Mi portai le mani a coprire le braccia scoperte, la leggera brezza lambiva la mia pelle rimasta improvvisamente al freddo. Tutti gli altri si catapultarono nella stanza spoglia senza battere ciglio, mentre io avvertivo una strana sensazione a livello della bocca dello stomaco. Avrei presto rimesso.
Sol mi sorrise superandomi, quasi a compatire lo stato pietoso in cui versavo. Che cosa fosse successo non sapevo spiegarmelo neanche io.
«Delaney, seguici.» JJ mi ordinò senza aspettarsi una risposta. Seguii il gruppo nello stabile facendo attenzione ai calcinacci e a non inciampare nei teloni di plastica sparsi su tutto lo scheletro di legno. Fu solo allora che mi accorsi che i ragazzi fossero armati. Lake impugnava una spada a una mano molto affilata: mi incuteva timore. Maxfield e JJ puntavano la loro pistola verso l'entrata della stanza, mentre Sol tendeva una frusta elettrificata pronta all'azione. Kit fece comparire dal nulla l'arco e una faretra ricolma di frecce. Strabuzzai gli occhi: aveva solo giocherellato con il polsino della tuta prima che si materializzassero.
Le spiegazioni sarebbero state rimandate a un momento più tranquillo, come anche il motivo per cui Christopher non avesse un'arma dalla sua: gesto avventato o troppo fiducioso delle proprie capacità?
Il caposquadra si bloccò all'improvviso alle spalle di un telone, ponendo un indice sulle labbra.
«Fin troppo facile...» sussurrò Kit tendendo l'arco e la freccia che sarebbe stata pronta a scoccare in qualsiasi momento. Prese una mira provvisoria con l'occhio destro aperto e il naso a filo con la corda.
«Uno, due...» Bastarono pochi gesti e un rapido sguardo per far sì che ci catapultassimo tutti nella stanza seguendo l'ordine di Chris. La nuova zona aveva le stesse dimensioni della precedente, simmetrica e silenziosa come l'ultima, fatta eccezione per un piccolo importante dettaglio: James.
James era lì, con il volto tumefatto e il respiro affannato, si trovava legato a un sedia nel bel mezzo della stanza. Sgomitai tra i ragazzi, tradendo nella voce commozione. Non mi importava più di nulla o di seguire il protocollo, sembrava ce l'avessimo fatta.
«James!» Del sangue rarefatto segnava i contorni del volto, mentre un grosso taglio sul labbro lo segnava in due. Gli andai incontro stringendolo a me. Il ragazzo mugugnò in preda ai dolori. Era sveglio, ma non del tutto cosciente. Inutile furono i miei richiami. Mi gettai a terra per slegare i nodi alle caviglie che lo costringevano in una posa innaturale. Iniziai a tirare via le fibre che tendevano le sue braccia dietro la schiena. «James ci sono io con te. Ti proteggerò...»
In quel momento i suoi occhi incrociarono i miei e le iridi si ingrandirono in una frazione di secondo, ma prima che lui riuscì a proferire qualsiasi parola, la sua voce venne interrotta da quella di Max e, subito dopo, da uno sparo.
«È una trappola!» aveva urlato Maxfield prima di essere colpito a una spalla dal proiettile. Il giovane urlò dal dolore accasciandosi a terra e tenendo ben stretto il lembo di pelle leso. Il sangue sgorgò in piccoli rivoli dalla ferita e tra le sue dita. Deglutii a seguito di quella vista, si stava mettendo male, dovevo sbrigarmi a sciogliere quei lacci. James aveva riperso conoscenza.
Non avevamo più tempo, erano lì. Il mio cuore accelerò i battiti: la paura stava prendendo il sopravvento sulla speranza.
I rumori di passi pesanti divennero sempre più forti fino a che il gruppo di adulti non oltrepassò il telo che avevamo da poco lasciato alle nostre spalle. Shark e la donna con le treccine, Melissa, erano seguiti da altri tre uomini. Uno di loro era il bastardo con il naso rotto che aveva provato a portarmi con sé ed era stato proprio lui a premere il grilletto contro Max: la pistola fumante era stretta nelle sue mani. Aveva le braccia tese in avanti pronto a sparare nuovamente. Quanto avrei voluto che Chris gli avesse spaccato anche qualcos'altro quella mattina.
STAI LEGGENDO
Travellers
Science FictionTempo. Intuizione e rappresentazione della modalità secondo la quale i singoli eventi si susseguono. E se i singoli eventi potessero essere mescolati? Quale sarebbe il corretto ordine, chi detterebbe legge e chi soccomberebbe? Se neanche il tempo h...