Dopo il suo rocambolesco approdo, il primo pensiero di Farah fu trovare un luogo sicuro dove potere attendere l'arrivo di Momo. Si spostó così da Punta Secca per muoversi con cautela verso l'interno, sempre tenendosi lontana dalla vista delle autorità. Evitó con cura le strade principali e seguì solo sentieri nascosti e percorsi secondari per evitare di essere notata.
Muovendosi dal litorale verso l'entroterra, Farah si ritrovó ad attraversare un paesaggio rurale desolato. Lungo la strada, i campi erano aridi, le colline brulle si estendevano per tutto l'orizzonte e i muretti a secco, che un tempo ricamavano con la loro trama tutto l'altopiano ragusano, erano in gran parte ormai crollati su loro stessi.
Camminando, il terreno polveroso e screpolato si sbriciolava sotto i suoi piedi. La sensazione di isolamento e vulnerabilità cresceva in lei mano a mano che procedeva. Ad ogni chilometro percorso, l'incertezza riguardo il suo destino la erodeva dentro sempre di più
Quella campagna infatti non dava cenni di vita, non aveva né suoni né odori. Riecheggiavano tra quei sentieri solo le folate di vento che, alzandosi improvvise e violente, sferzavano il volto di Farah.
Andó avanti senza fermarsi fino al tramonto, poi inizió a imbrunire e a quel punto non poté fare altro che cercare un rifugio per dormire. Si intrufoló così in una delle ville di campagna di cui l'altopiano era disseminato e si accomodó su un materasso abbandonato, stretta nella sua giacca a vento per combattere la paura della notte, attendendo che l'alba le portasse buone nuove.
***
Il giorno dopo si rimise in marcia e, dopo tutto quel cammino, davanti ai suoi occhi apparve finalmente il segno di un insediamento: una stazione di servizio. La prima cosa che decise quindi di fare fu sfamarsi.
Farah entró guardinga nel negozio della stazione di benzina, conscia del rischio che ogni suo movimento avrebbe potuto rivelare più di quanto desiderasse. La commessa, una ragazza poco più che ventenne dal viso impertinente, la osservava sospettosa, mentre lei sceglieva la roba da comprare tra gli scaffali. Questi erano pressoché vuoti, quelli che una volta dovevano essere ricolmi di prodotti deliziosi e colorati erano ora pieni solo di conserve scadute e snack fatti di ingredienti artificiali. Farah prese tra le mani un barattolo di ceci, notando l'etichetta sbiadita e la ruggine sul coperchio.
Mentre sceglieva, si sentiva chiaramente gli occhi addosso, ma si sforzó di mantenere un'espressione neutra, nonostante il cuore le stesse per esplodere in petto. Continuò allora a cercare tra bustine sdrucite di zuppe in polvere e barrette proteiche di laboratorio, consapevole che avrebbe dovuto accontentarsi di quello che trovava. Alla fine, optó per un paio di queste ultime.
Quando si recó alla cassa a pagare, la commessa la squadró dalla testa ai piedi. A quel punto, Farah capì che doveva agire in fretta. Senza dire una parola, tiró fuori dalla sua tasca un po' di denaro in più e lo spinse verso di lei.
La ragazza alzó leggermente un sopracciglio, guardando sorpresa quell'offerta aggiuntiva. Tuttavia, prese il denaro e se lo mise in tasca con un sorriso appena accennato.
***
Uscita di lì, Farah alzó lo sguardo verso lo spiazzale della stazione di benzina. Tra le macchine parcheggiate, il suo sguardo si posó su un furgone. Aveva il portellone aperto e sembrava non ci fosse traccia dell'autista nei dintorni.
Così si avvicinó con cautela per vedere cosa ci fosse dentro: scoprì che erano pezzi di ricambio per automobili.Era consapevole che non avrebbe retto un'altra marcia forzata in mezzo a quello scenario lunare. Realizzó quindi che quel mezzo l'avrebbe portata di sicuro lontana da lì nel più breve tempo possibile. Allora decise di introdursi furtivamente lì dentro e di nascondersi tra i vari scatoloni e materiali.
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Un mondo alla fine del mondo
Science Fiction"Esiste un mondo alla fine di questo mondo e noi lo troveremo" 04/09/24 🥉 classificato Contest Estivo di @maidireteam categoria fantascienza In un mondo devastato dai cambiamenti climatici e dal caos derivante dalle guerre per le risorse scarse, l...