Victoria quindi lasciò il suo ultimo pezzo di pizza,prese le sue cose e gli chiese gentilmente se l'avesse potuta riaccompagnare a casa dato che erano arrivati con la sua auto. Lui era visibilmente incazzato e disse solo che avrebbe dovuto prendere le chiavi e sarebbero partiti.
Dopo qualche minuto i due sfrecciavano per le strade milanesi senza guardarsi minimamente,Victoria guardava fisso il finestrino con qualche lacrima che le rigava il viso mentre Olivier era incazzato e fissava la strada dinanzi a se. Una volta arrivati lei scese sbattendo con violenza la porta dell'auto del francese ma lui ad un tratto le disse di fermarsi..
Olivier: pensi che io e te potremmo continuare anche dopo che ti sarai sposata? C'hai pensato a questo? Tu ora sei felice di passare del tempo con me ma sai che questo non potrà accadere quando vivrete insieme?
Vic: parli proprio tu che dopo anni di matrimonio continui insistentemente a tradirla? -chiese ridendo- dai Olivier fammi il piacere!
Olivier: tu hai preso la tua scelta? Ed io ora prendo la mia! E non mi andrò ad infilare in qualcosa di scomodo solo per una scopata,hai capito?
Non era il modo migliore per concludere la loro relazione ma Olivier voleva mettere le cose in chiaro fin dall'inizio conoscendo il pagliaccio che lei avrebbe sposato da lì a pochi giorni. Continuare qualsiasi cosa fosse tra loro non era pericoloso per il francese ma aveva paura per l'incolumità della ragazza visti i precedenti e visti i modi in cui la trattava.
Certe cose non possono durare all'infinito ed entrambi lo sapevano ma Victoria ci sperava di avere sempre il suo sostegno e di trovare con lui un angolo di felicità,spensieratezza nella casa buia che condivideva con Gabriele. Victoria non ci aveva mai pensato a cosa sarebbe successo dopo il matrimonio ma inconsapevolmente era convinta di stare seppur di meno con il calcicatore francese e invece quella sera oltre a lasciarla definitivamente le aveva spezzato anche i suoi sogni e il suo futuro.
Nella sua testa rimbombava insistentemente un meno otto ma a darle il colpo di grazia ci pensò la madre. Non appena entrò la trovò lì in salone con una tazza di the che ancora fumava tra le mani e uno sguardo accusatorio verso la ragazza. Victoria quindi guardò l'orario e ironizzando le disse che non era tardissimo e che avrebbe potuto evitare di aspettarla lì.
Caroline: smettila di fare la finta tonta per una volta! Smettila di inventare bugie! -disse seria-
Vic: se hai problemi a lavoro non sfogare la tua rabbia su di me! Non metterti anche tu e vai a dormire! -disse prima di salire le scale-
Caroline: no! Tu ora ti siedi qui accanto a me e non vai proprio da nessuna parte -disse alzando il tono della voce-
A quel punto Victoria capì che c'era qualcosa che non andava e si iniziò a preoccupare. Caroline l'aveva sempre difesa e supportata anche quando faceva cazzate e sempre l'aveva protetta dal padre evitandole di raccontarle cose scomode sulla figlia ma il tono e la rabbia con cui Caroline aveva parlato era preoccupante.
Victoria quindi riscese le scale e fece come le aveva detto la madre:si sedette sul divano accanto a lei e dopo qualche secondo la madre le diede una bustina. Ingenuamente la ragazza pensò che si trattasse di uno di quei stupidi regali che si fanno prima del matrimonio così si sciolse ma dopo qualche secondo e più precisamente quando aprì quella busta il suo voltò cambiò.
Caroline: che c'è? Ora non parli più? Non fai la sbruffona e la ragazzina viziata come fai sempre?
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(AMA) NTI //Olivier Giroud
FanfictionVictoria, erede di un impero finanziario, è intrappolata nella lussuosa ma restrittiva rete familiare, dove ogni passo è scrutato. La sua relazione di otto anni sembra essere la scelta sicura, fino a quando Olivier, un enigmatico fascinoso, entra ne...