Capitolo 25 - Guerra sia

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Ayden's pov

Aprii gli occhi con le mani della bimba intrecciate sui miei capelli e le mie attorno attorno alle sue braccia. La luce filtrava e colpiva in pieno i nostri corpi ancora uno sopra l'altro, ricoperti di segni della notte che avevamo trascorso insieme.
Lei era quella messa peggio. Aveva marchi per tutto il collo e qualche ematoma violaceo le era spuntato sui fianchi a causa della mia presa su di essi un po' troppo forte, per poter entrare al meglio dentro di lei.
I suoi capelli appiccicati tra loro sulla fronte le conferivano un aspetto selvaggio, proprio quello che ogni donna avrebbe dovuto avere dopo aver goduto.
Mi presi un momento per osservarla prima di carezzarle con il pollice le cicatrici che aveva sul braccio, lo spostai lentamente dalla mia testa.
Pensava davvero che quelle fossero un problema? Avrei dovuto salvarla da me, non da lei. Non avrebbero dovuto rendermi le cose difficili e avrei fatto di tutto pur di farle notare quanto potesse farne a meno. Mi morsi il labbro mentre guardavo il suo screpolato, con qualche graffio causato dai morsi che le avevo dato.

Mi alzai lentamente e senza fare rumore, presi il mio cambio pulito dalla valigia e mi rivestii, ero consapevole di che ora fosse solo dopo aver guardato l'orario sul telefono. Le 10:15 del mattino. La cosa che mi sorprese di più, oltre che il fatto che ero riuscito a non dormire fino a mezzogiorno, erano le fottutissime milioni di chiamate di Kylian. E cazzo, per un momento mi venne veramente il dubbio che fosse qualcosa di davvero urgente, mettendo anche in considerazione la chiamata della sera prima. In ogni caso non c'era nulla che potessi fare se non mantenere la calma, lo avrei chiamato dopo il receptionist per cercare aiuto con la porta.
D'altronde, ero ancora chiuso con Delilah.

Dopo svariati minuti finalmente chiunque fosse all'esterno si degnò di aprirmi la porta per poi fuggire indaffarato. Rimasi fuori per telefonare Kyl, non potevo scappare e lasciare Del chiusa lì per me, anche se non mi sarebbe dispiaciuto trovarla ad aspettarmi dopo un mio ipotetico ritorno.

-Pronto Kylian?-

-Maledizione Ayden! Sei una fottuta testa di cazzo! Quando ti chiamo devi rispondermi, hai capito?!-

-Hai finito?-

Neanche aveva iniziato che già stava iniziando a farmi spazientire. Immaginatevi di sentire uno stronzo che vi sbraita contro dopo aver aperto gli occhi.
Santo cielo, da ghigliottina.

-Ascoltami, sto cercando di rimanere calmo ma qui abbiamo un serio problema-

-Come no-

-Ti ricordi di quella ragazzina? Con gli occhi verdi?-

-Kylian, ne esistono un milione-

-Ti prego, dimmi che capisci... Capelli corti. Castani? Cazzo, arrivaci-

Merda ci ero arrivato. Si trattava di Chloe? Quella piccola testa di cazzo. E se non aveva mai fatto parte di nulla, Kylian non avrebbe dovuto parlarmene.

-Voglio la posizione immediata del gruppo. Voglio anche che qualunque cosa stia succedendo tu non la smetta di esserne partecipe-

Non andava bene. Lasciare Delilah da sola non era un'opzione. Ero proprio in una situazione che mi sfracassava i coglioni. Per l'amor del cielo, ma tutte a me? Non potevo meritarmi qualcos'altro di positivo durante la giornata oltre che del sesso? Evidentemente no. In qualche modo dovevo pur espiare le mie colpe.

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