Capitolo 32- Angel Club

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Delilah's pov

Ayden mi aveva invitata a casa sua e in quel momento mi sentivo così libera e leggera che decisi che avremmo fatto altro allo stare avvinghiati. Avevo intenzione di passare la serata con lui all'Angel Club, un locale notturno che solitamente pullulava di persone, il luogo perfetto per ubriacarsi. Avevo un vestito nuovo, mai utilizzato, e credevo che quella fosse stata la serata perfetta per mostrarlo: non dovevo nascondermi da nessuno. Era un vestito corto e attillato che lasciava spalle e braccia scoperte, con dei diamanti pendenti alla fine per contornare la coscia destra. Non poteva andarmi meglio perché avevo anche gli orecchini abbinati e un paio di tacchi favoloso da mettere.
Mi sentivo sicura di me e non a causa del fatto che mi portassi dieto Ayden, bensì perché sapevo che avrei potuto farcela una volta per tutte. Certo, non che fosse chissà quale passo, la gente non avrebbe comunque visto praticamente nulla a causa del continuo mescolarsi delle luci; per me era comunque importante. Mi faceva sentire in procinto di scalare una vetta.

Mi vestii e mi truccai contornandomi l'occhio con qualche brillantino per riprendere l'outfit, ma anche le scarpe infestate da essi, che oltre a rendermi più alta mi fasciavano il polpaccio con lunghi fili brillantinati. Ci abbinai una borsa e mi feci una coda alta dopo aver piastrato i capelli, poi mi guardai allo specchio. Dovetti contenere le lacrime di emozione per quanto mi vedessi bella. Era raro che decidessi di partecipare a feste o ad eventi nei locali, ma quella volta mi munii di tutta la convinzione che avessi e mi convinsi ad uscire di casa.

Dopo qualche minuto in ascensore arrivai all'entrata e realizzai in quel momento che Ayden non ci fosse perché sarei dovuta andare io da lui.
Merda, l'avevo scordato.
E con questi tacchi poi? Che cazzo. Okay che una volta ero perfino riuscita a correrci, ma in quel momento ero presa dall'ansia e neanche facevo caso al dolore.
Sarebbe stata una sfida.

Accesi il cellulare e aprii la posizione che mi aveva mandato. Erano 12 minuti a piedi. Buttai la testa al cielo pregando che non mi si rovinasse il trucco e presi a camminare. Non furono insoliti i fischi e le clacsonate che mi presi mentre camminavo e in quel momento mi sentii davvero a disagio. Forse avevo esagerato ma mi convinsi che non mi sarei dovuta scoraggiare per delle luride teste di cazzo e avrei dovuto continuare per la mia strada.
Non era il massimo camminare alle 22 di sera per strada da sola e conciata in quel modo ma era stata una mia scelta, dato che l'invito di Ayden era di due ore fa, ma soprattutto si sarebbe accontentato di vedermi in pigiama.

Arrivai davanti al palazzo credendo di essermi slogata entrambe le caviglie. Era davvero molto elegante e alto, non ci feci caso quando arrivai lì con Chloe.
Mi avvicinai al citofono elettronico e, dai, davvero credevo di trovarlo? Avrei dovuto scrivergli. O chiamarlo.
Ero già estremamente imbarazzata di mio, ma che mi aspettavo? Avrei dovuto chiederglielo prima. Stupida me.

-Delilah? Che succede?-
-Ehm... io non ho idea di come entrare-
-Cioè, sei qui sotto?-
-Già-

Sentii dei rumori provenienti da telefono e quando udii un suono proveniente dal portone realizzai che si fosse alzato per aprirmi.

-Prendi l'ascensore, sono al 27^ piano e la porta è la numero cinque ma non preoccuparti, te la lascio aperta-
-Okay, grazie-

Attaccai e stetti in piedi diverso tempo per aspettare l'ascensore. Sinceramente avrei voluto piangere perché mi vergognavo, ma sapevo che non sarebbe stata la migliore delle idee. Non solo sarei dovuta salire da sola, mi sarei anche dovuta infiltrare in casa sua non avendo la certezza che lui fosse lì ad aspettarmi appena ci avrei messo piede. Quanti problemi inutili.

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