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Damon's pov 

Aver sbattuto contro Helena e averla toccata per almeno mezzo secondo, aveva procurato in lui come una scossa di potere. No, non sapeva se definirla tale. Come toccare qualcosa di elettrostatico. 

Era così morbida, ma anche spigolosa. Poteva vedere le ossa del collo che si contorcevano per vedere chi fosse stato il disgraziato che l'aveva osata toccare. 

Helena. Helena, cazzo, guardami. Mi riconosci? Damon. Sono Damon. Il ragazzo che cerca sempre di parlarti. Il ragazzo nuovo. Che ha origini italiane. Cavolo, Helena. Girati a guardarmi.

Damon rimase lì. Rimase fermo a aspettare. Fino a quando lei, drizzò severamente il collo, si girò composta e rigida. 

-  Allora sei tu. Come al solito sei in mezzo. Ma mi lasci stare?

Non era certo questa la reazione che si aspettava Damon. 

- Helena.

Il moro pronunciò quella parola con dolcezza. Non disse nient'altro. Solo il suo nome. E quanto gli piaceva il suo nome. Così elegante. Assomigliava anche al nome italiano. Ma quella H lo rendeva più forte di un semplice "Elena". La cadenza americana, poi, lo rendeva così sensuale. BASTA! 

Damon, cazzo, reagisci. Non puoi stare a masturbarti sul suo nome. Vattene. Il piano è già andato a rotoli. Dove è Ellis?? Doveva essere qui da qualche parte! 

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Helena's pov

Helena. Non pronunciò altro. Ma come si permetteva? Prima mi lancia qualcosa, poi mi viene addosso e poi dice  "Helena". Ma cosa significa????

Lei  si diresse verso l'aula d'arte, finalmente. Aveva tutti gli occhi puntati addosso. Ma non i soliti occhi  da persone superiore, ora tutti la guardavano con occhi pieni di rabbia. Una rabbia repressa che si mostrava solo ora, tutta insieme in quelle piccole fessure.

Si sedette all'ultimo banco a destra, accanto ad una ragazza bionda. L'ora passo velocemente mentre lei pensava a Lui. "Helena". Ancora non riusciva a digerirlo. Ci avrebbe pensato tutta la sera. Come faceva sempre. 

Chissà cosa voleva quel cretino. 

La prossima vota gli rispondo anche io solo con il suo nome. Voglio vedere se mi pensa anche lui tutta la sera.

Peccato che Helena non sapeva che lui pensava a lei tutto il tempo. 

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Damon's pov

Poggiò lo zaino accanto alla porta di camera sua e si distese sul letto sfilando al volo il diario da sotto il letto. 

Caro diario,

Sono uno stupido. 

Me l'avevano detto. Ma io non ci credevo. Dopo oggi ne sono sicuro. 

 Ti ricordi il piano di cui ti avevo parlato ieri? Ecco, Helena. Avevo pensato di andarle "per sbaglio" addosso. Così avrei parlato con Ellis di lei. Mi avrebbe detto qualcosa di lei. Della sua vita. Dei suoi problemi. 

 Lo so, è un piano stupido. Da sfigato. Perché non chiederlo di persona. Il problema è che ci ho provato. Ma niente, le sue mura sono altissime. Nei miei confronti toccano quasi il cielo. Cosa posso fare. Cosa posso dirle. 

 Niente. Basta, ci rinuncio. Il destino mi deve venire un minimo incontro. Aspetterò. Questo è il mio prossimo piano. Aspettare.

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 Snap! 

 Scusate per il ritardo nella pubblicazione del capitolo, ma ero in pieno periodo di esame. Finalmente sono finiti! Estate libera!! Quindi sarò sempre più attiva. 

Ritornando al capitolo: 

 Il misterioso ragazzo che era andato addosso a Helena era Damon. Il suo piano, purtroppo fallito, non ha portato a niente. Forse solo a farsi notare da Helena. Magari in senso negativo. Ma pur sempre, lei lo pensa.

 Le altre persone diventano sempre più gelose di Helena. Perché il ragazzo più figo della scuola parla al lei e non a me? Questo è quello che tutte le ragazze si chiedono. Forse anche Izzy.

 Intanto Dam ci rinuncia. Vuole aspettare un segno da lei, o dal destino. Ma in fondo non sono la stessa cosa? 

 Domandina del capitolo:Cosa pensate della scelta di Damon di rinunciare a Helena. Di lasciare al destino il comando? 

 Spero come sempre vi sia piaciuto. Grazie per i commenti dolcissimi. 

 Aggiorno appena posso. 

 Un bacione!

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