Maria: come sta la nostra sposina? -chiese avvicinandosi al suo tavolo- da quando siamo arrivati io e mio marito non abbiamo avuto un attimo di tempo neanche per salutare te e la tua famiglia,ci devi perdonare!
Vic: stia tranquilla,Gabriele mi ha spiegato tutto! -sorrise- lei piuttosto come sta? I suoi cagnolini sono in stanza?
Giorgio: quelle pesti! -disse sorridente- ogni volta che cambiano posto ne combinano sempre di nuove! Cara,avremmo dovuto lasciarli alla dog sitter! -disse riferendosi alla moglie-
Era ora di pranzo e quindi la famiglia che ormai era giunta decise di passare del tempo insieme prima della fatidica cena. Fu una bella giornata passata fuori al terrazzo di quella lussuosa villa con quella vista meravigliosa che faceva da sfondo alle loro conversazioni leggere. Victoria si sentiva osservata ma non dai genitori di Gabriele ma anzi da Caroline che non smetteva di fissarla tant'è che ad un tratto la figlia nel bel mezzo del discorso le chiese se ci fosse qualcosa che non andasse ma lei rassicurò tutti dicendo che aveva solamente un lieve mal di testa.
Dopo aver finito quel pranzo Gabriele come al solito dovette scappare per una chiamata improrogabile e quindi Victoria ne approfittò per fare una passeggiata con le sue due sorelle prima di tornare in camera per riposarsi. Dopo averle salutate mentre si stava dirigendo verso la sua camera sentì nel corridoio una voce che conosceva bene così decise di affacciarsi e vedere chi fosse.
Gabriele: stai tranquilla,ho fatto come hai detto tu,si!
Caroline: e ci ha creduto? Sai com'è mia figlia -disse sbuffando- sei davvero sicuro che abbia creduto alle tue lacrime?
Gabriele: un ragazzo che piange fa sempre colpo,stai tranquilla che è tutto sotto controllo!
In quell'istante il cuore di Victoria per l'ennesima volta fece crack. Era rimasta lì fuori dalla sua camera impalata con le chiavi tra le sue mani a fissare la porta non credendo ancora alle parole che aveva appena ascoltato.
Quelle promesse,quelle lacrime erano tutte false? Tutte bugie ideate dalla madre? Tanti pensieri le frullarono per la testa ma a tutti dava sempre la stessa spiegazione cioè che Gabriele non era il ragazzo con cui voleva passare il resto della sua vita e che i genitori sapessero più di quanto avessero detto. Una volta entrata in camera chiuse le tende e si nascose sotto il lenzuolo a piangere pensando a quanto fosse stato cattivo e meschino il suo fidanzato che pur di fare leva sui suoi sentimenti l'aveva colpita nel peggiore dei modi credendo che lei ci cascasse.
Gabriele: sai -disse avvicinandosi- da quando ti ho visto indossare questo vestitino non riesco a non pensare all'intimo che indossi -disse prima di baciarla-
Vic: -sorrise- devo fare una cosa con le mie sorelle, ci vediamo domani? -disse sistemandosi il vestito-
Gabriele: ma che te ne frega di quelle due, dai! -disse spingendola sul letto- abbiamo bisogno di passare del tempo insieme e credo che dovremmo iniziare proprio da ora,non la pensi anche tu così?
Vic: no! -disse spostandosi- ti ho detto che ho un appuntamento con le mie sorelle e non con quelle come le chiami tu! -disse nervosa-
Gabriele: -alzò le mani in segno di resa- okay,okay! Lo sai però che mi piaci ugualmente così aggressiva?
Per fortuna riuscì a lasciare quella stanza senza insistere troppo anche se Gabriele quando si trattava dell'argomento sesso non ne voleva sapere nulla. Si doveva fare come e quando diceva lui perché tanto dell'altra persona che aveva accanto che cosa gliene fregava? Erano i suoi desideri quelli che contavano e di certo non avrebbero mai contato quelli di una ragazza qualsiasi come era vista ai suoi occhi.
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(AMA) NTI //Olivier Giroud
FanfictionVictoria, erede di un impero finanziario, è intrappolata nella lussuosa ma restrittiva rete familiare, dove ogni passo è scrutato. La sua relazione di otto anni sembra essere la scelta sicura, fino a quando Olivier, un enigmatico fascinoso, entra ne...