XVII

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Kaminari

Non era la prima volta che interrompevo una conversazione importante.
E di certo non sono mai stato il più intelligente in una conversazione.

Ma sapevo quando sbagliavo nel momento sbagliato, ci arrivavo più tardi, ne sono consapevole, ma poi ci arrivavo.

Ed in quel momento avevo interrotto una conversazione importantissima.

«Interrompo qualcosa?» domandai immergendo la mia mano destra nella ciotola rossa che conteneva le patatine.

«Non interrompi nulla, Kami, ora io vado» mi sorrise Yaoyorozu, diede un bacio sulla guancia a Bakugo e poi andò da Uraraka.

«Ci sono problemi?» mi sedetti accanto al mio amico. Anche se non lo dava a vedere, lui adorava Yaoyorozu, era una delle poche persone a cui voleva bene.

E se si fossero lasciati penso che Bakugo non avrebbe mai veramente retto la rottura.

«No, Pikachu, non c'è nessun problema» si accasciò sul divano, con le gambe divaricate e le braccia aperte sullo schienale.

Avevo scoperto di essere bisessuale grazie a Bakugo, già, perché non riuscivo davvero a resistere a quegli occhi color rubino che mi smuovevano qualcosa di davvero spaventosamente lussurioso nello stomaco.

E in quella posizione la voglia di inginocchiarmi tra le sue gambe stava per prendere la meglio.

«Devo raccontarti una cosa» di certo Bakugo era molto più legato con Kirishima, ma il rosso era troppo infantile per aiutarlo con le faccende della sua testaccia dura. Aveva bisogno di un animo fragile come il mio.

«Ho baciato una ragazza»
«Qual è la novità?»
Non ero geloso, Bakugo mi attraeva solo fisicamente ed è per questo che odiavo il fatto che piacesse. Perché oltre ad un desiderio sconsiderato lo vedevo semplicemente come un amico.

«Era la ragazza sbagliata»
«Uhh, le cose si fanno interessanti. In che senso "sbagliata"?»

«Era Kamitsu» la ciotola di patatine mi cadde a terra e sentii una strana sensazione attraversarmi la spina dorsale.
Kamitsu era una di quelle ragazze che ti rubano il cuore appena le vedi.

E perderla perché ora Kirishima e Bakugo se la stavano contendendo mi avrebbe davvero portato a perdere la testa.

Io volevo davvero bene a quella ragazza e non volevo che se ne andasse dalla mia vita solo perché quei due erano dei fottuti ormonati.

«No. Katsuki non ci provare, abbiamo delle regole»
In prima Uraraka piaceva sia a Bakugo che a Kirishima e anche in quell'occasione il nostro gruppo era sull'orlo della rovina, oltre al fatto che io e Sero eravamo in mezzo ai loro conflitti.

Così, ci siamo imposti delle regole: se uno dei noi vedeva per primo una ragazza nessuno poteva puntarla.

Già, forse è la frase più maschilista che abbiate mai sentito, ma se volete mantenere l'equilibrio in un gruppo composto unicamente da maschi servivano per forza regole del genere.

«Lo so, ma infatti a me non piace» modestamente, io mi ritengo laureato in Bakugologia, ma neanche in quel momento riuscii a decifrare quelle parole.
Di solito capivo benissimo se mentiva o meno, mentre in quel momento, zero. Assolutamente zero.

«Dimostralo»
Si alzò incazzato e il suo sguardo bruciò e fui a tanto così da non eccitarmi sul serio.
«Volete smetterla con queste cazzo di dimostrazioni!» gridò e gli sguardi di tutti saettarono inevitabilmente su di noi e mi sentii incredibilmente imbarazzato, mentre Bakugo fece schioccare la lingua sul palato e corse via.

«Che è successo?» mi chiese Jiroo dandomi un bacio sulla guancia.
Se ve lo state chiedendo: sì, Kirishima aveva convinto anche me a trovarmi una ragazza.

All'inizio era solo perché Kirishima lo voleva, ma poi avevo iniziato ad affezionarmi e poi le avevo dato la mia verginità e sì, fu il momento più bello della mia vita e non avevo rimpianti.

«Niente, Bakugo fa Bakugo»
«Immagino» come lo conosceva Jiroo non lo conosceva nessuno e a volte mi sentivo in pena per lei. Ma poi ricordavo che si trattava pur sempre di Bakugo e che aveva anche molti lati positivi.

«Vorrei capire cosa gli passa per la testa, certe volte è davvero strano» mormorai raccogliendo alcune patatine cadute.

«Lascialo stare, Bakugo è difficile da capire e mi auguro che un giorno incontri qualcuno che lo capisca con una sola occhiata»

Cavolo, me lo auguravo anch'io.
Bakugo cadeva e si rialzava con una classe unica, ma solo chi lo conosceva come me sapeva che dentro era distrutto come Guernica dopo il bombardamento tedesco.

E avrebbe potuto perdere la testa come Don Chisciotte da un momento all'altro. Io lo conoscevo il mio amico, sapevo tutto di lui e capivo quando stava male e purtroppo in quella testa non c'era solo equilibrio e perfezione.

«Ma che sta succedendo?» chiese Jiroo e mi girai nella direzione in cui era puntato il suo sguardo. A terra, steso supino che si contorceva Monoma mentre seduto a cavalcioni su di lui Bakugo.

«Lascia stare, probabilmente avrà detto qualcosa su All Might o sulla nostra sezione»

«Non credo proprio» e notammo Kamitsu trascinare Bakugo sanguinante su per le scale, verso il bagno e le camere da letto.

Presi dell'erba dalla tasca ed iniziai a rollarmi una canna.
«Cazzo te ne fotte, con Kamitsu è al sicuro» accesi lo spinello e sputai via il fumo passandolo alla mia ragazza che, un po' in ansia, se lo portò alla bocca.

«A me non convince tanto» tirò un'occhiata al piano di sopra e capii che forse era il momento di rassicurarla davvero.
Per ciò le incatenai un braccio intorno alle sue spalle e con uno dei miei sguardi più dolci la rassicurai.

«È una tosta e sicuramente può sembrare inaffidabile, ma non è tanto diversa da noi, tutto sommato» Jiroo emise un "mh" sommesso mentre ispirava altro fumo.

«Dici che non ce la contano giusta?» Bakugo sicuramente, lui non è mai stato il tipo che bacia le ragazza a casaccio e nemmeno in quell'occasione aveva dato vinta al suo uccello.
Bakugo seguiva sempre la testa.

Non si può dire che la testa gli facesse fare sempre la scelta giusta, ma la seguiva sempre. Non si faceva mai prendere dal sentimento.

«Io dico di sì» mormorai.

Qualcuno (Bakugo x Oc)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora