CAPITOLO 34

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Guarda in alto la stella cadente ed esprimi un desiderio. Io da lassù farò tutto il possibile per far sì che si avveri.
(S. Cannatella)

Stella.

«pronto ?» non riesco a capire cosa mi dice al telefono Ludovica, sento solo singhiozzi di pianto «Che succede Ludo, stai bene ?» prova a parlare ma è troppo debole, la sento...«N-Nico..» capisco solo adesso il nome di suo fratello, Nico. Che cosa diamine sta succedendo ? Che ha fatto questa volta ? «Cosa Nico ? Ludo ti prego cerca di calmarti e spiegami, per favore..» Ludovica prova a calmarsi e prende a parlare più chiaramente...«Nico è in ospedale e lui..» cosa ?.. «lui non si sveglia più.» mi si ferma il cuore. Il telefono mi cade dalle mani e le lacrime iniziano a bagnarmi tutto il viso.
Che vuol dire NON si sveglia più ? Non capisco più niente, sento solo Ludovica che continua a parlare dal telefono, la voce è sempre più lontana e inizia a mancarmi il respiro. Un battito, due battiti, tre..battiti, il cuore sta impazzendo, sono immobile quando una mano mi si appoggia sulla spalla. «Stella..stai bene ? Che succede ? Stella!» Kris prende il telefono da terra, non è rotto essendo caduto sul tappeto, intuisco perché inizia a parlare con Ludovica e la sua voce inizia a tremare. Sto morendo anche io insieme a Nico. Mi riprendo e subito mi alzo in piedi! «Dobbiamo partire oggi stesso.» a Londra sono le 22 passate, qui sono le 14.00 «Vabene stella...calmati, vedo subito se ci sono voli per oggi » Kris prova a tranquillizzarmi e mi abbraccia forte, ricambia e mi lascio andare tra le sue braccia «Stai tranquilla, andrà tutto bene promesso» mi accarezza i capelli e non smetto di piangere.

Sono le 20:45 grazie a Dio oggi ci sono voli per Londra.
Alle 21:00 parte l'aereo. Non riesco a smettere di pensare a lui, è tutto il giorno che piango pensando a lui, non c'è la faccio più e mi sta scoppiando la testa, voglio solo vederlo e riabbracciarlo.
Nico mi ha sempre fatto paura, in amore, ho sempre avuto paura di soffrire stando insieme a lui, ma è sempre stato presente per me, mi ha sempre protetta.
«Stella...c'è una cosa che non sai..» Kris mi risveglia dal mio stato di trance « cosa ?» gli chiedo. «Riguarda Noah..» mi si gela il sangue solo a sentirlo nominare, che intende ? «Cosa c'è ?» gli rispondo con l'ansia addosso. «Nico voleva vendicarti per quello che ti ha fatto...» no..no, no..non può essere... «Io ero venuto a Londra, oltre che per stare con te, perché Nico mi aveva contattato iniziando a fare domande su Noah..» Nico c'entra qualcosa sulle condizioni gravi di Noah di due settimane fa ?... cosa cazzo hai fatto Nicolò.. «continua.» e Kris continua «È stato Nico a mandare Noah in ospedale! Stella...Nico lo ha picchiato.» non trovo più le parole. «sarei uno stronzo se non ti dicessi tutta la verità, anche io dovevo andare con lui perché odiavo e odio vederti stare male per quel bastardo di Noah...ma Nico dopo avermi fatto complice alla fine ha deciso di agire da solo» Resto a fissare il vuoto con le parole di Kris che mi rimbombano nelle orecchie. Quindi Kris era venuto a Londra per diventare il complice di Nico e picchiare insieme Noah ? Solo che dopo Nico ha "scaricato" Kris facendo tutto da..SOLO ? Oddio....mi sento male. Come può essere così pazzo ? «voi...siete due pazzi.» Kris mi prende per le mani «Stella perdonami, non avrei dovuto mentirti.» ora tutto torna. Ecco perché Kris usciva spesso quando stava a Londra, c'era qualcosa che mi puzzava visto che lui a Londra non ha amici, dopo aver conosciuto Ludovica passava del tempo con lei, questo è vero...ma ricordo che prima di conoscerla passava spesso del tempo fuori casa. Stava pianificando tutto insieme a...Nico. Oh merda... «io-io non so che dire..» Kris sospira tendando di dirmi qualcosa ma chiamano il nostro volo e subito entriamo. Ci sarà tempo per questo, adesso Nico è più importante.

Dopo 11 ore e 23 minuti atterriamo a Londra.
Non c'è stato un solo momento durante tutto il viaggio che non ho pensato a Nico...mi manca.
Kris non ha più detto niente e io nemmeno. Undici ore di volo in silenzio.
Usciamo dall'aereo porto dopo aver fatto tutto e prendiamo il taxi che ci porta dritti in ospedale.
Dopo esser arrivati in ospedale entriamo subito.
Ci sono Trevor e Michela ad aspettarci, ho mandato un messaggio a Michela prima di partire dicendole di aspettarci passate le undici ore. Sono ancora tutti in ospedale, amici e....solo la sorella, dove sono la mamma e il papà di Nico ?..
«Oh Stella!» Michela mi corre contro abbracciandomi, ricambio il suo gesto debole.. «Ti prego, portatemi da lui, ho bisogno di vederlo..» Michela annuisce e Trevor ci fa strada. Saliamo con l'ascensore e arrivati al 4º piano le porte dell' ascensore si spalancano.
Qui le pareti dell'ospedale sono tutte bianche e mi portano un angoscia incredibile...
Arriviamo davanti la porta della stanza dove c'è Nico, ma la stanza è chiusa...solo adesso mi ricordo che siamo nel piano di  "terapia intensiva" oh cazzo no...
Vedo Ludovica seduta su una delle sedie in corridoio, piange, ha gli occhi rossi e gonfi così deciso di correre da lei... «Ludo..» le dico «Stella ciao..» tiene lo sguardo basso.. «Cos..cos'è successo ?..» cerco di trattenere le lacrime mentre vedo Kris raggiungerci, abbraccia Ludo e lei ricambia piangendo più di prima...
A rispondere alla mia domanda è Davis, l'altro amico di Nico. «Gli hanno sparato, alla festa...io stavo andando al parcheggio per prendere qualcosa dalla mia auto e ho visto Nico..» non riesce a parlare «a terra ricoperto di sangue, così ho subito chiamato un'ambulanza e la festa si è fermata.» si sforza di continuare. Mi sento male, mi viene da vomitare e inizia a girarmi la testa, poggio una mano sul muro per reggermi in piedi....che significa gli hanno sparato ? CHI lo ha sparato..?...Piango di nuovo.

In lontananza vediamo un dottore avvicinarsi verso di noi.
Ludovica si alza in piedi e il dottore con le mani in tasca nel camice inizia a parlare... «è in coma.» Cos...
Ludovica non reagisce e scoppia a piangere più di prima, Kris la regge a lui abbracciandola, Davis sta immobile senza dire nulla, Trevor stessa cosa ma con le lacrime lungo il viso, anche Michela piange ma in silenzio...«le sue condizioni non sono delle migliori, ma faremo di tutto.» il dottore davanti a noi ci sorride in modo speranzoso..«P-posso entrare a vederlo ? Per favore» mi si spezza la voce, tremo e non smetto di piangere, adesso voglio solo vederlo.
«5 minuti, puoi entrare!» ringrazio il dottore ed entro subito in stanza facendo piano.
È tutto così brutto qua dentro...
Nico è sdraiato su un lettino bianco, attaccato a un tubo e a degli aghi...l'unico rumore che sento sono i battiti del suo cuore nella macchinetta, non voglio immaginare nemmeno per un secondo a quei battiti che iniziano a farsi più lenti fino a fermarsi...non voglio.

Piano mi avvicino a lui, mi siedo sul lettino accanto a lui delicatamente e gli tengo la mano.
Ha gli occhi chiusi e le labbra socchiuse...
Mi fa malissimo vederlo così..se potessi aiutarlo adesso lo farei, in qualsiasi modo. Gli donerei persino il cuore, non merita di star male, ha già sofferto tanto.
«Nico..» so che non può rispondermi ma forse può sentirmi, gli parlo senza smettere.
«ti prego...cerca di svegliarti, non puoi lasciarmi qui da sola, ho ancora bisogno di te, di te che mi proteggi, mi mancano persino le tue inutili scenate di gelosia, mi mancano le tue frasi perverse e anche la tua parte da stronzo arrogante. Io lo so che non sei così come fai credere a tutti, io so che sei tanto buono dentro, che hai un cuore tanto grande, lo so che stai soffrendo tantissimo, ma ti prego...adesso ci sono io con te. Non farti venire in mente di lasciarmi da sola, nemmeno a Ludovica, lei sta malissimo e ha bisogno di te sempre.
Ti ricordi quella volta al mare ? Quando lo abbiamo fatto per la prima volta in acqua in compagnia del buio, della sabbia e delle stelle...oppure quella volta che sei venuto sotto casa mia e ci siamo messi a guardare le stelle insieme. Ti prego, voglio continuare a vederle solo insieme a te, anche se so che non sei un tipo romantico e dolce, ho bisogno di vivere altre trecento cose belle ma anche brutte insieme a te.
Mi hai sempre messo paura, ho paura di soffrire ma se adesso ti svegli ti prometto che ti darò il mio cuore per sempre, anche se gli farai male, anche se lo ridurrai a pezzi.
Ti porterò al cambiamento e all'amore, non ti farò stare male, voglio solo vederti felice...Perdonami!
Abbiamo entrambi bisogno di guardare le stelle insieme ed esprimere tanti desideri con la speranza che un giorno si avverino. » Le lacrime continuano a scendermi lungo il viso e mi levo la collana con la stella argentata, la metto a lui sulla mano chiudendogli delicatamente il palmo della mano. «Adesso è tua, mamma capirà..» Mi asciugo le lacrime...fine.

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