CAPITOLO 6

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"𝓞𝓰𝓰𝓲 𝓵𝓮 𝓼𝓽𝓮𝓵𝓵𝓮 𝓻𝓲𝓼𝓬𝓻𝓲𝓿𝓸𝓷𝓸 𝓲𝓵 𝓽𝓾𝓸 𝓷𝓸𝓶𝓮 𝓷𝓮𝓵 𝓬𝓲𝓮𝓵𝓸"  ⭐️

Stella.

Vado nel parcheggio, cerco la macchina di Michela e dopo un po' finalmente vedo la sua Jaguar grigia posteggiata accanto a una Toyota bianca.
Mi avvicino alla macchina e con la schiena mi appoggio sulla portiera, incrocio le braccia al petto e mi sento una stupida.
Mando un messaggio a Michela dicendole di riportarmi a casa, altrimenti prenderò un taxi.
Non so perché ho reagito in quel modo...quel ragazzo non può avere quell'effetto su di me.
Sono sempre stata attenta ai tipi come lui a Los Angeles ma Nico è diverso...non lo so spiegare ma quando mi sta accanto mi sento incatenata da una forte emozione, perdo le parole e non riesco a non assecondarlo anche se non vorrei! Spero di non vederlo più.
Nel mentre che aspetto Michela arrivare decido di starmene con il cellulare in mano provando a non pensare a Nicolò, anche se non è semplice.
Sto tremando dal freddo per via dei vestiti bagnati e il freddo di Londra non aiuta, spero di non prendermi la febbre anche se ne dubito..
Mentre sto tra i miei pensieri sento qualcuno alle mie spalle correre, così mi giro e non vedo nessuno, ci sono solo io qui nel parcheggio...Che ansia questo posto voglio tornarmene nella mia amata California al caldo e in tranquillità!
Continuo a guardare e all'improvviso mi sembra di vedere un'ombra dietro a un muretto difronte a me, non sono fifona ma sfiderei chiunque a starsene da sola in un posto che non conosce, con delle persone conosciute da 3 ore massimo e con uno sconosciuto che mi manda biglietti e lettere.
Prendo un respiro profondo, mi faccio coraggio e mi avvicino al muretto per controllare.
L'ombra scompare all'improvviso e sento uno strano rumore vicino a me, così mi guardo attorno ma non c'è nessuno.
Mi prende il panico e cerco di stare tranquilla..forse dovrei chiamare Michela o dovrei rientrare..

Decido di ignorare il rumore e l'ombra ormai scomparsa e a passi lenti torno vicino l'auto quando all'improvviso sento una mano che mi si poggia sulla spalla.
Mi prende di più il panico, inizio ad avere i battiti accelerati, il respiro diventa più veloce quando all'improvviso sento un sussurro vicino all'orecchio, la persona che sta dietro di me si è fatta più vicina di quanto pensavo.
<<Stellina>> mi giro di scatto e.. <<NICO>>
Gli urlo contro dallo spavento.
Ma che cazzo ci fa qui ? Adesso ha pure intenzione di spaventarmi ? Inizio ad avere paura di questo ragazzo..
<<Ma che ti passa per la testa malata che hai ? Tu sei un psicopatico.>> Mi guarda in modo strano, oh no bello qui sono io quella che dovrebbe guardarti in questo modo non tu.
<<Mhh non so di cosa parli, stavo andando a prendere qualcosa in macchina e ti ho vista qui tutta sola>> mi guarda dall'alto verso il basso
<<ancora bagnata>> fa una leggera risatina
<<Non c'è proprio un cazzo da ridere!>> Continuo con il tono della voce alto.
<<Ti sei messo a correre, ti sei nascosto dietro il muretto e hai cercato di spaventarmi per poi prendermi alla sprovvista.>> continuo <<Tu sei un psicopatico!>> Gli urlo contro e lui scoppia a ridere! Ma che cosa c'è da ridere ?
<<Senti non so che problemi tu abbia..ma ti sembro il tipo che prova a spaventare una bambina ?>>
Mi ha appena dato della bambina!
<<Si ok, vai via adesso>>
<<Stella che ne dici di andare dentro e cambiarti ? Non penso che qualcuno sia felice di farti entrare in macchina tutta bagnata>>
<<oh non se ne parla!>>
<<Sù vieni>>
<<No.>>
<<Ok, l'hai voluto tu!>> Si avvicina di più verso di me, si abbassa, mi prende per le ginocchia e mi carica sulle spalle.
<<Scendimi immediatamente.>>
<<Sarò pure uno stronzo depravato ma non lascio una ragazza tutta bagnata morire dal freddo e sola.>> Mhh si gentile da parte tua
<<Una ragazza bagnata che tu stesso hai fatto bagnare in piscina.>>
<<Sì, faccio bagnare tutte le ragazze e non in piscina>> ride e inizia a camminare verso la villa.
Oh cazzo ci mancava l'ultima! Provo a dargli dei calci per farmi mettere giù ma lui mi tiene forte per le gambe e continua a camminare.
<<Stai ferma>> Ferma un corno.

Mi porta dentro la villa, saliamo le scale per andare al piano di sopra, apre la porta di quella che penso sia camera sua e una volta entrati mi mette giù.
Camera sua è strana...ha un letto tutto nero molto grande, le pareti bianche e dei led rossi accessi con dei...poster di modelle porno appesi alle pareti, orribile!
<<Perché mi hai portata in camera tua ?>>
<<Per scoparti>> mi guarda con un sorrisetto beffardo e gli lancio uno sguardo minaccioso.
Vedo che si dirige verso l'uscita ed esce via sbattendo la porta.
Fantastico! Mi ha lasciata in camera sua da sola.
Mi butto sul suo letto per morta a pancia sotto e affondo la testa sul cuscino chiudendo gli occhi
Sono stanchissima ho bisogno di farmi una dormita, ho un mal di testa assurdo cazzo.

Sento la porta aprirsi e dopo richiudersi
<<Stellina mi stai bagnando il letto>> lo ignoro perché mi sono stancata di rispondergli.
<<Ti ho portato dei vestiti, sono di mia sorella! Cambiati>> Improvvisamente adesso ha deciso di fare quello dolce ? Dopo avermi umiliata e presa in giro davanti i suoi amici
<<Stella mi stai ascoltando ?>> No Nico o almeno non vorrei ascoltarti.
Sbuffo alzandomi dal letto restando solo seduta al centro.
<<Si, grazie! Ma questa tua dolcezza improvvisa non mi convince >> Prendo i vestiti di Ludovica e li guardo!
Mi ha portato un jeans skinny a vita alta nero e una felpa bianca.
<<Ti lamenti sempre Stellina ?>>
<<Sì!>> Mi butta un asciugamano sul letto
<<asciugati e cambiati>>
<<Girati!>> Non mi dà ascolto e si siede sulla sedia della scrivania guardandomi.
<<Sei una figa assurda piccola>>
Uh adesso ha deciso di farmi pure i complimenti
<<Grazie, girati per favore>> sono stufa.
Nico ride e continua a guardarmi
<<No>> Ecco che ritorna a fare lo stronzo, troppo strano
<<Perché non hai voluto dirmi il tuo nome prima ?>>
<<Spogliati o dovrò farlo io >>
<<Ti ho fatto una domanda depravato>>
<<E a me della domanda non frega un cazzo>>
<<Dici sempre "cazzo ?">>
<<Sì, lo dici anche tu>> mi guarda in modo malizioso e si infila le mani dentro le tasche del pantalone

Tanto per stasera non mi darà pace cosi decido di spogliarmi davanti a lui anche se mi irrita.
Mi sfilo il vestitino bianco, ormai zuppo e resto in intimo
<<Pensavi di tenermi nascosto questa visuale per quanto tempo ?>> Mi guarda maliziosamente e dopo sposta lo sguardo sul mio seno
<<Leva anche quello>> Non se ne parla.
<<Leva il reggiseno>>
<<Scordatelo>> Prendo l'asciugamani e mi asciugo
<<Ok.>> Si alza e si avvicina da me
No ti prego..non lo fare
<<Lo farò io>> anziché levarmi il reggiseno, come pensavo stesse facendo, si abbassa!
Mi tocca la pancia e lascia scivolare la mano fino al bordo delle mie mutandine
<<Anche queste sono bagnate>> mi guarda con aria provocatoria
<<N-no>>
<<Si invece >> ride e avvicina la testa sul mio ventre, la piega e con i denti afferra l'elastico delle mutandine e spontaneamente mi irrigidisco restando immobile lì, difronte a lui.
<<C-che cosa..stai facendo ?>> Balbetto e sento i battiti del cuore aumentare.

Con i denti fa scivolare lentamente le mie mutandine giù e me le leva.
Adesso sono nuda, senza l'intimo di sotto con i suoi occhi miele puntati addosso
Sento le guance arrossarsi e resto muta
<<Sai quanta voglia ho di affondarci la lingua ?>>
<<È quello che vuoi fare da quando mi hai vista>>
Fa una risatina e si alza sù
<<Brava Stellina..leva quel reggiseno.>> mi ordina
<<Se lo levo che farai ?>> Stella ma che domanda stupida gli hai fatto ?
Si allontana da me e si appoggia alla scrivania fissandomi
<<Tutto quello che sto immaginando >>
<<E cosa stai immaginando ? >> gli chiedo
<<Di ammanettarti e scoparti forte per sentire come ti lamenti sotto di me.>>
Cazzo.
Decido di non rispondergli e slaccio il reggiseno facendolo cadere a terra.

DEEP INSIDE - Nel profondo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora