Capitolo 19

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"Certo che ste domande sono difficili!" esclama Marta. "E hai ragione.. che poi abbiamo due ore di tempo per 20 domande chiuse e 5 aperte.. mi sale l'ansia mamma mia!" le rispondo. "Poi in sta biblioteca c'è troppa gente.. non riesco a concentrarmi" dice Lorenzo. "Eh bè ormai manca un mese alla sessione, ovviamente tutti si mettono sotto a studiare" osservo. Eravamo qui dal primo pomeriggio, avevamo studiato un bel po', fatto schemi e riassunti. Diciamo che qualche cosa già avevo capito, molto in sintesi però comunque avevamo ancora tempo. "Ragazzi io vado adesso, stasera ho il diciottesimo di mia sorella, devo passare da casa e prepararmi" ci dice Marta alzandosi e sistemando libri, fogli e quaderni in borsa. "Va bene, ci vediamo lunedì allora, buona serata, fai gli auguri a tua sorella!" le dico salutandola. "Grazie, anche a voi!" ci saluta ed esce dalla biblioteca. Io e Lorenzo restiamo ancora una mezz'oretta a finire il capitolo; quando sono le 18.30 dico a Lorenzo che sarei andata anche io. "C'è il live, vado con Stefano e Alessia. Corro a casa a prepararmi. Vuoi venire anche tu?" gli chiedo. "Mmm non so, domani mattina devo andare a Milano con mio fratello e abbiamo il treno prima delle 6.. ci verrei ma sono anche un po' stanco.. poi sai non mi fa impazzire questa musica" mi risponde. "Va bene dai, sarà per un'altra volta" gli dico. Mi accompagna a casa. "Fai la brava senza di me eh" mi sorride. "Ahaha ma certo, cosa vuoi che faccia?" lo guardo ridendo. "Non si sa mai. Ti amo" mi dice guardandomi dritto negli occhi. Io rimango spiazzata perché non me lo aspettavo assolutamente. Mi aveva colto alla sprovvista. Di risposta lo bacio perché non so davvero che dire. Lo bacio di nuovo. Lui dopo mi prende il viso tra le mani e sembra aspettare una mia risposta. Mi sento un poco a disagio. "Amore" gli dico piano all'orecchio. "Divertiti!" mi dice e ci salutiamo. Salgo le scale e mi precipito in bagno a fare una doccia veloce. Mentre mi asciugo i capelli ripenso al momento di prima. Lorenzo mi aveva spiazzato, io non mi aspettavo che mi dicesse queste parole. Erano due parole, ma le più importanti. Io non mi sentivo di dirgliele. Era un mesetto circa che stavamo insieme; è vero ci conoscevamo da molto più tempo, ma quella era una cosa importante. Io stavo bene con lui, ma quello era troppo. Spero di non averlo deluso. Ma quando e se lo avessi detto volevo essere sicura di quello che stavo facendo. Mi infilo un paio di pantaloni neri e degli stivaletti con un po' di tacco, una maglia rossa e il giubbotto. Prendo le chiavi della macchina e vado a casa di Stefano. Li vedo già davanti al bar ad aspettarmi. "Ciao!" saluto Ste ed Ale. "Eilà. Entriamo dai, tra poco comincia" dice Ste. "Come mai non c'è Lorenzo?" mi domanda Alessia. "Domani va a Milano e ha il treno presto.." rispondo. "Capito. Fra anche non c'è. Siamo solo noi tre". Andiamo al bancone ad ordinare tre cocktail. Dopo andiamo nella sala accanto, il palco era pronto e c'era già un ragazzo che suonava. "Briga è il prossimo" mi informa Stefano. Dopo mezz'ora infatti finisce. "Lo conosci?" chiedo a Ste. "No.. è un ragazzo di Latina, si chiama Sandro ma non so nulla di più". Non mi aveva entusiasmato. Dopo poco arriva Mattia. Io e Ale siamo già scatenate e pronte per cantare.

Alla fine Mattia ringrazia tutti e da appuntamento alla prossima serata. Viene immediatamente circondato da un sacco di gente che gli chiede autografi e foto. Mi fa cenno con la mano di aspettare che dopo sarebbe venuto a salutarci. Aveva cantato di nuovo esistendo. Ormai la avevano imparata quasi tutti, e al secondo ascolto live era ancora più bella. Noi tre ci sediamo ad un tavolo. "Ma quella?" mi dice Ale indicandomi una ragazzi in piedi davanti al bancone che era appena entrata nel locale. "Carina" dice Stefano, beccandosi un'occhiataccia da parte di Alessia. "Quanto è bassa" continua lei. "Ahahah sei tremenda, ne hai una per tutti" le dico sorridendo. "Si è un poco bassa" le confermo però. Era visibilmente scocciata, e sembrava aspettare qualcuno. Aveva un abito molto scollato, capelli scuri abbastanza corti, le arrivavano alle spalle. Vedo Mattia sbucare dall'angolo e avvicinarsi a lei. Lei le si appiccica immediatamente, baciandolo come se non ci fosse un domani. Gli arrivava sotto le spalle, e aveva anche i tacchi. "Hai capito Briga" dice Ste. "La smetti?" lo rimprovera Ale. Mi facevano morire dal ridere. "Dai lo sai che scherzo" le dice Ste lasciandole un bacio sulla guancia. "Ma è la ex?" mi chiede Ale. "Che ne so, forse è Giada. O un'altra ahaha" le rispondo ridendo. Lui comincia a metterle le mani sul sedere, a quel punto distolgo lo sguardo. Dopo un po' li vedo entrambi avanzare verso di noi. "Ciao a tutti" dice Mattia. La ragazza ci squadra dalla testa ai piedi. "Ei, bomba anche stasera eh" si alza Stefano salutandolo. "Ve è piaciuto?" domanda. "Assolutamente si, sono anni che te seguo e non deludi mai" gli dice Ale suscitando in lui un sorriso di soddisfazione. "Lei è Giada" dice indicandoci la ragazza che tiene per mano. La salutiamo e Ste li invita a sedersi al tavolo con noi. Mentre parliamo del concerto appena finito noto che lei cerca di cambiare argomento. "Amò ma allora te sò piaciuto? Dov'eri?" le domanda lui. "Sono arrivata dopo ed ero nelle ultime file, però si sei stato bravo" gli risponde frettolosamente e dopo lo bacia. Veramente non c'era al live. Non capisco perché gli racconta queste cose, ma ovviamente decido di farmi i fatti miei e non dico nulla.

"Ciao ragazzi" ci salutiamo e Mattia sale in motorino con Giada. "Bah.. non mi convince quella" dice Alessia. "Siete pettegole oh" ci rimprovera Ste. "Ma smettila! Scusa il tuo ragazzo fa un live e tu non vieni a sentirlo? Me pare una cosa stupida" continua lei. "Infatti..ma a lei della sua passione non le è mai fregato molto, almeno così mi disse Mattia.. Vabbè belli io vado a casa" dico salutandoli entrambi. Dopo aver parcheggiato prendo le chiavi di casa dalla borsa e vado verso il mio portone. "Ciao" sento una voce, allora mi giro. Era Luca. "Ciao, come va?" gli chiedo. Ormai non mi faceva più effetto vederlo, stavo benissimo. "Bene e tu?" mi dice. "Anche io grazie". "Sai volevo chiederti scusa, penso che non volevo che andasse a finire così tra noi. Non lo meritavi e..bè niente sappi che ti ho  amata davvero e spero che potrai perdonarmi un giorno" mi dice. "Guarda lascia stare. Ormai è tutto passato. E' andata così. Ciao Luca" gli dico entrando nell'atrio dopo che mi aveva salutato con un cenno. Perdonarlo non potevo. Però comunque per me era storia finita. Certo avrei apprezzato di più le sue parole se mi avesse scritto o chiesto di vedermi per scusarsi. Invece me le aveva dette a distanza di quasi tre mesi e soltanto perché mi aveva incontrato per caso. Ma questa era l'ennesima prova di come ora per me lui fosse solo un ricordo, un capitolo della mia vita ormai chiuso.

_Stravolgimi il domani<Briga>Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora