Capitolo 1

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"Se vuole abbiamo anche la giacca uguale da abbinare al vestito, signora".  "Si grazie, se me la fai provare" rispose la signora. "Certo le prendo subito la sua taglia". Oggi è una giornata particolarmente caotica, io e la mia collega abbiamo venduto già un bel po' di vestiti.. meno male direi. Prendo la giacca azzurra da far provare e mi dirigo verso il camerino. "Ecco a lei". Dopo qualche minuto la signora esce dal camerino ed è molto soddisfatta: "Prendo il vestito e la giacca allora, sono perfetti grazie signorina". "Sono contenta, le stanno davvero bene. Buona cerimonia e arrivederci" accenno un sorriso. La cliente si dirige dalla mia collega Alessia alla cassa, ed esce tutta soddisfatta. Io vado a sistemare gli scaffali, mancano ancora due ore e la giornata lavorativa finalmente finisce.

Tiriamo giù la serranda del negozio ed Alessia mi si avvicina "Allora che fai Annè vieni con me? Ci sono anche Ste e Francesca dai.. ci prendiamo un aperitivo tutti assieme ". Mai una volta che mi chiamasse con il mio nome. Deve sempre dirlo alla romana. Vabbè che siamo a Roma e lei è di qua però... mi fa sorridere il suo modo di guardarmi per convincermi a tutti i costi a seguirla. "Si Ale dai mi unisco a voi..mi fa bene stare un po' in compagnia poi almeno non penso a quell'altro, che continua a scrivermi ma gli ho già detto che non mi va di discutere ora perché non lo capisce??".  "Non hai ancora chiarito con Luca? Vabbè che a quanto ho capito non c'è nulla da chiarire..lo devi lasciare anche se fa male, fidati è meglio per entrambi". Annuisco senza troppa convinzione e le faccio capire che non mi va di parlarne. "Dai andiamo va senno facciamo tardi". Meglio. Ci incamminiamo al locale dove i suoi amici ci stavano aspettando.

Nel tragitto avevo un po' la testa tra le nuvole.. continuavo a pensare a Luca, alle sue chiamate compulsive, al fatto che non capivo cosa ci stesse succedendo. Stavamo assieme da un anno. Tutto era sempre andato bene, ma da ormai un mese qualcosa si era rotto. Non eravamo più gli stessi, lui era cambiato. O forse ero cambiata io. Quando lo vedevo non avevo più quella voglia di passare del tempo con lui, ero distaccata, quasi come se lo vedessi per fargli un favore. Mi sentivo uno schifo perché pensavo queste cose.. e ancora di più mi sentivo male perché non riuscivo a parlargli chiaramente. Mi continuavo a ripetere di aspettare, che potesse essere solo un momento, e che presto sarebbe passato. Ma i giorni passavano e non cambiava nulla, anzi, se possibile la situazione andava peggiorando. Lui avvertiva il mio distacco, e l'altro giorno mi ha detto davvero delle brutte parole, però d'altronde forse non posso dargli torto, mi sto comportando male.

"Ciao belle!" Eccoci arrivati, Ste e Francesca sono già davanti all'uscio. Ste come al solito si sta fumando una sigaretta, ed ovviamente con la mano destra messaggia al cellulare. Dopo averli salutati mi rivolgo proprio a Ste: "Chi è la nuova fortunata a cui hai rubato il cuore?" "Scema smettila" mi fa un sorriso "piuttosto Anna ora mi racconti tu un po' di cose visto che non ti fai vedere da un bel pò", sorride con uno sguardo curioso e al tempo stesso di rimprovero.

Entriamo tutti e quattro.. ho anche un bel po' di fame, finalmente metto qualcosa sotto ai denti dopo il misero panino della pausa pranzo di oggi.

_Stravolgimi il domani<Briga>Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora