62. La celebrazione dei diplomi.

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Victoria osservava in disparte, mentre i suoi protetti si destreggiavano per l'ultima volta nell'immensa aula d'addestramento. Avevano a disposizione ancora pochi minuti prima dell'inizio dell'esame finale e di dare sfoggio a tutto ciò che avevano imparato e per cui avevano lavorato sodo.

Ciò che avevo scoperto mi aveva turbato e percepivo che gli stessi sentimenti erano condivisi da mia madre, con la differenza che lei non era ancora a conoscenza del caos che quel ragazzo dagli occhi vispi e ambrati sarebbe stato causa.

Lui era lì: innocuo si apprestava ad avvertire i flussi di energia respirando a un tempo solo suo.

A fargli da guida c'era Anjelika, sua fidata amante. Lei, dalla folta chioma argentea e le iridi cristalline, non lo aveva mai lasciato solo durante tutti quegli anni. Erano cresciuti insieme, spronandosi reciprocamente e cercando di migliorare quel mondo dove erano costretti a vivere e che a loro era un po' troppo stretto.

Affianco ai due, un'altra coppia era nata fra i banchi dell'Accademia. Quello che era un giovane signor Valek, genio della tecnologia, si stava scambiando un tenero bacio di incoraggiamento con la fredda e spietata assassina Melissa.

Più che un tuffo nel passato, mi sembrava di star osservando una linea temporale parallela.

Come era potuto accadere?

Victoria batté le mani al fine di richiamare l'attenzione. Era arrivato il loro momento.

I ragazzi raggiunsero l'entrata trepidanti di eccitazione. I loro volti erano così puliti: il dolore e la rabbia sembravano essere sentimenti che non avrebbero mai potuto covare.

«Penso sappiate meglio di me quanto sia importante, nella vita di un giovane viaggiatore, l'esame di passaggio.» All'udir delle parole di mia madre, Valek fece un passo in avanti chiedendo la parola. Si sistemò gli occhiali sulla punta del naso, rizzando la schiena come se fosse stato interrogato dalla più severa delle insegnanti.

«È un rito puramente formale in cui poter sfoggiare le proprie capacità e qualità acquisite durante gli anni di addestramento. Lo scopo dell'Accademia è quello di formare i viaggiatori del futuro, promuovendo l'integrazione con gli umani! Grazie al diploma, infatti, sarà possibile ricevere la licenza per vivere sulla Terra senza alcuna supervisione, al fine di aiutare le generazioni future.»

Victoria annuì soddisfatta, Valek era stato impeccabile come suo solito.

«Esattamente! Quello di oggi sarà lo spettacolo più grande cui avrete l'onore di partecipare, nonché la vostra possibilità di dimostrare all'intero universo di cosa siete capaci. Sono certa sarete artefici di indicibili grandiosità.»

Victoria osservò a uno a uno i ragazzi che aveva visto crescere e che amava come figli. E le parole che pronunciò successivamente erano la dimostrazione di quanto tenesse loro. «Valek sarai il più grande di tutti gli inventori. La tua immaginazione va oltre ogni limite. Aiuterai il nostro popolo in più modi di quanti tu possa credere. Inoltre, sei formidabile nella creazione dei portali: hai una resistenza incredibile, tienilo bene a mente.» Riprese fiato spostando i suoi occhi su Melissa.

La giovane, dai lunghi capelli corvini intrecciati e la pelle color ebano, si mise in posizione alzando il mento e attendendo il suo responso come un perfetto soldato. «Sei una guerriera in piena regola, Melissa. Hai una forza e una agilità sovraumana, frutto dei tuoi allenamenti costanti e dell'incrollabile volontà che covi nel tuo animo. Il Consiglio ha deciso all'unanimità di darti il titolo di "primo seggio": sei la miglior viaggiatrice che si sia mai formata sotto il loro sguardo. È un onore per me comunicartelo. Se tu lo vorrai, avrai un posto nel dipartimento della difesa come capitano di una squadra.» L'onere era stato affidato solo a pochi prima lei, l'ultimo era stato proprio Mark Thompson. La ragazza sbatté più volte le palpebre incredula, manifestando estrema eccitazione senza mai scomporsi. Valek al suo fianco fremeva per lei.

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