Capitolo 12- Altezza

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Ayden's pov

Mi ritrovavo di nuovo ad andare in quel cesso di festa. La mia guida non era ottima, sia per le condizioni in cui riversavo sia per la mia frustrazione. Non mi sarei mai permesso di mettermi a giudicare le persone attorno alla mia vittima ma Chloe mi stava veramente sulle palle.
E l'avevo vista solo una volta.
Osavo immaginare anche ad una sua intromissione nella faccenda così che potessi ucciderla, tanto che mi stava sul cazzo.

Nella macchina c'era ancora l'odore del sesso che avevamo fatto prima. Avevo proposto più volte di aprire i finestrini però Del si era rifiutata a causa del freddo.

Ancora non potevo credere alla stronzata che avevamo fatto. Davvero, forse era meglio che non mi fosse saltato in testa nulla.
Grazie a questo almeno avevo capito una cosa: Del si fidava e non lo mettevo in dubbio, ma non così tanto da esporsi completamente a me. Se non si era spogliata del tutto per chissà quale motivo, allora ancora di strada ce ne voleva per arrivare a scoprire il segreto.
Prima o poi le avrei fatto fare la prima cosa e dire la seconda.

Nonostante cercassi e sembrassi veramente coinvolto, non potevo permettermi di togliermi dalla testa il fatto che prima o poi avrei dovuto ucciderla. Nessun coinvolgimento emotivo doveva esserci dalla mia parte, avevo bisogno solo di fingere e mi parve che in quel momento ci stessi riuscendo talmente tanto bene da sembrare quasi reale.

-Mi auguro che la tua amica abbia perlomeno un passaggio-

-La mia migliore amica. E sì, in teoria dovrebbe averlo-

-In teoria, ma in pratica non credo mica che tu voglia fargli sentire l'odore che c'è qua dentro giusto? Chissà cosa penserebbe la tua migliore amica-

Si slacciò la cintura e per un momento temetti che avrebbe aperto la portiera e sarebbe scesa con la macchina in movimento.
Cazzo, quella ragazzina ne era capace.

Tutti i miei pensieri svanirono quando con difficoltà la vidi girarsi verso i sedili posteriori per prendere la mia giacca, come se le avessi dato il permesso.

-Ecco, ora puoi aprire i finestrini ma ti do giusto cinque minuti-

-Ti ho forse dato il permesso di prenderla?-

-Ti sto facendo un favore-

-A me? Sei tu che evidentemente temi la tua amica-

Mi corressi subito prima che lo facesse lei.

-Migliore amica-

-Che cosa? No affatto! Dovresti apprezzare, mi sto preoccupando per la tua macchina-

Effettivamente all'interno c'era un'umidità da far paura, ben visibile soprattutto sui finestrini appannanti. Non ci avevamo messo poi così tanto, ma in quel poco arco di tempo ci eravamo dati da fare quasi come se fosse stata l'ultima volta di entrambi. Avremmo potuto fare anche di più se lei fosse stata nel presente e non a viaggiare con la mente chissà dove.

-Quanto sei patetica Del-

Mi guardò con disapprovazione prima di accovacciarsi coperta dalla mia giacca. Era talmente grande che avrebbe potuto farle da vestito se avesse e avessi voluto. Io avevo una corporatura molto più grande della sua, oltre che nello sport mi impegnavo anche nella palestra libera quando ne avevo il tempo. Lei invece oltre quello non faceva altro, nonostante si credesse grande e forte se mi fosse andato avrei potuto schiacciarla.

Quest'idea mi venne nel momento in cui durante il sesso le presi il collo da dietro e la piegai in aventi per poter ammirare il suo bellissimo tatuaggio lungo tutta la colonna vertebrale. Certo, lo vidi solo per metà, ma questo mi basto per capire che cosa si fosse incisa sulla sua pelle: il fusto di una rosa le arrivava fino giù al bacino, contornato da una mare infinita di spine.

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