Rientro in casa accaldata! Non sono nemmeno le 12 e ci sono già 35°.
«Ragazzi!» chiamo i gemelli. Martina è uscita con Nina. Sono andate a comprare i croccantini per i cani.
«Che c'è?» arrivano entrambi.
«Vi ho iscritti. Matti scienze applicate e Lucre tradizionale.»
«Va bene.»
«Oggi pomeriggio andiamo a comprare tutto l'occorrente.» esclamo entusiasta! Ho sempre amato fare compere per la scuola, è uno dei pochi momenti della mia infanzia che ricordo positivamente.
«Che bello...!» sbuffa Mattia scocciato. «Non vedo l'ora di comprare tutta quella roba che mi servirà per studiare.»
«Io invece si! Finalmente posso scegliere lo zaino e tutto il resto!», esclama Lucrezia, diametralmente opposta al gemello.
«Ciao a tutti!» Ignazio entra in casa con le buste della spesa.
«Ciao cenerentolo.» lo prendo in giro.
«Ciao amore.» posa le buste sul ripiano della cucina e si china per baciarmi.
«Fermo!» urla Martina correndo velocemente appena rientra insieme a Nina.
«Che c'è?» Igna la guarda preoccupato.
«Prima io.» gli si arrampica alle gambe.
«Hai ragione tesoro. Prima te.» le sbaciucchia rumorosamente la guancia e poi la riposa a terra.
«Zio mi hai preso i biscotti al cioccolato?» chiede Lucrezia.
«Si.» Luli apre le buste una ad una fino a che non trova i biscotti al cioccolato.
«Zio per me hai preso il prosciutto crudo?» urla Mattia che nemmeno aspetta la risposta ma fruga fino ad incontrare ciò che vuole.
«Dov'è la mia bresaola?»
«C'è anche la tua bresaola Mimì!» mi guarda. «Tu? Che volevi?»
«Io voglio un bacio... posso averlo?»
«Certo.» annuisce, si gira un attimo, fruga in una busta e poi torna da me. Quando si china per baciarmi mi infila in bocca un bacio perugina.
«Ehi.» mi lamento masticando. Igna ride e finalmente posa le labbra sulle mie. «L'hai preso il pollo con le patate?»
«Si.»
«E allora stasera faccio quello.»
«A me non piace il pollo!» si lamenta Mattia.
«Io le patate le voglio fritte!» esclama invece Martina. «Arrosto fanno schifo.»
«Te Lucrezia?! Qualcosa da chiedere?!»
«No zia. A me va bene il pollo con le patate.»
Menomale... almeno lei! Mi alzo dalla sedia e inizia a tirare fuori la spesa dalle buste, la sistemo nella dispensa ma tengo fuori il pollo con le patate.
«Tieni amore, pela le patate.» poso il sacchetto nelle mani di Ignazio, prendo il pelapatate dal cassetto e glielo metto in mano.
«A saperlo le prendevo surgelate...» borbotta iniziando però a fare ciò che gli ho chiesto.
«Tieni.» gli passo l'attrezzo che le taglia a bastoncino.
«Pure!» mi guarda male ma le taglia comunque e le mette in una ciotola mentre io sistemo il pollo in una teglia. Lo inforno e mi vado a sedere sulle sue gambe.
«Finalmente un attimo soli.» sussurro cercando subito le sue labbra.
«Bella che sei.» mormora continuando a baciarmi. Mi sistema meglio sulle sue gambe e mi piazza le mani sul sedere.
«Tu sei bellissimo.» gli tiro indietro i capelli che gli ricadono sulla fronte dove poso le labbra.
«Oggi pomeriggio dobbiamo fare qualcosa?» chiede posando la testa sul mio seno.
«Pensavo di portare i ragazzi a comprare le cose per la scuola, ormai manca poco. Avevi altri programmi?»
«Nono, va bene. Vengo anche io.» annuisco e gli accarezzo i capelli. Rimaniamo così, per svariati minuti, a coccolarci.
«Io voglio lo zaino di Frozen!» esclama Martina indicandone uno con le rotelle.
«Io invece voglio quello nero!» esclamano allo stesso momento i gemelli.
«Qualcosa di un po' più colorato no...?» guardo Ignazio.
«Amore... se vogliono lo zaino nero, prendiamoglielo nero!»
«E certo! Sia mai che tu li contraddica!» sbuffo scocciata e prendo gli zaini.
«Piccola, che hai?» mi circonda i fianchi con un braccio e posa le labbra sulla mia tempia, baciandola in seguito.
«Niente.» sbuffo innervosita, ma godendomi il suo tocco.
«Che t'è venuto il ciclo per caso?!»
«Si! Problemi?» aggrotto la fronte e mi innervosisco ancora di più, senza motivo.
«No... ma prevedo che li avrò.» mi pizzica il fianco, facendomi contorcere leggermente per il solletico.
«Scemo.» sussurro.
«Uno scemo che ti ama.» mi morde la guancia. In risposta mi spunta un sorriso imbarazzato sulle labbra e mi stringo a lui, passandogli le braccia intorno al busto.
«Mamma! Voglio queste bellissime penne colorate!» Martina si piazza tra noi due.
«È gelosa.» mi sussurra Igna all'orecchio.
«Mh si.» sorrido e mi stacco da lui per concentrarmi sulla piccola.
«Guarda zio!» alza due penne rosa per farle vedere a Ignazio. «Secondo te quale è meglio? Questa o questa?»
«Cosa cambia...?» alterna lo sguardo guardingo dalle penne a Martina.
«Una ha i brillantini e l'altra no.»
«Ah... beh facciamo che le prendi entrambe.»
«No!» lo contraddico. «Scegline una!»
«E dai... ti ha chiesto due penne, mica due zaini!»
«Non può avere sempre tutto quello che chiede.»
«Marti vai a scegliere i quaderni, qui ci penso io.» la bimba sparisce felice.
«Piccola, è solo una penna!»
«Tu non capisci!» sospiro frustrata. «Non è la penna in se per se! Non voglio che cresca viziata!»
«Non cresce viziata perché le prendiamo due penne. Stai facendo un ottimo lavoro con lei, non preoccuparti.»
«Ho sempre paura di sbagliare.» sussurro.
«Sbagliare è normale, l'importante è non ripetere l'errore ad oltranza.» mi accarezza una guancia e mi lascia un bacio veloce sulle labbra.
«Zia noi abbiamo preso tutto...» i gemelli si palesano di fronte a noi con i cestini ricolmi di roba, che scommetto essere piuttosto inutile.
«Andiamo alla cassa Mimì.» Igna la chiama e lei arriva subito, gli prende la mano e lo tira verso la commessa. Pago, e torniamo a casa.
«Zia...» mi chiama mentre sto mettendo i panni sporchi in lavatrice.
«Si Lucre?»
«Vorrei ricominciare a ballare.»
«Certamente...» mormoro stranita. Sono quasi due anni che rifiuta categoricamente di tornare a fare danza.
«Oggi mi ero su Instagram e mi è capitato il video di due ragazzi che ballavano. Improvvisamente sono impazzita dalla voglia di ricominciare.»
«Cercheremo una scuola di danza, tesoro.» faccio partire la lavatrice e poi le sorrido contenta. Insieme torniamo in sala e ci mettiamo sul divano.
«Mamma!» Martina si lancia a sedere tra noi due con un sorriso sbarazzino in volto. «Guardiamo un cartone noi tre insieme?» congiunge le manine e ci implora sorridendo.
«Che vuoi vedere?» le chiede Lucrezia accarezzandole i capelli dolcemente.
«Barbie e le dodici principesse danzanti.»
«Okay.» mormoro prendendo il telecomando e mettendo il film.
«Che fanno le mie donne?» Ignazio si siede sul divano di fianco a me.
«Guardiamo Barbie!» esclama Martina mentre Igna mi fa alzare e sedere sulle sue cosce.
«Piccola.» sussurra posando le labbra sulla mia guancia.
«Si amore?» poso le mani sopra le sue.
«Stare così, con voi, mi rende felice.» mi accarezza la pancia. Io giro la faccia e unisco le nostre labbra.
«Basta baciarvi! Dovete guardare la peli!» si infuria Martina.
«Si hai ragione, scusa.» Ignazio si trattiene a malapena dallo scoppiare a ridere.
«E smettila! Se ti sente si arrabbia.» gli lascio un pizzico sul dorso della mano.
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Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano
Fanfiction-Continuo di "Como estrellas", necessaria la lettura per comprenderne a pieno le dinamiche.- Abbiamo lasciato Ignazio ed Asia separati, entrambi sicuri e decisi di voler voltare pagina, per il bene di tutti. Ma cosa succederebbe se improvvisamente l...