CAPITOLO 31

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"𝑺𝒆 𝒊𝒏𝒊𝒛𝒊𝒆𝒓ò 𝒂 𝒑𝒂𝒓𝒍𝒂𝒓𝒆 𝒅𝒊 𝒂𝒎𝒐𝒓𝒆 𝒆 𝒔𝒕𝒆𝒍𝒍𝒆, 𝒗𝒊 𝒑𝒓𝒆𝒈𝒐: 𝒂𝒃𝒃𝒂𝒕𝒕𝒆𝒕𝒆𝒎𝒊 "
(Charles Bukowski)

NICO.

1 Settimana.
È passata una settimana e Stella non si è più fatta sentire, non risponde né ai miei messaggi e nemmeno alle mie chiamate, mi fa incazzare ogni giorno quella ragazzina. Non capisce quando non deve superare il limite! Sono stato uno stronzo lo ammetto, non mi sono comportato bene, le ho fatto male ma l'ho fatto inconsciamente, non le avrei mai voluto farle del male ma non ero in me, tutto ultimamente mi fa perdere la concentrazione, non sopporto Kris e le sue cazzate, non lo sopporto quando sta con Stella e non lo sopporto quando sta con Ludovica, non lo sopporto mai.
Sono appena entrato in aereo porto, parto per Los Angeles. Finalmente vado ad ammazzare Noah, non sopporto vedere Stella continuare a soffrire per un essere umano come lui, merita l'estinzione, lui e tutti coloro che stuprano le donne.
Non gliela farò passere liscia, l'ho già detto e adesso la pagherà cara. Quindi mi metto comodo che mi aspetta un lungo viaggio verso la California.

Dopo infinite ore sono finalmente atterrato in California. Ha ragione Stellina, qui è tutto meraviglioso, non c'entra proprio niente con Londra, qui è estate tutto l'anno...
Esco dall'areo porto prendendo un taxi dove è diretto verso il mio hotel, starò qui solo oggi, domani mattina tornerò a Londra...solo il tempo di uccidere quel figlio di puttana e tornerò con le mani pulite, o forse sporche...preferisco sporche.
Mezz'ora dopo scendo dall'auto del taxì, gli do la mancia e vado in hotel. È decisamente un hotel di lusso, non ho problemi a pagarlo nemmeno per una sola notte. Entro e al suo interno le pareti sono tutte bianche con quadri appesi, al centro c'è una piccola aiuola di piante e fiori per abbellire il tutto, due lampadari enormi di cristallo che emanano una luce bianca accecante solo a guardarli, un ascensore e le scale fatte di marmo, di marmo bianco e dorato così come il bancone della reception.
Dopo aver preso le chiavi della mia stanza entro in ascensore, arrivo al 8º piano e con la chiave elettronica apro la stanza.

La stanza è più bella dell'hotel stesso.
C'è un enorme letto con le lenzuola bianche profumate, lo schienale nero con dei led incorporati, è enorme...le coperte abbinate al letto nere. Ci sono due comodini, uno a destra e l'altro a sinistra, anche i comodini e il comò sono fatti di marmo, marmo nero elegante, così come l'armadio scorrevole...qui la maggior parte delle cose ho notato che sono fatte di marmo.
C'è una vasca da bagno posizionata al centro quasi difronte al letto, non leva però la visuale al maxi televisore di 500pollici, a destra c'è una porta scorrevole, mi dirigo verso di essa e la apro, c'è un bagno abbastanza grande con una vasca idromassaggio al suo interno e anche una doccia, i lampadari tutti di cristallo raffinato appesi sul soffitto.
Dopo aver guardato la stanza decido di posare il borsone sul letto, prendo dei vestiti puliti e mi dirigo verso il bagno, ho bisogno di fare una doccia.
Questa stanza è talmente bella che quasi mi dispiace non fermarmi più di un giorno, ci starei con Stellina, già me la immagino nuda insieme a me nella vasca idromassaggio a farci le coccole mentre le faccio dei massaggi delicati e sensuali da mandarla fuori di testa e dopo finire per scoparmela al mio solito o sulla vasca o sul letto. Cazzo quanto la vorrei...
Scaccio via per un minuto il pensiero di Stellina sopra di me ed entro in doccia, apro l'acqua e la faccio scorrere fino a quando non diventa calda.
Mi rilasso godendomi la caloria dell'acqua mentre noto la mia erezione al pensiero della biondina insieme a me. Cazzo Stella che effetto mi fai.

Dopo un'ora passata in doccia, esco incurante di mettere l'accappatoio e lego un'asciugamano in vita, mi guardo allo specchio e per questa volta decido di sistemare il ciuffo dopo averlo asciugato, non posso lasciarlo sempre scompigliato...anche se amo averlo scompigliato. Dopo esco dal bagno e metto qualcosa di pulito addosso, dei pantaloncini di tuta neri e una maglietta bianca attillata, sapevo che qui avrebbe fatto caldo quindi ho portato solo vestiti estivi. Dopo di che decido di riposarmi un poco perché più tardi mi aspetta una lunga serata.
Dopo 2 orette che mi sono addormentato, mi sveglio e prendo il cellulare, nessun messaggio da Stella, solo uno da Rose dove dice che le manco...appena tornerò a Londra andrò dalla rossa a farla godere. Spengo il cellulare e mi alzo dal letto, metto del profumo che ho lasciato nel borsone ed esco dalla stanza.
So già chi chiamare...una volta fuori l'hotel, prendo il telefono in tasca e chiamo un amico mio.
«Nicolò eccoti.» Harry mi risponde al primo squillo.
Harry è il figlio di un amico di mio padre, suo padre è stato ai tempi nel giro della mafia e adesso anche se non ci sta più hanno entrambi ancora delle amicizie buone.
Devono solo dirmi tutti movimenti di quel pezzo di merda di Noah e dopo vado ad ammazzarlo con le mie stesse mani. «Ciao Harry, non ho tempo da perdere dimmi se l'avete trovato!» arrivo dritto al punto! Ho già avvisato Harry di tutto due giorni fa. «Sì. Sappiamo dove si trova quello stronzo, adesso ti mandiamo la posizione.» lo saluto e stacco la chiamata.
Non vedo l'ora di bermi il suo sangue.
Dopo due minuti mi arriva la posizione di quel figlio di Puttana...si trova al Sound Nightclub, non dista molto da qua mi basterà prendere un taxi e sarò là. Quel figlio di puttana se la sta spassando tranquillo a divertirsi...presto gli farò finire il divertimento. Fermo un taxi e dopo quindici minuti arriviamo al club.
Il club all'esterno sembra piccolo, è nero e molto decorato con vari cartelli appesi nelle pareti, c'è un po' di fila..ma quella per me non è un problema, durante il viaggio Harry mi ha detto che conosce l'addetto alla sicurezza quindi mi basta fargli il suo nome e sono dentro. Infatti così è stato, sono dentro al club.
Se all'esterno sembrava piccolo all'interno è molto grande, non si vede niente, solo gente sparsa ovunque e affollata, luci che lampeggiano rosse e nient altro...sarà un impresa trovare Noah.
Provo a cercare il bancone per prendere qualcosa da bere e dopo averlo trovato mi ci fiondo, prendo solo della birra e subito dopo scrivo ad Harry.

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