti qualcuno dai. Guarda Diletta e Giacomo stanno insieme da otto anni e quest'anno vanno a convivere-
-vero che bello finalmente non vediamo l'ora- dice mia cugina. Con gli anni lei è diventata insopportabile da piccole eravamo molto legate poi con l'adolescenza lei ha iniziato a diventare più perfettina ha fatto miss Italia ed diventata quasi come una vip. Il fratello invece è un pochino meglio infatti con lui vado più d'accordo e anche lui preferisce me a sua sorella. Così si inizia a mangiare con mille spettegolezzi che io non ascolto.
Finito il secondo mi alzo dicendo che vado a prendere una boccata d'aria. Mio cugino viene con me.
Esco sul vialetto e prendo una sigaretta dalla borsa, fumo quando ho il nervoso e questo è un giorno decisamente troppo pesante per me.
-allora che mi racconti Dá-
-ma nulla di che sempre la stessa storia lavoro e vivo-
-wow che bello- dice prendendomi dalla mani il pacco di sigarette. E accendendosela pure lui.
-hai visto che palle mia sorella? Sono felicissimo che se ne vada fuori dai coglioni-
-già è veramente insopportabile una volta non era così- dico aspirando.
-ma è cambiata quando ha incontrato quel Giacomo a me non sta simpatico per nulla glielo detto mille volte ma non mi ascolta mai e quindi mi son stufato che si arrangi-
Ci guardiamo per diversi secondi fumandoci addosso. È sempre stato molto bello mio cugino.
Poi dal nulla buttiamo le sigarette e ci dirigiamo verso il garage e lui inizia a baciarmi. Non è la prima volta nessuno lo sa manco i miei amici diciamo che va avanti da quando mi sono lasciata con il mio ex quindi più di tre anni fa e quando capita scoppiamo di nascosto. Nulla di serio anzi non siamo innamorati è solo uno sfogo per entrambi.
Inizia a infilarmi una mano nelle calze e muoversi esperto. Ci sa fare anche la prima volta che lo abbiamo fatto era già molto bravo. Muove le dita energicamente e io lo bacio con frenesia poi la mia mano va sul suo pacco e slaccio la cintura abbassando la zip e inizio pure io a massaggiare. Lo vedo staccarsi un secondo e chiudere gli occhi alzando la testa all'indietro, poi mi abbasso e lo tiro fuori inizio a muoverlo con le mani e poi ci aggiungo la bocca bagnandolo bene mi prende la testa con le mani dettandomi il ritmo lo sento gemere. E poi dopo un attimo entra in me con una spinta veloce e inizio a godere come sempre.
-mi erano mancate le tue scopate- dice gemendo.
-da quand'è che non lo faccevamo?- chiedo con voce roca.
-più di un mese- dice aumentando la volontà e poco dopo viene dentro gemendo seguito da me.
Come se nulla fosse torniamo dagli altri e riprendiamo le portate.
Durante il pomeriggio abbiamo guardato un film noi più giovani mentre gli adulti hanno continuato a chiaccherare in cucina. Diletta e Giacomo continuano a sbaciucchiarsi e farsi efusioni.
A me urta da morire queste moine.
-la volete smettere di limonarvi come due capre- dico spazientita.
-ma come ti permetti? Sei solo gelosa perché tu non hai un fidanzato-
-guarda se la vuoi davvero sapere a me non frega nulla dei ragazzi io sto bene così- rispondo.
-perché sei lella forse- dice Giacomo intromettendosi.
-beh anche se fosse quel è il problema?-
Non rispondono più io evito di parlare ancora e decido di andarmene via saluto tutti con una scusa e me ne torno nel mio appartamento. Per fortuna ho questo piccolo monolocale da sola arrivata in casa chiudo la porta e scoppio a piangere. Lei è perfetta io no. Ci assomigliamo siamo figlie di due gemelle da piccole ci scambiavano anche noi, ma io e Diletta siamo due correnti opposte. È fortunata ha tutto, io dico che sto bene, ma la verità è che non è così e lo sto capendo ora.
Prendo il cellulare e vado sul mio profilo instagram così senza pensarci le mie dita cercano il profilo di Paulo e inizio a guardare le sue foto del mondiale appena vinto, della Roma, quando era con la Juve. Sorride sempre dio se è bello. Lo seguo tanto non ci perdo nulla lui manco si ricorda di me io invece lo ricordo eccome.
Apro i messaggi e scrivo.

" Ciao Paulo non so se ti ricordi di me sono Dalila una ragazza che hai incontrato al Piper il giorno del tuo compleanno ero con dei miei amici e ci siamo fatti un selfie. So che sei un calciatore, io di calcio non ci capisco nulla, ma ci tenevo a farti i complimenti per il mondiale sia a te che a tutta la squadra augurandoti anche un buon natale.
Dalila 🤍"

Note autrice: non sono sparita chi mi conosce e ha già letto le altre mie storie lo sa ho i miei tempi magari scrivo 4 capitoli al giorno e non ne pubblico manco mezzo non per cattiveria ma perché poi mi scordo.
Beh che dire di Dalila ve lo aspettavate con il cugino? Nulla di serio lei poi lo capirà che è una cazzata. Si sente sola anche se non lo da a vedere. Io mi auguro che ci piaccia nei prossimi capitoli la storia si evolverà mi rendo conto che ora sia noiosa.

A presto 🤍

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