Sto seduta al tavolo della cucina di Ignazio, cercando di capire quale scuola sia migliore per Martina.
«Ei.» Ignazio posa le mani sul tavolo di fianco alle mie e mi lascia un bacio umido sul collo.
«Ciao.» mormoro girando la faccia quel tanto che basta per posare le mie labbra sulle sue in un semplice bacio a stampo. «Trovato la scuola?» nel frattempo si siede sulla sedia di fianco a me ed io scuoto la testa. «C'è questa qua vicino a casa...»
«È vicino a casa tua... io non so dove troverò una casa!» piego leggermente la testa e sorrido.
«Potresti sempre rimanere a vivere qua.» tira la sedia a se e mi stringe tra le braccia.
«Non avevamo detto di non correre?»
«Non stiamo correndo... e poi questa casa è troppo grande per una persona sola.» sibila con le labbra poggiate sul mio collo.
«E tua sorella e tua madre?» poso le mani sulle sue che mi circondano il busto. «Dove le metti?»
«Loro abitano nella loro casa... dormono qua per non lasciarmi da solo.» mi morde. «Ma io preferisco te.» sussurra con un tono scherzoso.
«Ah si?» sorrido. «Non me ne ero davvero resa conto.»
«Beh, loro non lo sanno, ma sei sicuramente la mia persona preferita al mondo.»
«Amore... saremmo troppi cinque in questa casa.»
«Mh no. Ci sono 5 camere. La mia diventa la nostra, e c'è una camera per ognuno dei ragazzi e ne rimane anche una per gli ospiti. Volendo potremmo anche chiedere l'ampliamento.» spiega. «Non ti piacerebbe vivere con me?»
«Certo! È che ho sempre immaginato che la nostra casa l'avremmo costruita insieme.» ammetto.
«Hai ragione...» mi fa alzare dalla sedia e mi posa sulle sue cosce. «E se mentre la cerchiamo come la vogliamo noi, stessimo tutti insieme qua?»
«Va bene.» mi arrendo, infine. La verità è che anche io voglio vivere con lui. Svegliarmi ed addormentarmi al suo fianco il più possibile.
«Sono contento amore mio.» sussurra baciandomi.
«Anche io.» mi volto di fronte a lui, gli metto le braccia intorno al collo e torno a baciarlo. Mi piacciono da morire le sue labbra.
«Allora a scuola la metti qua?» chiede con un sorriso compiaciuto.
«Si. Oggi pomeriggio vado subito a parlarci.»
«Vuoi che ti accompagni? Se serve disdico subito la riunione.»
«No tranquillo. Tu vai alla riunione ed io a scuola. Poi dovranno decidere anche i gemelli che scuola scegliere.»
«Parli del diavolo e spunta Mattia!»
«Zietti belli!»
«Che devi chiedere?» Ignazio lo scalza.
«Nulla! Malfidato.» ci sorride con l'espressione fin troppo angelica.
«Ti conosco bello mio.»
«Posso giocare con la tua Playstation?»
«Vai...» gli da il permesso leggermente titubante. «Se me la rompi ti ammazzo. Sappilo.»
«Matti... devi scegliere la scuola da fare.»
«Non posso scegliere a gennaio?»
«Non scherzare ragazzino!» lo guardo male.
«Zia...» sbuffa. «Non so nemmeno che indirizzi ci siano qua.»
«Io ho fatto lo scientifico.»
«E bisogna studiare tanto?»
«Tu dovrai studiare qualunque scuola tu scelga! Sennò ti distruggo, tesoro.»
«Che palle zia!» sbuffa.
«Sisi che palle.» tiro fuori il cellulare e cerco un sito in cui spieghi tutti gli indirizzi. «Ma quando andavamo a scuola noi c'erano già tutti questi indirizzi?!» mostro il telefono ad Ignazio.
«Amore, parli come se io e te avessimo 70 anni! E comunque si, c'erano, ma andavano la maggior parte dei ragazzi andava ai soliti 5 o 6.»
«Sarà...» alzo le spalle e nel frattempo condivido il sito sia a Mattia che a Lucrezia. «Spulcia e scegli una scuola.»
«Sisi.» borbotta svogliato. «Ma ora vado a giocare alla play.» in un attimo schizza via.
«È assurdo! Veramente impossibile!»
«Assomiglia tutto a sua zia. La conosci?»
«Mh no. Però mi hanno detto che è una figa assurda!»
«Mh si. È bellissima ma è anche una grande rottura di palle.»
«Oh!» gli tiro un pizzicotto sul fianco.
«Stai buona con queste mani.» mi blocca i polsi dietro la schiena.
«Salve!» mi presento alla signora che sta in segreteria.
«Salve, mi dica.»
«Vorrei informazioni per iscrivere la mia bambina in questa scuola!»
«Guardo se il preside la può ricevere adesso per un colloquio. La nostra è una scuola privata.»
«D'accordo, grazie.» annuisco mentre aspetto che la signora torni. Non sapevo fosse una scuola privata...
«Il preside è libero! Può riceverla subito.» mi sorride cordiale. «Prego, da questa parte.» mi accompagna in un ufficio con la targa dorata che riporta il nome di Andrea Rossi.
«Buonasera!» si alza e mi porge la mano mentre la porta viene chiusa alle mie spalle.
«Buonasera.» ricambio il saluto con la stretta di mano e mi accomodo.
«Mi dica.»
«Vorrei informazioni per iscrivere qua la mia bambina.»
«Certo! Intanto ho bisogno di sapere la sua età perché la nostra scuola va dalla scuola dell'infanzia fino al liceo scientifico.»
«Fa otto anni ad ottobre.»
«Quindi deve essere iscritta in terza!»
«Si...»
«Ha già richiesto il nulla osta alla scuola precedente?»
«Sisi. Vale anche per le scuole di altri paesi, giusto?»
«È nata in un altro paese?»
«No. È nata qua, ma ci siamo trasferiti in Argentina che aveva pochi mesi.»
«D'accordo. Comunque ci basta il nulla osta.» si piega a prendere dei fogli. «Questi sono i fogli da riempire se decide di iscrivere sua figlia qua. Noi comprendiamo anche la mensa e corsi pomeridiani extrascolastici.»
«È mia nipote... io sono la zia che l'ha in affidamento, da quando ha 5 mesi.» deglutisco.
«D'accordo. Allora serve anche il foglio del giudice che la nomina tutrice.»
«Okay.»
«Comunque lì c'è scritto tutto! Anche la retta!»
«Va bene. La ringrazio.»
«Ci risentiamo quando avrà deciso.»
«Si, prima che vada le vorrei fare un'altra domanda.»
«Mi dica.»
«Io faccio un lavoro che qualche volta può portarmi via per più o meno giorni. Sarebbero un problema le assenze?»
«No, se recupera a casa e lei riempe il modulo no.»
«Grazie mille. Arrivederci.» ci stringiamo di nuovo la mano e mi avvio alla porta.
«Arrivederci! Appena esce la mia segretaria le farà visitare la struttura. Le interessano solo le elementari o vuole vedere anche qualche altro plesso?»
«Anche le superiori, grazie.» annuisce ed io esco. La segretaria, che mi ha detto di chiamarsi Marina, mi fa fare il giro della scuola. Ambienti nuovi e ben organizzati. Vedremo...
Finita la visita lascio la scuola e prendo la macchina che mi ha gentilmente prestato Caterina tornando a casa di Ignazio. Dovrò comprarmi anche l'auto.
«Sono tornata!» poso le chiavi nel piattino che sta sul mobile all'entrata.
«Ciao mamma!» urla Martina e mi corre incontro saltandomi in braccio.
«Ciao piccola!»
«Ciao Asia!» mi saluta Caterina dalla cucina.
«Ciao! Ti sei divertita oggi in piscina?»
«Si tantissimo! Sai che ha fatto il bagno anche Caterina?»
«Davvero?»
«Si.»
«Io invece sono andata a vedere una scuola che potrebbe diventare la tua nuova scuola.»
«Sei andata a vedere quella qua vicino?»
«Si Cate. Tra l'altro è privata e fa anche le superiori, lo sapevi?»
«No... pensavo fosse una scuola pubblica. Costa tanto la retta?»
«Ora guardo!» apro il foglio mentre Martina va a giocare in camera sua. «Pensavo di più! Le elementari poco più di 2.000 € e le superiori poco più di 4.000 €. In Argentina mi costava di più.»
«Sennò ci sono sempre le scuole pubbliche! Sono molto valide!»
«Lo so... ma la scuola privata mi da delle garanzie che purtroppo la scuola pubblica non mi da.»
«Del tipo?»
«Del tipo che se devo partire per lavoro me la posso portare via. E nel prezzo è incluso il dopo scuola se serve.»
«A cosa ti serve il dopo scuola?» aggrotta la fronte.
«Se io sono a lavoro con chi sta la bimba?»
«Asia!» mi sorride ovvia. «Non sei più in Argentina! E non sei più sola! C'è Ignazio quando non lavora, ci sono io e c'è Nina!»
«Non voglio disturbare...»
«Non disturbi! Mettitelo in testa una volta per tutte.»
«Grazie.» sorrido imbarazzata mentre lei scoppia a ridere.
«Zia!» mia nipote entra in cucina con un'espressione convinta.
«Dimmi!»
«Io ho scelto le superiori! Voglio fare il liceo scientifico!»
«C'hai pensato bene Luli?»
«Sisi.»
«Okay. Allora mi informo.»
«Tuo fratello ha scelto?»
«Boh!»
«Zia!» arriva anche Mattia.
«Faccio lo scientifico! Ma scienze applicate! Il latino non lo voglio vedere nemmeno da lontano.»
«Va bene. Te invece Luli?»
«Io tradizionale!»
«Chiamo subito la scuola e prendo un appuntamento.» annuiscono entrambi, Lucrezia compiaciuta e Mattia scocciato.
Chiamo la scuola dopo aver cercato il numero su internet e prendo un appuntamento per domani mattina.________________________________________________________________________________
Buonasera a tutti! Ecco a voi questo capitolo di passaggio, anche se comunque Ignazio ed Asia hanno preso una decisione importante, quella di andare a vivere insieme. Ma nei 13 capitoli che rimangano, sarà sempre tutto semplice, o accadrà qualcosa che rischia di minare la serenità dei due?
Baci, e buona lettura!
P.s.: come sempre aspetto le vostre opinioni.
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Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano
Fanfiction-Continuo di "Como estrellas", necessaria la lettura per comprenderne a pieno le dinamiche.- Abbiamo lasciato Ignazio ed Asia separati, entrambi sicuri e decisi di voler voltare pagina, per il bene di tutti. Ma cosa succederebbe se improvvisamente l...