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Lauren osserva il mondo intorno a lei con occhi scrutatori, seduta all'ultimo banco della classe, lontana dall'attenzione degli altri. Le lezioni si svolgono davanti a lei come un'antica melodia, note già conosciute che risuonano nel vuoto della sua mente. È stata bocciata due volte, non per mancanza di intelligenza, ma per un caos che sembra aver preso il sopravvento nella sua vita.

La sua famiglia è un labirinto di emozioni non dette e segreti celati sotto un velo di normalità. Lauren non è ribelle per scelta, ma perché la sua ribellione è un grido di protesta contro un mondo che non sembra capirla. Preferisce nascondersi dietro un muro di indifferenza piuttosto che affrontare la realtà dolorosa che la circonda.

Nel silenzio della sua mente, Lauren trova rifugio. È lì che si avvolge nelle sue riflessioni, cercando di dare un senso al caos che la circonda.
È intelligente, lo sa, ma l'idea di essere al centro dell'attenzione le provoca un senso di oppressione che preferisce evitare. Così si accontenta di restare nell'ombra, osservando il mondo con distacco, cercando un briciolo di normalità in un mare di confusione.

Ma anche nell'oscurità del suo mondo interiore, c'è una luce che brilla. È la speranza, fragile e timida, ma presente. Speranza che un giorno le dinamiche familiari si risolvano, che trovi il coraggio di affrontare i suoi demoni e che possa finalmente emergere dall'ombra, pronta a scoprire il suo vero potenziale. Per ora, però, si accontenta di sedere all'ultimo banco, ascoltando le lezioni che conosce già a memoria, cercando conforto nella monotonia di una routine che sembra l'unica costante nella sua vita tumultuosa.

Mentre Lauren sistemava il suo zaino nella penombra della sua cameretta, l'agitazione di Ally si diffuse nell'aria come un'ombra inquietante.
<Hey, rallenta un attimo> esclamò Lauren con un sorriso teso, cercando di placare il palpabile nervosismo di Ally. <Non vorrai mica farmi venire un attacco di panico con tutta questa frenesia> Ally agitò le mani nervosamente, i suoi occhi scrutavano l'orologio con un senso di crescente angoscia. <Lauren, non ti rendi conto che siamo già in ritardo?> disse con voce urgente, il tono carico di ansia. <La McGregor non esiterà ad escluderti dalla classe>

Lauren si avvicinò con passo calmo, sentendo il cuore battere forte nel petto dalla fretta. Era una persona dormigliona ne era perfettamente a conoscenza, ma le sue abitudini che Ally piaceva definire "tossiche" a volte avevano il sopravvento, come quello di rimanere sveglia fino a tarda notte per addormentarsi alle prime luci dell'alba. Era un vizio, per Lauren era pura routine e nient'altro.

Lauren posò una mano rassicurante sulla spalla di Ally, cercando di trasmettere un senso di pace in mezzo al caos. <Tranquilla, non succederà nulla> disse con voce ferma, cercando di infondere fiducia. <Te lo prometto> Un silenzio teso avvolse il corridoio di casa mentre le due ragazze incedevano in direzione dell'uscita, si guardavano negli occhi, condividendo un momento di connessione silenziosa. Lauren si inclinò leggermente verso Ally e posò un bacio leggero sulla sua guancia, un gesto di solidarietà che trasmetteva più di mille parole.

Con la luce del mattino che filtrava attraverso le fronde degli alberi secolari, Lauren e Ally si avventurarono verso l'auto parcheggiata ai margini del vialetto della vecchia casa della nonna di Lauren, la loro dimora temporanea, o almeno così diceva suo padre.
<Va bene, ma solo perché sei irresistibile> scherzò Ally, lasciando che un sorriso sottile sfiorasse le sue labbra mentre seguiva Lauren verso l'auto, i loro passi echeggiavano nel silenzio mattutino. <Ma dov'è finita la Allysus 'sono etero' Brooke Hernandez?> scherzò Lauren con un tono leggermente sarcastico, le luci dell'auto che passavano danzavano sulle foglie degli alberi circostanti, creando un'atmosfera incantata.

Ally sorrise debolmente, apprezzando l'umorismo leggero di Lauren anche in momenti di tensione. <Sono sempre la stessa, solo che tu riesci a farmi perdere la testa> rispose con calma, anche se l'ansia per il ritardo continuava a bruciare sotto la superficie della sua compostezza, come un fuoco che ardeva lentamente nel cuore della notte estiva.

Wacky Life (Camren)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora