CAPITOLO 34

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KYLE

Entro velocemente in casa, la casa che avevo comprato per noi due, l'ennesima dimostrazione di quanto ami Sam e di quanto desideri passare il resto della mia vita con lei.

Ma quello che ho visto, quello che è successo è troppo grande da digerire. Non riesco nemmeno a ripensare al nostro litigio in mezzo alla camera da letto di quel pezzo di merda di Adam.

Le ho urlato contro, l'ho insultata, ma non intendevo ferirla. Non intendevo trattarla così, dopotutto continuo ad amarla follemente, nonostante le circostanze.

Credo che questo non cambierà mai.

Tuttavia, non riesco a perdonarla anche se lo vorrei con tutto il cuore. Purtroppo non riesco a spegnere ogni mia emozione come mi ero ripromesso di fare, quindi mi ritrovo a sperare di riuscire a farlo un giorno, di poter riuscire a tornare felici come lo eravamo fino a ieri. Ma se così non dovesse essere, l'amore che provo nei suoi confronti rimarrà sempre lo stesso.

Forte e incondizionato.

Anche se, purtroppo, sarà accompagnato dal dolore.

Vorrei tanto che tutto questo fosse solo un brutto sogno, un incubo dal quale presto mi sveglierò e troverò la mia Sam che dorme al mio fianco.

Ma so che non è così, perché sta succedendo davvero.

Faccio quello che ho detto a Sam prima di andarmene dal dormitorio, vado dritto in camera da letto, apro l'armadio e inizio a raccogliere tutte le mie cose, buttandole alla rinfusa in un borsone.

Rispetto a prima, quando ho detto impulsivamente che sarei tornato a New York, rifletto e decido di andare solamente da nonna Emily.

Non riesco a perdonarla, ma non riesco nemmeno ad allontanarla così tanto. Sono un contraddittorio del cazzo, lo so bene.

Ma ora non sono abbastanza lucido per fare qualsiasi cosa di senso compiuto.

L'unica cosa certa è che devo mettere un po' di distanza.

Mentre richiudo il borsone non faccio altro che ripensare a quello che ho visto.

Come ha potuto farmi questo?

Come ha potuto fare una cosa del genere sapendo l'amore sconfinato che provo per lei?

Vado in bagno per prendere alcune delle mie cose, mi guardo un attimo allo specchio e solo ora mi rendo conto che sto ancora piangendo.

Rimango lì, impalato davanti al mio riflesso sfocato per via della vista appannata dalle lacrime.

Rimango lì.

A piangere ancora.

Faccio un altro giro dell'appartamento per assicurarmi di non aver lasciato nulla che possa servirmi e ripenso inevitabilmente a tutto quello che abbiamo vissuto qui dentro.

Lo stupore e la felicità di Sam quando le ho mostrato la nostra prima casa.

Ricordo tutte le volte che abbiamo fatto l'amore, in cucina, in salotto, in camera da letto.

Ricordo anche tutte le volte che abbiamo litigato a causa di quello stronzo di Adam, ma anche tutte le volte che abbiamo riso e che ci siamo detti ti amo.

Quando sono sicuro di aver preso tutto, mi dirigo verso l'entrata. Mi volto e do un'ultima occhiata, dopodiché apro la porta pronto ad andarmene.

Ma mi blocco sulla soglia, perché lei è qui.

Sam mi osserva con il fiatone, le lacrime che gli rigano le guance.


SAM

Il Nostro Fantastico Errore 3 - Per Sempre, Io e TeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora