CAPITOLO 5

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SAM

Un mese dopo.

«Sam, aspetta!» è il saluto che mi rivolge Riley quando scendo le scale dell'aula magna, finendo di riporre i miei libri nella borsa. La maggior parte degli studenti è già uscita da un pezzo ma io ho deciso di trattenermi per parlare con il professore di letteratura straniera dell'ultimo esame.

Rientrati da New York, una volta finite le feste, sia io che Kyle ci siamo buttati sul lavoro e lo studio, trascurando un po' gli ultimi preparativi per la nuova casa.

Kyle è stato molto preso alla casa editrice con i nuovi romanzi da pubblicare in questi primi mesi dell'anno. A detta sua, vuole che sia un inizio dell'anno strepitoso per la casa editrice, mentre io ho dedicato anima e tempo a studiare per gli esami ma, soprattutto, a cercare di superarli, come infatti è successo. Nonostante questo non ho dimenticato il nuovo incarico che Harry mi ha assegnato tempo fa, anzi, ho così tante idee che la cosa mi fa essere al settimo cielo dall'emozione.

Mi giro nella direzione di Riley, che arriva correndo da un corridoio alla mia sinistra e lo saluto con la mano, sorridendo. «Allora? Passato anche questo esame?».

Annuisco, sprizzante di gioia, e gli dico «Si, e tu?».

«Anch'io!» mi dice a voce un po' troppo alta, anzi, quasi urlando. Ma posso capire bene la sua felicità, visto anche la sua preoccupazione degli ultimi giorni circa il superamento dell'esame di psicologia.

«Siamo i migliori! Batti il cinque sorella!» esclama con gli occhi che gli sorridono da tanta contentezza. Faccio come ha detto, poi ci incamminiamo insieme verso l'uscita.

«Te l'avevo detto che ripassare con il tuo professore ti avrebbe aiutato» scherzo, sottolineando con più enfasi la parolatuo. Spingo la porta di entrata dell'università, facendogli l'occhiolino e lui ridacchia, scuotendo divertito la testa davanti alla mia affermazione.

«Tecnicamente non è ancora un professore, è solo un assistente» puntualizza lui, scherzoso «E poi abbiamo fatto tutto tranne che studiare».

Scoppio a ridere alla sua confessione piccante. «Ok, ho capito, non scendere nei dettagli. Ed Amy? Come le sono andati gli ultimi due esami? Oggi non l'ho ancora vista».

Vedendo la pioggerellina che da questa mattina non ha voluto saperne di fermarsi, tiro fuori l'ombrello dalla borsa, lo apro e lo posiziono sopra le nostre teste mentre camminiamo lungo il cortile del campus.

«Mi ha mandato un messaggio appena un'ora fa dicendomi di aver superato l'esame di storia» mi informa Riley, abbassandosi un po' sotto l'ombrello in modo da entrarci vista la sua altezza «Ma non so ancora nulla su quello di letteratura francese, sarà ancora a lezione».

«Sono sicura che le sarà andato bene come gli altri». Amy è bravissima, perciò non ho dubbi che lo abbia superato a pieni voti come il resto degli esami.

«Comunque, ho altre novità» mi mette al corrente Riley, studiando l'espressione del mio viso.

«Ah si?».

Lui annuisce, mentre gli passo l'ombrello per evitargli così di continuare a camminare con la schiena piegata. «Ho deciso che questa sera dirò alla mia famiglia di me e Alex».

«Davvero?» chiedo stupita ma contenta per lui allo stesso tempo.

«Si, sono settimane che ci penso ormai e ho capito che è inutile rimandare. Io sono innamorato di Alex e non voglio tenerlo segreto come se avessi ucciso qualcuno. Non voglio tenere nascosta la cosa più bella che mi sia capitata nella vita».

Gli stringo amichevolmente il braccio, facendogli capire il mio sostegno. «Sono davvero felice per te, vedrai che andrà tutto bene».

Poi lo abbraccio, beccandoci entrambi un po' di pioggia per via dello spostamento dell'ombrello sopra di noi.

Il Nostro Fantastico Errore 3 - Per Sempre, Io e TeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora