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Rosaline
Stremata dai tredici giri di corsa nel campo,io,Meg e Grace ci lasciamo cadere sugli spalti.
Con il fiatone prendo la mia bottiglietta dell'acqua e faccio qualche sorso.
<<Credi che oggi verrà?>> mi domanda Grace mentre si asciuga la fronte con un'asciugamano.
<<Chi?>>
<<Cole. Dici che verrá a scuola?>>
<<Perchè non dovrebbe>>chiede Meghan.
<<Mi ha scritto che Nicholas stava male oggi,ho provato a scrivergli ma non mi ha più risposto.>>
<<Sta tranquilla.>>dico mettendo una mano sulla spalla di Grace <<Se fosse successo qualcosa di grave ti avrebbe di sicuro avvertita.>>

Cerco di rassicurare Grace ma in realtà,la notizia che Nick è stato male mi preoccupa.
Nicholas mi aveva accennato del fatto che la scuola per lui fosse importante,eppure sono giorni che lo vedo di rado. Per non parlare del fatto di averlo visto durante un attacco di panico o qualsiasi cosa fosse.
Cosí quando rientriamo dalla palestra,scrivo a Nick.

Rose: passo da te alle 16 a lasciarti i compiti.

Com'era prevedibile,non ricevo risposta fino alle 15.

Nick:Non sono a casa. Passa da Cole.

Prevedibile.

Arrivo davanti casa di Cole dopo che mia madre mi ha accompagnata.
Inutile dire che tra noi due non ci sia più il dialogo di una volta.
Non abbiamo parlato per tutto il viaggio e non abbiamo affrontato la storia del matrimonio.
Se lei non vuole parlarne,dovró trovare io un momento giuro per farlo.

Scendo dall'auto e mi incammino nel vialetto di casa di Cole,noto subito quanto sia ordinato il giardino,l'erba è tagliata alla perfezione e i fiori sono vigorosi e colorati.
Suono il campanello con un po' d'ansia,ed ad aprirmi c'è una donna:capelli biondi e occhi azzurri,l'esatta copia di Cole.

<<Tu devi essere Rosaline,giusto?>>
<<Si esatto,piacere di conoscerla.>>
Ci stringiamo la mano e lei si presenta,poi la donna mi fa entrare in casa.
<<Cole e Nicholas sono sul retro a mettere la cera alle tavole.>>Seguo Hanna,che attraversando il salotto e la cucina, mi accompagna a una porta di vetro colorata e quando la apre mi ritrovo sul retro della casa,contornato da un piccolo giardinetto e garage.
<<Sono in garage>> annuisco per ringraziarla ma poco prima di allontanarmi:<<Rose,non è una giornata buona per Nicholas...cerca solo di...non metterlo sotto pressione.>> il suo tono è cosí tanto preoccupato che mi sembra più sua madre,che la mamma del suo migliore amico.
<<Stia tranquilla.>> la rassicuro mentre vado in garage dove trovo Cole e Nicholas,intenti a incerare le tavole.

Mi avvicino di soppiatto alle spalle di Cole per poi urlargli un <<Bu!>> nelle orecchie.
Cole mi saluta sorridendo,Nicholas alza lo sguardo su di me per qualche secondo e riprende a mettere la cera sulla tavola.
Ha ancora le occhiaie violacee sotto gli occhi e noto dei piccoli graffi sulla faccia.
Cosa ha fatto?
D'istinto mi avvicino a Nicholas,vorrei accarezzarlo,capire cosa gli sta succedendo,ma mi trattengo.
Passo una mano sulla tavola che sta sistemando e questo sembra attirare la sua attenzione.
<<Non dovevi darmi i compiti?>> Nicholas mi osserva imbronciato,con gli occhi verdi magnetici che mi fanno gelare il sangue.
<<Si>> balbetto mentre prendo dallo zaino alcune schede e un foglio dove ho scritto le interrogazioni per la prossima settimana.
Allungo i fogli verso di lui ma non li prende.
Nicholas fa un cenno con il capo verso un bancone pieno di attrezzi :<<Poggiali li e tornatene a casa>>dice duro.
Il suo sguardo torna sulla sua tavola tra il rumore della cera che viene passata avanti e indietro.
Mi sembra di sprofondare.
Mi giro e lascio sul bancone i fogli.
Vorrei poter dire che l'indifferenza di Nicholas non mi faccia effetto.
Ma mentirei a me stessa.
Riesco a sentire la voce di Cole,mentre si rivolge al suo amico: <<Non fare lo stronzo.>>
Dalla bocca di Nicholas esce un un grugnito.
Sbatte con forza uno strofinaccio a terra,dopo essersi pulito le mani,ed esce dal garage.
Guardo Cole cercando di capire cosa stia succedendo.
Ma non lascia trapelare nessuna emozione se non sconforto.
<<Che sta succedendo Cole?Io non riesco a capirlo.>> azzardo a domandare.

Cole lascia la tavola e si avvicina a me. Appoggia le braccia al bancone e solo in quel momento,con le braccia scoperte,capisco perché a Grace piaccia tanto.
È davvero bello e ha un fisico che molti ragazzi osservano con invidia.

<<Non posso dirtelo Rose.>> ammette sbuffando.
<<Cole,dico sul serio,mi sembra di stare sulle montagne russe con Nicholas. Un giorno è dolce e apprensivo, mentre il giorno successivo sembra un'altra persona.>>

Cole si scombina i capelli in modo sexy e si porta le dita alla base del naso.

<<Okay senti,ti do un consiglio. Ma uno soltanto d'accordo?>> specifica mentre abbassa la voce.

Ha paura che Nicholas possa sentirlo?

<<Nicholas non è come le altre persone. È molto selettivo,non ha amici e non vuole averne. Devi trovare un modo per entrare nella sua testa,perché lui non te lo lascerà fare facilmente.>>

Cole sembra quasi incazzato con se stesso per avermi raccontato queste cose,come se avesse tradito la fiducia di Nicholas.

Decido di abbracciare Cole.
Il che è strano dato che non sono una persona affettuosa e neanche una persona che ama il contatto fisico.
Ma Cole sembra diverso.

<<Ti ringrazio.>> sussuro mentre lui ricambia l'abbraccio stringendomi.
<<Non rimanerci male se dovesse urlarti addosso cattiverie.>> mi mormora dolce.
<<Mi fido di te Rose,potresti davvero aiutarlo...ma ora staccati,se dovessi arrivare Nicholas mi ucciderebbe.>>

Un sorrisetto mi spunta spontaneo mentre sciolgo l'abbraccio.
Cole torna alla sua tavola e io decido di andare alla ricerca di Nicholas.
Dove ti sei cacciato Nicholas...

𝙩𝙧𝙪𝙨𝙩 𝙢𝙚Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora