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Spesso affermiamo di aver avuto una giornata terribile, riferendoci a episodi come una sbornia, un'insufficienza scolastica, un'influenza debilitante o l'inevitabile traffico cittadino. Questi sono gli eventi che definiamo terribili, anche se, in realtà, non accade nulla di veramente drammatico. Sono fastidi quotidiani che, pur infastidendoci, non cambiano radicalmente la nostra vita. Tuttavia, quando affrontiamo situazioni realmente terribili, come una grave malattia, la perdita di una persona cara o un disastro naturale, ci troviamo a pregare un Dio in cui forse non abbiamo mai creduto, sperando in un intervento divino che possa alleviare il nostro dolore.

La verità è dura; è imbarazzante e, molto spesso, fa male. La gente sostiene di voler conoscere la verità, ma la vuole davvero? La verità può mettere a nudo le nostre insicurezze, le nostre paure più profonde e le nostre debolezze. Essa può rivelare realtà scomode che preferiremmo ignorare. Ad esempio, scoprire che una relazione importante si basa su menzogne, o che le nostre convinzioni più care sono infondate, può essere devastante.

La verità, con tutte le sue sfaccettature, può rivelarsi troppo complessa e dolorosa da accettare. Dopo aver appreso tutto ciò che c'è da sapere sull'universo, con le sue immense vastità e i suoi misteri insondabili, saremmo davvero pronti a gestire tali conoscenze? La scoperta di non essere al centro dell'universo, di essere solo una minuscola parte di un vasto e indifferente cosmo, può scuotere le fondamenta delle nostre certezze. È un peso che molti non sono pronti a portare, preferendo vivere in una bolla di ignoranza protettiva piuttosto che confrontarsi con la cruda realtà.

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La sveglia suona e Lauren viene strappata bruscamente dal mondo dei sogni. Un forte dolore le martella nella testa, probabilmente causato dalla sbornia della sera precedente. Si affretta ad allungare il braccio, cercando di silenziare la fonte di quel suono acuto e insopportabile. Senza neanche aprire gli occhi, afferra il telefono e stacca la sveglia, lasciando cadere il dispositivo sul letto.

I suoi occhi sono pesanti, appesantiti dal sonno e dall’alcol. Resta qualche secondo immobile, con gli occhi chiusi, cercando di raccogliere le forze per alzarsi. Il dolore alla testa è martellante, ogni pensiero sembra amplificare il disagio. Nonostante il malessere, sa che deve affrontare la giornata che l'aspetta, ma per ora, ogni fibra del suo corpo implora per qualche altro istante di riposo.

La sveglia suona nuovamente, un suono stridente che si infiltra nei suoi pensieri confusi. Lauren impreca sottovoce, maledicendo il dispositivo che non le concede tregua. <Cazzo e basta!> Senza pensarci due volte, afferra il cuscino da sotto la testa e se lo porta sul viso, cercando disperatamente di soffocare il rumore e ritrovare quel minimo di pace che le era stata strappata.

Il cuscino le preme contro il viso, offrendo un'ombra di oscurità e silenzio, ma il mal di testa e il persistente suono della sveglia continuano a tormentarla. Vorrebbe riaddormentarsi, scivolare di nuovo nell'oblio del sonno, dove i problemi della giornata non possono raggiungerla. Ma la sveglia continua a suonare implacabile, costringendola a fronteggiare la realtà.

Improvvisamente, Lauren percepì dei passi avanzare rapidamente nella sua direzione, il rumore delle scarpe che calpestavano il pavimento riempiendo la stanza silenziosa. Sentì un calore avvicinarsi al suo corpo, un'impronta di calore umano che le fece accelerare il battito cardiaco. Il fruscio di tessuti accompagnò il movimento deciso di una mano che si abbassava sul letto, premendo con fermezza per spegnere la sveglia.

Il suo primo pensiero fu di chiedersi chi fosse quella persona. Perché c'era qualcuno nella sua stanza? Un vago senso di confusione e allarme cominciò a insinuarsi nella sua mente ancora annebbiata dal sonno. Cosa era successo la notte precedente? Cercò di rievocare gli eventi della serata, ma tutto ciò che ottenne fu un miscuglio di ricordi sfocati. Aveva forse trascorso la notte con qualcuno? Non riusciva a ricordare. Un turbine di domande le affollava la mente: chi era quella persona, e cosa significava la sua presenza?

Wacky Life (Camren)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora