4 giugno, ore 11.54
Appoggiai i palmi sul cemento respirando affannosamente. Quelle frasi mi avevano sconvolto fin dentro le viscere. Trattenni il mio stomaco in una morsa cercando di dare un senso alle parole. Ma la verità era che la Preside ci aveva traditi e che il nostro nemico aveva più potere di chiunque altro.
La conoscenza del passato e la possibilità di viaggiare tra le linee temporali era un privilegio assoluto. In quel modo avrebbe portato a termine l'obiettivo di controllare anche il futuro.
In un battito di ciglio si era disperso nella nuvola di antimateria, raggiungendo quei luoghi che erano impressi nelle memorie di James. Dovevamo seguirlo, impedire di tornare al presente e rinchiuderlo nelle segrete per sempre.
Quel viscido megalomane era... era... lo zio di James.
Mi veniva da vomitare.
«Delaney, calmati. Questo non significa che-» interruppi Christopher. Sapevo che le sue intenzioni erano buone, ma non volevo sentire ragioni. Sol stava facendo sempre più fatica a mantenere la concentrazione.
«Lo ucciderà! Dobbiamo fermalo. James appena nato non si merita questo!» ero talmente accecata dalla disperazione che non mi resi conto di quando Christopher mi si avvicinò sovrastandomi e afferrandomi. Mi circondò con le sue braccia dalle spalle, con l'unica ragione quella di sorreggermi emotivamente. Avvertivo il suo candore e calore irradiarsi avidi.
Soffiò a un mio orecchio dichiarando le sue ragioni.
«Tutto ciò che è accaduto è immutabile. È un destino già scritto che non può cambiare. Non lasciarti ingannare dalle apparenze, Kors non ha mai avuto intenzione di uccidere James. Il vero obiettivo è suo padre: l'ancora che potrebbe condurre i ribelli al loro nascondiglio.»
Inarcai le sopracciglia trovando una respirazione più regolare. Mi lasciai cullare da lui per un periodo indefinito.
«Thompson ha ragione. Il destino di James è salvo. Per quanto sia pazzo, Kors non altererebbe il corso degli eventi prima di averne il controllo assoluto. Se all'improvviso un'ancora o un viaggiatore venissero decurtati dalla linea temporale, l'interno universo collasserebbe su sé stesso.» Colton si intromise rassicurandomi.
Persino Max voleva dire la sua e cercare di farmi comprendere. «Se, per esempio, tuo fratello venisse ucciso nel passato l'universo si sdoppierebbe creando un paradosso. Non può esistere un mondo in cui lui esiste e uno in cui non è presente, allo stesso tempo. Ciò porterebbe a una crepa colossale nel continuum spazio-tempo.»
Non capivo, però. L'omicidio dei miei genitori era della stessa natura. Stephan e Noora Holland avrebbero dovuto vivere una vita lunga e gioiosa. «Erano umani, Dely» rispose Lake abbassando le palpebre. «Gli umani creano crepe più piccole e gestibili. Grazie alle nostre missioni limitiamo i danni e facciamo in modo che questa singola linea temporale rimanga sul proprio binario. La loro mancanza non condiziona, né sposta l'equilibrio dell'universo irrimediabilmente. Al contrario, riportarli in vita e scontrarci con altri viaggiatori o l'improvvisa cessazione dell'esistenza di James creerebbero degli effetti domino irreparabili.»
Sbattei le palpebre ritornando alla ragione.
«Per questo, hanno bisogno di indagare sulla posizione delle ancore nel presente. Ucciderle nel passato non porterebbe a nulla. Tua madre ha trovato la falla nel sistema e l'ha sfruttata a suo vantaggio per metterle al riparo tutti questi anni. Kors può viaggiare quanto vuole e incontrare chiunque, ma ha le mani legate in ogni sua mossa. Ciò che è accaduto non può essere alterato. È la prima lezione che ti ho impartito, ricordi?» Chris allungò una mano permettendomi di vedere le sue dita flesse pronte ad accogliere le mie ancora una volta.
STAI LEGGENDO
Travellers
Fiksi IlmiahTempo. Intuizione e rappresentazione della modalità secondo la quale i singoli eventi si susseguono. E se i singoli eventi potessero essere mescolati? Quale sarebbe il corretto ordine, chi detterebbe legge e chi soccomberebbe? Se neanche il tempo h...