Capitolo 16- Mason?

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Delilah's pov

Ero rimasta letteralmente basita. Cioè, l'ironia della sorte aveva voluto che dopo una settimana si facessero vivi entrambi e nello stesso giorno. La differenza era che Chloe avrebbe dovuto interessarsi dal primo giorno e non l'ha fatto, Ayden poteva non farlo a prescindere dal tempo che passasse e invece l'ha fatto. La cosa più divertente penso fosse la sua persistenza, il telefono continuava a squillare.

La stronza mi cercava solo dopo una settimana in cui mi avrebbero potuta ammazzare, aveva rovinato un momento cult della situazione e pretendeva pure una risposta!

-Il telefono non ti mangia, lo sai?-

Ero rimasta come un ebete a guardare la scritta con il suo nome, mi ero anche presa la briga di modificarglielo in seguito a quella nottataccia.

Lo guardai accigliata, era tanto perspicace ma non riusciva a comprendere che non potevo rispondere? In effetti non sapevo nemmeno se avesse visto chi mi stesse chiamando.

-Hai capito chi è?-

-Come non potrei-

Dalla mia titubanza lo aveva capito.
O no, semplicemente aveva letto il nome sul telefono vicino a lui quando a incominciato a squillare.
Fatto sta che questo non era importante.
Risposi alla chiamata ma tenni il vivavoce.

-Pronto?-
-Pronto Delilah! Come stai? Non ti fai viva da una settimana-
-Ah, e mi sembra il momento adatto per chiamarmi-
-Che ho fatto di male scusa?-
-Che hai fatto di male? Mi stai prendendo in giro Chloe?-
-Mi sembra che tu stia bene e sia ritornata quella di sempre. Allora più tardi vieni a lezione?-

No davvero, non ci potei credere. La sua capacità di evitare i problemi era senz'altro mediocre.
Voleva solo sapere se ci fossi a lezione perché sarebbe stata da sola probabilmente.
Insomma gli facevo comodo.

-No, non verrò a lezione-
-Sai di star facendo una marea di assenze?-
-Non sono fessa, lo so. Credo che non siano affari tuoi-
-Delilah senti-

La sentii sospirare pesantemente al telefono. Era ora, finalmente stavamo per parlare.

-Mi dispiace per quello ok? Pensavo ti fosse passata, insomma, era una sciocchezza-
-Mi auguro davvero che tu stia scherzando. E poi Chloe, fosse solo quello il problema-

Se mi ci avesse portato le avrei elencato davvero tutti i problemi che avevo nei suoi confronti.
Io ero seduta nel bordo laterale del letto durante la conversazione, Ayden invece era ancora sdraiato con un braccio dietro la testa. Sentivo il suo sguardo bruciare su di me, la conversazione interessava anche a lui.
Era preso.
E se sapeva che non avrei dovuto perdere le staffe, io sapevo che avrei potuto fare affidamento su di lui.

-Allora parlamene, sai che con me puoi farlo-
-Cazzo ma ti rendi conto di quello che dici? Chloe è assurdo che io debba ripeterti ogni fottuta volta le stesse cose!-
-Okay okay, magari-
-Senti, queste conversazioni si fanno di persona. Dobbiamo chiarire una volta per tutte questa situazione perché io mi sono stancata. Ci vediamo tra poco davanti all'entrata-

Le attaccai il telefono prima che lei potesse darmi una risposta.
Credeva che fosse tutto così semplice eh? Ma si sbagliava. Io non sono semplice e la circostanza altrettanto.
Mi girai verso Ayden.

-Che ne pensi?-

Gli chiesi mentre guardavo e mi torturavo un'unghia della mano. Non ero capace di affrontare questo argomento guardandolo in faccia, lo trattavo troppo come se fosse un affare suo.

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