Olivier: mi preoccupo per te,non sono un mostro! Lo so che ho detto tante cose come anche tu le hai dette nei mie confronti ma sono davvero preoccupato! Hai bisogno di qualche medicinale? -chiese avvicinandosi-
Vic: ho bisogno di rinascere in un'altra famiglia -sorrise- ho bisogno che il mio fidanzato mi lasci in pace e di sparire da qui! conosci qualche medicinale che possa fare questo effetto? -disse prima di asciugarsi le lacrime-
Olivier: che succede? -disse accarezzandole la schiena-
Vic: ho appena scoperto che il mio fidanzato vuole sposarmi solo per interesse, per acquisire la quota dell'azienda che mi spetta e ti dirò di più i miei genitori sono stati d'accordo fin dall'inizio tant'è che l'hanno costretto a farmi la proposta -disse sorridendo-
Lei per tutta la conversazione tenne gli occhi rivolti verso il pavimento perché non voleva che lui vedesse quanto fosse fragile ma allo stesso tempo cercava da lui un conforto, un aiuto per uscire da quella situazione. Però ad un tratto non riuscì più a tenersi tutto dentro e iniziò a piangere senza smettere cacciando tutto quello che aveva dentro. Il ragazzo d'istinto la tirò a se mentre lei continuava a piangere tra le sue braccia non sentendosi intrappolata ma libera con lui.
I due si sedettero quindi sul pavimento del bagno e Olivier cercò in tutti i modi di calmare il suo pianto anche se più la ragazza ci pensava e più andava peggio. Aveva paura del futuro, di cosa sarebbe accaduto dal giorno seguente e sapeva di non poter parlare in nessun modo con la famiglia dato che erano d'accordo dal primo momento con Gabriele quindi avrebbe solo peggiorato la situazione.
Olivier: mi dispiace averti giudicato senza conoscerti, senza sapere la tua storia..ti chiedo davvero scusa Vic! -disse accarezzandole i capelli-
Vic: ora sto bene -disse singhiozzando- va dalla tua famiglia che immagino si stiano preoccupando!
Olivier: tu?bene? -rise- certo è che stiamo in un bagno e non stiamo facendo nulla quindi è accertato che non stai bene -disse ridendo- perché non provi a scappare?
Vic: con quali soldi? Mi toglierebbero i fondi dopo cinque minuti -rise- ora devo solo accettare la situazione, devo convincermi che a maggio mi sposerò e basta! -disse sorridendo- starò bene e avrò dei bambini che mi faranno compagnia
Olivier: ma che cazzo dici? ma a vent'anni ti senti come parli? A vent'anni dovresti viverti la vita,amare,viaggiare e fare tanto altro e non convincerti a sposare un uomo che non ami! non posso accettare che tu faccia questi discorsi ,non sei una cretina -disse furioso-
Vic: tu non sai cosa significa nascere in una famiglia come la mia! -disse girandosi verso il ragazzo- da quando sono nata che sulla mia testa ci sono state delle aspettative enormi ma questo era il mio destino e tutti lo sapevano fin dall'inizio. Se fossi stata maschio o se fossi stata la secondogenita non sarebbe andata in questo modo -disse iniziando a piangere di nuovo-
I due passarono del tempo indefinito su quel pavimento di quel bagno con Victoria che si spogliava completamente delle sue ansie,dei suoi sentimenti e Olivier che pazientemente l'ascoltava e cercava di darle qualche consiglio vista la tremenda situazione in cui si trovava la ragazza.
Capìin quei frangenti che Victoria fosse una persona che faceva finta di esserneuna totalmente all'opposto, si era creata una maschera e tutti i giorni andavasul palco con la stessa quando poi almeno con lui era totalmente un'altrapersona. Era profonda, sensibile, attenta e fragile. I due però quando si reseroconto che era passato troppo tempo si alzarono da quel pavimento e cercarono diricomporsi e di rendersi presentabili. Victoria gli diede un ultimo abbraccioquasi come in segno di ringraziamento e lui ricambiò senza farselo dire duevolte.
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(AMA) NTI //Olivier Giroud
FanfictionVictoria, erede di un impero finanziario, è intrappolata nella lussuosa ma restrittiva rete familiare, dove ogni passo è scrutato. La sua relazione di otto anni sembra essere la scelta sicura, fino a quando Olivier, un enigmatico fascinoso, entra ne...