L'oscurità di quel lungo blackout aveva reso la notte un manto oscuro, calato come una pesante coltre su Accra. Tra i vicoli disordinati, Farah e Momo si muovevano furtivamente, lui portando sulle spalle un grosso e pesante sacco di plastica e lei, posta poco in là davanti a lui, indicando la strada da prendere con destrezza.Ogni tanto, si voltavano indietro per assicurarsi che nessuno li stesse seguendo. I loro occhi erano ormai abituati all'oscurità e individuavano in questo modo ogni minimo movimento inconsueto. Avevano imparato a muoversi così grazie alla vita militare ormai alle spalle e ai mesi di fughe che ne erano seguiti. Sapevano gestire bene a quel punto i pericoli delle strade notturne di Accra, specialmente durante un blackout.
I due raggiunsero un angolo buio, dove si fermarono per prendere fiato e controllare la direzione. Le uniche luci provenivano dalle candele accese all'interno delle case, fioche luci che tremolavano dietro vetri sporchi e inferriate arrugginite. Ogni tanto, il ronzio monotono di un generatore si aggiungeva ai rumori della notte, illuminando alcune case e diversi locali. Davanti a questi ultimi, si potevano intravedere persone assiepate attorno a tavoli di plastica e ombrelloni logori, intente a ricaricare il cellulare o a godere del refrigerio di un ventilatore.
"Siamo quasi arrivati." sussurrò Farah, posando una mano sul braccio di Momo per rassicurarlo. "Lo so." rispose lui, cercando di nascondere la fatica nella voce. "Dobbiamo solo stare attenti. Non possiamo permetterci errori."
Ripresero così a camminare a passo svelto, mantenendo peró sempre il massimo della cautela. Ogni suono era amplificato dal silenzio: il fruscio dei loro abiti, il respiro affanoso, il ciabattare dei loro passi. Attraversarono un viale deserto, dove una volta, durante il giorno, sorgeva un mercato brulicante di vita. Ora, c'erano solo i bancali divelti e i tendoni usurati a riempire gli spazi desolati.
All'improvviso, un rumore distante li fece fermare di colpo. Farah alzò una mano per segnalare a Momo di restare immobile. Un'auto stava passando lentamente lungo quella strada, le luci dei suoi fari tagliavano l'oscurità come lame. Si appiattirono contro un muro, trattenendo il respiro finché il veicolo non sparì dall'orizzonte.
"Va tutto bene." sussurrò Farah, riprendendo a muoversi. "Andiamo."Finalmente, raggiunsero il luogo di incontro pattuito, un vecchio garage abbandonato con la saracinesca divelta. Un tempo era stato di sicuro un'officina, ora invece era solo un rettangolo di mattoni diroccato. Lì dentro, l'oscurità era altrettanto densa, ma poterono ricominciare a respirare perchè perlomeno erano giunti a destinazione. Momo posò così il sacco con un sospiro di sollievo, massaggiandosi le spalle doloranti.
"Hai fatto un buon lavoro..." disse Farah, avvicinandosi a lui e abbracciandolo. "Coraggio, ce l'abbiamo quasi fatta." Momo annuì, i suoi occhi incontrarono quelli di Farah, leggendo in essi la stessa fiducia che li aveva portati fino a quel punto. Nonostante il pericolo e la fatica, sapevano di essere insieme in quel percorso, pronti a tutto pur di sopravvivere e costruire così il loro mondo.
Esausto, Momo si sedette ad aspettare per terra con le spalle contro il muro, mentre Farah controllava di continuo i dintorni, i suoi sensi acuiti dalla tensione e dall'esperienza. L'accordo era di presentarsi come sempre disarmati; tuttavia, nulla la dissuadeva mai dal nascondere un coltello sotto la larga maglietta che indossava.
Dopo una breve attesa, il rumore di un motore si fece sempre più vicino. Un SUV nero apparve all'orizzonte, avvicinandosi lentamente al garage. Il veicolo si fermò con un leggero stridio dei freni e, dalle porte che si aprirono in simultanea, scesero Barbecue e i suoi uomini. Si trattaca di un uomo corpulento, con una cicatrice che gli attraversava il volto e uno sguardo sempre freddo e distaccato, il quale peró si addolciva sempre quando incontrava Farah e Momo. Lui li trovava adorabili insieme.
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Un mondo alla fine del mondo
Ciencia Ficción"Esiste un mondo alla fine di questo mondo e noi lo troveremo" 04/09/24 🥉 classificato Contest Estivo di @maidireteam categoria fantascienza In un mondo devastato dai cambiamenti climatici e dal caos derivante dalle guerre per le risorse scarse, l...