Capitolo 16

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"Chiudi tu allora?"domando ad Ale. "Si tranquilla, vai a prepararti, e vestiti elegante mi raccomando" mi dice. Stefano era venuto in negozio a prenderla. "Certo. Buona serata a voi due" gli dico. "A te" mi saluta Ste. Do un bacio ad Ale e torno a casa. Dovevo scegliere il vestito per il concerto. Non avevo molte cose elegantissime..prendo l'unico vestito lungo che ho nell'armadio, a maniche lunghe con un piccolo spacco. É blu, abbino dei tacchi e scelgo un cappotto nero perché fa molto freddo stasera. Lorenzo sarebbe venuto a prendermi con il fratello. Erano entrambi vestiti eleganti, con camicia e cravatta. "Che belli che siete" dico loro mentre salgo in auto. "Anche tu non scherzi eh" mi dice Danilo. "Sono curiosa di vedere la tua ragazza, mi ha detto Lore che é molto brava, che suona dall'età di dieci anni". "Si. Be dai se te lo dico io che è brava non vale perché sarei di parte" sorride "devi giudicare tu" mi dice. 

Quando arriviamo ci sistemiamo nei posti in galleria. Siamo quasi nelle prime file, il palco é vicino. Dopo alcuni ragazzi che suonano accompagnati dal direttore d'orchestra entra Valentina, che aveva un pezzo da suonare da sola e uno dopo insieme all'orchestra. Quando entra sul palco chiedo a Lorenzo se sapesse cosa suonasse, lui mi dice il numero di una sinfonia che non riesco a capire e poi mi fa cenno di stare in silenzio. Non si poteva nemmeno parlare, tutte le persone in sala erano in rigoroso silenzio. Speriamo finisca presto pensavo tra me e me. Ero stanca e abbastanza annoiata, ma sorridevo ed applaudivo. Dopo che Valentina e l'orchestra finirono di suonare ci alzammo tutti in piedi ad applaudire. Dopo due ore di concerto andammo nell'atrio del teatro. Avremmo aspettato Valentina. "Vado a prendere un caffè, volete qualcosa?"chiedo ai due ragazzi. "No grazie per me nulla" dice Danilo. "A me un tè amore, grazie" mi chiede Lorenzo. Mi allontano e vado verso le macchinette. Digito il numero del té e aspetto che il bicchiere si riempia. Intanto ne approfitto per guardare facebook. C'é una foto di Ale postata pochi minuti fa, un selfie di lei e Stefano. "Abbelli" gli commento, aggiungendo un cuore. Ripongo il cellulare nella borsa e dopo aver bevuto il caffè torno da loro. "Ecco amore" porgo il bicchiere a Lorenzo. Dopo pochi minuti arriva Valentina che abbraccia Danilo. Dopo aver salutato Lorenzo mi avvicino anche io a lei "Ciao, complimenti sei stata davvero brava!". "Tu devi essere Anna, grazie troppo gentile". Tutti e tre si mettono a parlare della serata, ma io mi perdo quasi subito nel discorso, nei termini tecnici e nei confronti che fanno con gli altri ragazzi che si sono esibiti. Quando mi chiedono cosa ne pensassi non posso fare a meno di dire "Be io non ne capisco molto sinceramente" sorrido "il mio giudizio non varrebbe molto". "Lei é una tipa da rap e pop" dice Lorenzo. "Ah ecco, be ognuno ha i suoi gusti" mi dice la ragazza. Dopo un po mi accompagnano a casa. "Buona notte a tutti, grazie per la serata" saluto tutti e tre.

Dopo aver lavato i piatti del pranzo mi sdraio sul divano per riposarmi. Mi sentivo molto debole. Mi ero quasi addormentata quando sento il campanello. Vado a vedere ed era Lorenzo. "Ei ciao!" gli dico mentre apro la porta. "Ho pensato di studiare un po oggi" mi dice facendomi vedere il libro "sennò restiamo indietro". "Ah..si effettivamente hai ragione..però sono molto stanca, forse non sto bene, avrò un po di influenza". "Allora devo fare il dottore! Vuoi che ti porti qualcosa?" mi chiede. "Ma no. Ora prendo un'aspirina" gli dico avvicinandomi allo scaffale dove tengo le medicine. Dopo aver chiacchierato del concerto e dato uno sguardo al libro e agli argomenti svolti fino ad ora si avvicina e comincia a baciarmi. Mi prende in braccio e mi adagia sul divano. Dopo qualche minuto lo interrompo. "Scusa, non volevo affrettare le cose" mi sussurra. "No non é quello, é che.." mi interrompe "Tranquilla amore". Dopo essere stati un poco abbracciati mi dice che sarebbe dovuto andare alla cena di anniversario dei suoi zii. Ci salutiamo. "Buona serata amore"gli dico. "Tu riposati mi raccomando, mettiti al caldo" mi accarezza la guancia. Annuisco. 

A dire il vero dopo aver preso l'aspirina stavo meglio. Avevo deciso di non dirgli che sarei andata allo stadio con Mattia perché avevamo passato un bel momento e non volevo litigare, poi mi aveva visto che non stavo molto in forma, sicuramente non avrebbe preso bene la cosa; non volevo creare discussioni inutili. Sono già le 18. Dovrei prepararmi perché lui sarebbe arrivato tra meno di un'ora. Metto dei jeans stretti e le mie scarpe da ginnastica preferite. Una felpa e il giubbotto nero. Il mio abbigliamento preferito, comodo, da stadio proprio. Metto solo un po di mascara sugli occhi e del fondotinta, poiché mi vedo un poco pallida. Prendo la borsetta piccola da mettere a tracolla e faccio che scendere sotto nell'androne di casa mia.

_Stravolgimi il domani<Briga>Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora