I giorni successivi, o meglio gli ultimi momenti della vacanza prima di rientrare in Italia e unirsi ai suoi genitori, trascorsero in tranquillità. Sorprendentemente, Victoria sembrava aver recuperato la sua solita personalità menefreghista e vanitosa, o forse quel comportamento era solo un modo per liberare la sua rabbia e frustrazione.
Si sforzava di mantenere la stessa facciata per non destare sospetti nel ragazzo a fianco a lei, e ci riusciva con ottimi risultati. Per lui, la vacanza era stata un successo, e una volta tornati, sulla spiaggia di Porto Cervo, Victoria lo ascoltava con pazienza mentre raccontava dettagliatamente la sua proposta di matrimonio. Ogni volta, era sempre la stessa versione , con tutti i dettagli in aggiunta. Per Victoria, ascoltarla per l'ennesima volta scatenava un fastidio incontenibile, anche se faceva del suo meglio per trattenersi.
Nonostante l'impellente desiderio di rivedere le sue amiche, Victoria si trovava "costretta" a passare altre due settimane in quel paradiso terrestre con la sua famiglia e quella di Gabriele, che erano anche vicini di casa. Il discorso sul matrimonio, ovviamente, non si esaurì così velocemente. Tutti iniziarono a intromettersi, a chiedere dettagli, a organizzarsi quasi come se il matrimonio fosse un affare di famiglia.
Giacomo( padre Gabriele): avete già in mente una data? -chiese prima di assaggiare il suo boccone-
Victoria:mah per ora ancora no,magari ci penseremo quando saremo tornati a Milano -disse sorridente lei-
Gabiele: si papà! -aggiunse lui- vorrei togliermi prima il pensiero della laurea e poi con calma ci inizieremo a pensare però l'importante che il peggio è passato -disse prendendo per mano la sua compagna-
Fortunatamente, ciascuno aveva la propria dimora, e nonostante i genitori non avessero alcun problema a farli dormire insieme, ognuno preferiva riposare presso la propria famiglia. Questa scelta garantiva a Victoria, almeno durante le ore notturne, la libertà di respirare.
La casa al mare, a differenza delle innumerevoli dimore sparse in Italia e in Europa, era più modesta. A Claudio, però, piaceva così com'era. Nel corso degli anni, aveva apportato qualche ritocco, ma non aveva aggiunto nulla di più, seguendo il desiderio espresso dal padre nella lettera di lasciarla inalterata. Pur essendo più piccola, vantava un'enorme terrazza affacciata sul mare e un piccolo sentiero che li collegava direttamente a una delle spiagge più esclusive dell'isola, dove erano clienti affezionati.
Victoria, Zoe e Celeste si ritrovarono nella cameretta, come facevano ogni estate, condividendo uno spazio speciale. Nella casa di Milano, ognuno aveva i propri spazi, una situazione che andava bene a tutti. Tuttavia, ogni volta che tornavano lì, venivano in mente mille ricordi. Ricordi di notti insonni in cui raccontavano storie horror che spaventavano l'ultima delle tre sorelle, o addirittura di fughe al mare per assistere all'alba. Insomma, in quel luogo erano racchiusi tanti ricordi.
Zoe: credo di essermi innamorata del ragazzo che porta le pizze a casa -disse di botto-
Celeste: eddai ancora con queste storie? Non vedi che ora ho quasi quattordici anni? E basta con queste storie horror -disse girandosi dall'altro lato del letto-
Victoria: -rise- non ha tutti i torti Celeste e poi sono quasi le tre del mattino,buonanotte! -disse di tutta risposta-
Zoe: -si alzò- guardate che non sto scherzando! Ci siamo anche baciati! -disse lei seria-
Victoria: si e magari quando torniamo a Milano hai anche intenzione di farlo conoscere alla famiglia,che dici? ma dai! -disse ridendo-
Zoe: e guarda -disse facendole vedere una foto- si vede che siamo io e lui!
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(AMA) NTI //Olivier Giroud
FanfictionVictoria, erede di un impero finanziario, è intrappolata nella lussuosa ma restrittiva rete familiare, dove ogni passo è scrutato. La sua relazione di otto anni sembra essere la scelta sicura, fino a quando Olivier, un enigmatico fascinoso, entra ne...