CAPITOLO 25

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"𝑰 𝒔𝒐𝒈𝒏𝒊 𝒔𝒐𝒏𝒐 𝒄𝒐𝒎𝒆 𝒍𝒆 𝒔𝒕𝒆𝒍𝒍𝒆, 𝒃𝒂𝒔𝒕𝒂 𝒂𝒍𝒛𝒂𝒓𝒆 𝒈𝒍𝒊 𝒐𝒄𝒄𝒉𝒊 𝒆 𝒔𝒐𝒏𝒐 𝒔𝒆𝒎𝒑𝒓𝒆 𝒍à"
(Jim Morrison)

Stella.

È stata una giornata pesante e strana oggi...finalmente è sera.
Ho finito di cenare e sono le nove, non ho per niente voglia di uscire infatti starò a casa.
Dopo quello che è successo oggi non voglio rischiare qualcosa che possa andare oltre...non si sa mai..
Resto sul divano sdraiata mentre mi copro con un plaid e mangio i pop corn guardando The Vampire Diaries e immaginando Damon accanto a me a farmi tutto quello che vuole, ovviamente non avrò mai un Damon Salvatore nella mia vita purtroppo.
Kris non è ancora tornato e inizio a preoccuparmi per lui...chissà dove sarà.
In oltre non sento Michela da un po' ormai...dovrei chiamarla o mandarle un messaggio, non abbiamo ancora avuto modo di chiarire e adesso vorrei farlo! Se ho scopato di nuovo con Nicolò posso tornare a parlare di nuovo con Michela. Sento la sua mancanza perché d'altronde è stata la prima ad esserci per me da quando sono qui a Londra.
In più da quando Noah è tornato nella mia vita, dopo quell'episodio ormai la notte faccio solo incubi e mi sveglio sudata in preda ad un attacco di panico...penso che il cervello abbia bisogno di tregua, cosa che non ho in questi giorni...non sono più uscita da sola dopo l'accaduto, mi guardo sempre intorno e ho paura di ritrovarmelo accanto.
Lo odio e lo vorrei morto, per tutto quello che mi ha fatto.
Sento di più la mancanza di Michela perché sono sicura che se lei fosse con me magari avrei meno paura, nonostante quello che mi ha fatto...alla fine lei non era del tutto d'accordo e sembrava quella più pentita del gruppo, quindi sono pronta a perdonarla.
È come se me la fossi chiamata proprio quando arriva la parte più bella di The Vampire Diaries mi arriva la chiamata di Michela.
Così metto in pausa la serie tv, prendo il telefono e rispondo alla chiamata
«Stellaa..ehm ciao come stai ?..» ha un tono di voce basso, come se avesse paura di una mia brutta reazione, che ovviamente non avrò.
«Ehi, tutto bene..tu?» provo a farle capire che è tutto ok dal tono della voce
«Bene. Sono con Ludovica a casa mia e abbiamo pensato di venire da te per mangiare insieme una pizza alla Nutella » adesso sembra più sollevata «se non ti dispiace...» conclude la frase.
«Uh, si certo! Ti mando l'indirizzo e vi aspetto!» Sono quasi le dieci e una pizza alla nutella non mi dispiacerebbe, amo i dolci.
«Grazie Stella, a dopo» stacca la chiamata.
Non c'è bisogno di ringraziarmi! Alla fine le seconde possibilità bisogna darle, c'è chi se le merita davvero.

Non sono mai stata una persona che dimentica, tengo sempre tutto dentro e non mi sfogo mai altrimenti rischio per piangere e non voglio farlo. Però penso che sia comunque giusto permettere a qualcuno di cambiare.
Molti dicono che le persone non cambiano, ma io non l'ho mai pensata così...ovviamente una persona non può cambiare tutto di sé stesso ma può sempre migliorare qualcosa che ritiene sbagliato.
Il cambiamento secondo me avviene solo se lo si vuole, bisogna essere determinati.
Avvolte invece si cambia per dolore o per esperienze che ti hanno segnata...
Quindi io sarei pronta a dare una seconda possibilità a Michela e anche a Ludovica, per giunta mi piacerebbe legare di più anche con Ludo, lei è la sorella di Nico e potrebbe aiutarmi a conoscerlo meglio, non ne voglio approfittare ovviamente ma ci tengo anche ad avere un bel rapporto con lei, secondo me è uguale a suo fratello ma anche molto diversa.
Ludovica ha una parte dolce che fa vedere a poche persone mentre Nico fa vedere solo la sua parte da ragazzo stronzo e menefreghista.
Mi risveglio dai miei pensieri filosofici e mando l'indirizzo di casa mia a Michela.
Dopodiché levo la pausa dalla serie e continuo a guardarmi la mia serie tv preferita...quando all'improvviso sento la porta d'ingresso aprirsi e vedo Kris richiuderla l'attimo dopo. È tornato vivo e salvo. Ma io non ho pace per finire almeno questo episodio di The vampire Diaries.
«Kris.» Mi alzo dal divano mettendomi seduta.
«Biondina» si avvicina da me posando le chiavi di casa sul tavolino
«Ho chiamato mamma e le ho detto che sei qui. Non c'è problema e puoi restare da noi quanto vuoi! » gli dico fredda. Sono stata preoccupata per lui per tutto il pomeriggio e poteva almeno avvisarmi che sarebbe tornato di sera.
Lui si siede accanto a me sul divano e mi fa uno dei suoi sorrisetti da bravo ragazzo.
«Perfetto!» mi dice.
«Ma dove sei stato ?» lo guardo in sospettandomi con aria curiosa aspettando una sua risposta.
«Sono andato a trovare un amico» da quando ha amici qui a Londra ?
« Un amico ? Non sapevo avessi un amico qui a Londra »
«Ehm si...beh si è trasferito da poco diciamo» Mhh secondo me sta mentendo, non ha nessun amico. È troppo strano e io lo conosco troppo bene.
«mhh come vuoi.» concludo sdraiandomi di nuovo sul divano e ignorandolo offesa per non avermi detto la verità.
Lui mi prende per una mano e mi tira a sé abbracciandomi mentre io non ricambio l'abbraccio «Dai scusami, lo so che avrei dovuto avvisarti, mi dispiace..» Fa una finta faccia triste e dopo una leggera risatina.
Kris è sempre così dolce che non cedergli è impossibile.
«Mi hai fatto preoccupare! E questa non è una scusa valida.» Gli dico con aria ancora arrabbiata e offesa.
« Lo so, come faccio a farmi perdonare ?..» Mi guarda dispiaciuto e mi sciolgo...vabene Kris hai vinto anche questa volta come sempre..
«Vabene ok ti perdono! Ma voglio sapere la verità.» Il campanello suona interrompendo la nostra conversazione e sicuramente saranno arrivate Michela e Ludovica con le pizze.
Vado ad aprire la porta e mi trovo davanti Michela che tiene in mano tre scatole di pizza, Ludovica attenta a mantenere lo sguardo sul cellulare e dietro di loro c'è lui.
Nella sua lunga altezza, con le sue spalle muscolose e gli occhi pietrificanti, Nico è con loro.

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